Storie
La maestria in punta di forbici Premiazione per Giuseppe Diolosà

La maestria di Giuseppe Diolosà premiata al 60esimo campionato italiano dell’Accademia Nazionale Acconciatori Misti che si è tenuto a Torino.
Il parrucchiere biancavillese, apprezzato e noto per il suo talento professionale e la costante capacità di innovarsi, ha ottenuto il quarto posto di “Urban Style Modello”, conquistando la giuria di esperti nei trenta minuti messi a sua disposizione.
Il concorso, che ha richiamato i migliori professionisti del taglio da tutte le regioni d’Italia, non è stata affatto facile, proprio per l’elevato livello dei concorrenti. Ma Diolosà si è fatto largo tra una quarantina di colleghi, facendosi apprezzare per la tecnica utilizzata e per il taglio di capelli proposto con il modello Luciano Furno (nella foto qui sotto).
Da qui l’attestato di merito rilasciato dal presidente nazionale dell’accademia, Alessandro Granai, e dal responsabile della commissione tecnica, Antonio Coscia.
Al di là della competizione in sé, per il parrucchiere di Biancavilla (non nuovo a riconoscimenti di questo tipo) si è trattato di un’occasione di confronto ed acquisizione di esperienze, da trasferire poi nel proprio salone di via dei Giacinti, a Biancavilla.
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Esuberante, ironica e anticonformista: “zia” Franca Calaciura compie cent’anni
Tra le prime donne di Biancavilla ad avere preso la patente di guida, fu volontaria Unitalsi e al “Cenacolo”

Cento candeline per la biancavillese Franca Calaciura. «Una donna al servizio degli ultimi», come lei stessa ama dire di sé. Trent’anni passati da volontaria all’Unitalsi, oltre all’incarico di vicedirettrice del “Cenacolo Cristo Re”, fondato da mons. Giosue Calaciura, con il quale c’era un rapporto di parentela.
Un compleanno speciale per “zia Franca”, attorniata dall’affetto di 40 tra nipoti e pronipoti. Un traguardo festeggiato nella sua parrocchia dell’Idria, dove ha partecipato alla messa, presieduta da padre Giovambattista Zappalà. E poi a Villa delle Favare per un momento voluto dall’amministrazione comunale.
Carattere vivace, allegro ed esuberante, quello della “signorina” Calaciura. Dopo aver frequentato la scuola elementare a Biancavilla, inizia la scuola media ad Adrano, viaggiando in carrozza con i compagni. Il padre, che teneva molto all’istruzione ed all’educazione dei figli, dopo l’ennesima marachella da “maschiaccio”, la manda in collegio ad Acireale. Qui proseguirà gli studi fino alla licenza liceale, ma la vita collegiale non spegne la sua vivacità.
Studia Medicina all’Università di Catania, ma irrompe la guerra. Pur non arrivando alla laurea, si occupa di tutti i malati in famiglia e fuori casa. Si appassiona all’arte del cucito. Disegna, crea e realizza modelli di abiti da sera per se stessa, per la sorella e poi anche per le nipoti. Confeziona abiti per cerimonie e vestiti di Carnevale per i bambini.
Bella ed elegante, ammirata e corteggiata da molti, Franca è intelligente ed eclettica, vagamente anticonformista, al punto da guidare un’auto. Tutti la cercano, soprattutto nelle feste: «Se c’è Franca, il divertimento è assicurato».
Il sindaco Antonio Bonanno ha voluto accoglierla in fascia tricolore. «Mi ha raccontato – dice il primo cittadino – di essere stata una delle prime donne biancavillesi ad avere preso la patente. Lucida, ironica, tenerissima, da brava cuoca ricorda ancora le ricette con le quali ha deliziato negli anni i propri familiari. E quando non era ai fornelli, era lei che cuciva i vestiti della festa per parenti e amici. A questa donna speciale che custodisce ancora una carica umana straordinaria ho donato il più caloroso tra gli abbracci. Auguri “zia Franca”, orgoglio e vanto di tutta la città di Biancavilla».

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