Cronaca
Macché ketchup italiano, era turco Nei guai supermercato di Biancavilla


I militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Catania, unitamente ai Funzionari della locale Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, hanno sequestrato, nei giorni scorsi, un carico di 3.000 fusti di salsa di pomodoro proveniente dalla Turchia, con etichettatura tale da far credere che il prodotto fosse di origine italiana.
Nell’ambito dei servizi di vigilanza doganale e a contrasto delle frodi alimentari, ulteriormente intensificati anche per incrementare il dispositivo di sicurezza dell’area portuale, i finanzieri del Gruppo di Catania, unitamente al personale dell’Agenzia delle Dogane, hanno sviluppato un’accurata analisi di rischio sulle merci in transito presso lo scalo etneo finalizzata all’individuazione di trasporti sensibili da sottoporre a controllo per verificare sia il corretto assolvimento degli obblighi doganali che la regolarità delle merci movimentate.
L’attività -come si legge in un comunicato stampa delle Fiamme Gialle- ha portato a controllare una spedizione sospetta di ketchup già confezionato con i dati identificativi della società importatrice, un supermercato di Biancavilla.
L’apertura del container ha fatto scoprire che i recipienti da 5 kg di salsa con etichetta “senza glutine”, già pronti per la vendita all’ingrosso agli operatori del settore della ristorazione, non solo erano sprovvisti delle indicazioni di legge sulla qualità e origine del prodotto, ma riportavano immagini, quali la “Trinacria” e la Sicilia, tali da indurre il consumatore finale a credere che il prodotto fosse “made in Italy”.
Al termine del controllo doganale, la merce è stata sottoposta a sequestro penale e il rappresentante legale della società è stato denunciato alla Procura della Repubblica per il commercio di prodotti industriali con mendaci segni di origine.
La Procura della Repubblica di Catania, nel condividere le violazioni accertate dalla Guardia di Finanza e dall’Agenzia delle Dogane, ha convalidato il sequestro e quindi ordinato, a spese dell’importatore, ai fini della loro restituzione, la regolarizzazione di tali prodotti alimentari alle vigenti norme a tutela del consumatore e del mercato.
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Cronaca
Sequestrata dai carabinieri un’officina abusiva: denunciato un 59enne
L’uomo dovrà restituire allo Stato anche 21.850 euro di reddito di cittadinanza già percepito


Denunciato in stato di libertà un 59enne biancavillese, con precedenti. Secondo quanto accertato dai carabinieri, deve rispondere di esercizio abusivo della professione, gestione e smaltimento illecito di rifiuti e indebita percezione del reddito di cittadinanza.
Nello specifico, l’uomo, ufficialmente disoccupato, aveva allestito, senza alcuna autorizzazione, un’officina meccanica all’interno di un garage di proprietà del padre. Un locale situato in periferia. Occupata abusivamente anche parte della strada pubblica, utilizzata per parcheggiare, su carrelli elevatori e cavalletti, le autovetture da riparare.
Lungo la via in questione, i militari hanno quindi trovato diverse automobili, parzialmente smontate e con il cofano motore aperto, nonché un furgone con il cassone alzato, suddiviso in più pezzi.
All’interno del garage sono stati, invece, rinvenuti gli “attrezzi da lavoro” e molti rifiuti speciali, tra cui parti di motori di autovetture, oli e batterie esauste.
L’officina è stata, quindi, posta sotto sequestro e i veicoli in riparazione sono stati riaffidati ai proprietari, ignari che l’attività fosse irregolare.
Lo stesso carrozziere abusivo è stato, infine, deferito anche per aver illegittimamente incassato il sussidio pubblico del reddito di cittadinanza. Al riguardo, i carabinieri hanno proceduto, coordinandosi con l’Inps, all’immediata revoca del beneficio, con efficacia retroattiva, nonché all’avvio dell’iter di restituzione di quanto indebitamente ricevuto. Il 59enne, pertanto, dovrà riconsegnare alle casse dello Stato ben 21.850,00 € riscossi tra maggio 2019 e aprile 2023.
I cittadini residenti nella zona, che d’ora in poi potranno finalmente godere del decoro urbano ripristinato in quella via, hanno ringraziato i Carabinieri per il loro operato.


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