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Cronaca

Blitz Lav alla fiera di S. Placido Carabiniere aggredito a sangue

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ESCLUSIVO. Trionfo dell’illegalità in via della Montagna per la tradizionale (ed abusiva) fiera degli animali. Sul posto la Lega Antivivisezione. Un maresciallo colpito con violenza alla testa. Aggrediti i volontari. Scene vergognose. Arrestato un 85enne, una denuncia a piede libero.

 

di Vittorio Fiorenza

Un carabiniere aggredito a sangue mentre tentava di eseguire un arresto (lo si vede nel video che Biancavilla Oggi pubblica qui sopra), la responsabile provinciale della Lega Antivivisezione, Angelica Petrina, strattonata e presa a schiaffi, aggredita anche l’avv. Pilar Castiglia, legale dell’associazione animalista.

In piazza via della Montagna, a Biancavilla, la tradizionale, quanto illegale ed abusiva, fiera del bestiame di San Placido si è trasformata nel trionfo dell’illegalità.

Tutto è cominciato con un blitz della Lav, che ha notato il mancato rispetto delle più elementari norme in materia di trasporto e tenuta degli animali: maiali, galline, cavalli, pecore. Animali esposti in maniera irregolare.

Gli attivisti hanno chiamato la polizia municipale, ma non è intervenuta. Allertati i carabinieri, è arrivata una pattuglia. Ma presto le cose sono degenerate con aggressioni fisiche ai militari e ai volontari Lav. Quando un maresciallo dei carabinieri ha tentato di arrestare un anziano che si era rifiutato di esibire i propri documenti e di seguire i militari in caserma, questi ha opposto resistenza. Prima con un bastone di legno, poi sferrando un pugno in testa al maresciallo, colpendolo con le manette che rifiutava di mettere. Il carabiniere ha riportato una ferita al cuoio capelluto fino a sanguinare copiosamente. È stato necessario chiamare un’ambulanza del 118, oltre a rinforzi dei militari. Dopo i fatti sono arrivati pure gli agenti del commissariato di polizia di Adrano i i vigili urbani.

Sono in corso di individuazione e identificazione tutti i responsabili dell’aggressione. L’anziano che ha opposto resistenza è stato arrestato: si tratta di un 85enne di Aci Sant’Antonio, che ha precedenti analoghi. Un altro individuo di Adrano è stato denunciato a piede libero. Tutto coloro che hanno avuto contatti fisici con i militari saranno presto acciuffati.

Il maresciallo ferito è stato trasportato al pronto soccorso dell’ospedale “Maria Santissima Addolorata” di Biancavilla e medicato: la prognosi è di 5 giorni. Stesso tragitto per Angelica Petrina e l’avv. Pilar Castiglia. Schiaffi, pugni, trascinate a terra, calci, minacce e insulti sessisti. E poi anche derubate di cellulare e borse con documenti e denaro dentro. Il legale è stata medicata all’ospedale: 7 giorni di prognosi. Per la responsabile Lav la prognosi è di 15 giorni: il sospetto è che abbia riportato la frattura di una costola.

Il sindaco Giuseppe Glorioso è intervenuto per esprimere solidarietà, condannando la violenza e promettendo interventi contro gli abusivi. In realtà, ciò che è successo era prevedibile e si poteva evitare. L’associazione punta il dito proprio contro il primo cittadino e il comando dei vigili urbani. Angelica Petrina, proprio ieri aveva inviato questo messaggio al sindaco Glorioso: «Spero lei abbia provveduto a verificare che quest’anno non si tenga la fiera ABUSIVA che ogni anno si svolge a piazza Don Bosco la mattina del 2. L’anno scorso abbiamo poi dovuto far smontare tutti coinvolgendo l’Asp all’ultimo minuto. Domani mattina io e gli altri volontari saremo sul posto già dalle 5,30 per assicurarci che nessun abusivo con animali al seguito possa montare; ci tenevo ad informarla. Buon pomeriggio. Angelica Petrina». Da parte di Glorioso, nessuna risposta. Da parte della polizia municipale, nessun intervento preventivo.

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Denunce a Glorioso e vigili urbani: «Avvertiti, ma non hanno agito»

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3 Comments

3 Comments

  1. Peppino

    3 Ottobre 2016 at 14:15

    In tutte le parti del mondo si fanno le fiere degli animali, ma perché qui deve finire sempre a schifiu? Basterebbero spazi idonei. Sign Sindaco? Provveda!

    • alfio

      4 Ottobre 2016 at 21:59

      Eh si certo,Peppino, chi è abusivo si può permettere di alzare le mani a chunque forze dell’ordine e donne, ma finitela, i veri animali sono quelli che hanno messo le mani addosso.

      Abolire queste fiere che andavano bene un secolo fa.

      Sbatterli in galera e buttare la chiave, non esistono giustificazioni a tutto questo.

  2. Nicolino

    2 Ottobre 2016 at 14:49

    Il cosiddetto sindaco della legalità!!! Ah ah ah
    Ed i vigili urbani…ah ah ah

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Cronaca

Così parlò il comandante Lanaia, sul banco degli imputati per minaccia

La viva voce dell’uomo in divisa che si scaglia contro Angelica Petrina e deride i carabinieri

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© Foto Biancavilla Oggi

«Tu che volevi fare questa lotta, perché non te ne andavi ad Adrano, a Cesarò, a Messina, a Giarre? Perché mi vinisti a rumpiri a minchia a mia? Ma diri chistu… Tutto questo perché ti ho dato disponibilità? Finiu a disponibilità. Con te è meglio stare nemici… Tu metti i puntini sulle i. Li metto anche io, anzi ti metto i chiodi… Tu avrai problemi… Ci hai dato una spacciddata (uno schiaffo, ndr): la prima, la seconda… ma ora la devi ricevere…».

A parlare in questi termini non è uno qualsiasi. Ad esprimersi così è un uomo in divisa, rappresentante delle istituzioni. Si chiama Vincenzo Lanaia: era (ed è tutt’ora) il comandante della polizia municipale di Biancavilla. Si è rivolto con questa “eleganza” ad Angelica Petrina (la “signorina”, la chiama), l’attivista della Lav che ha osato infrangere la tradizione abusiva della fiera del bestiame, denunciando anche i vigili urbani per il mancato intervento.

A tre settimane da quelle aggressioni, Lanaia convoca al palazzo comunale l’attivista animalista. No, non lo fa per esprimerle solidarietà (dolorante ancora per una costola fratturata e le botte ricevute). «Ti ho mandato a chiamare perché conosco i miei polli e tu mi sembri che sei in mezzo a ‘sti polli, non riesci a capire, anche se hai un’età e sei cresciuta, chi sono gli amici tuoi e i tuoi nemici…», le dice immediatamente.

Il pretesto della “chiamata” è un articolo sgradito, pubblicato su La Sicilia, in cui la Lega Antivivisezione denuncia le mancanze e le inefficienze sulla gestione del randagismo da parte del Comune. Ma i fatti della fiera sono “freschi” di tre settimane, il riferimento a quella giornata è continuo. I carabinieri sono in piena attività nelle indagini. «Hai fatto il cinema, hai fatto i film… me la dovevo fare spaccare io la testa per il tuo piacere che dovevi uscire sul giornale?», chiede Lanaia alla Petrina, la quale quasi elemosina, secondo legge, ad avere assistenza per i cani randagi, parlando di crocchette e antiparassitari.

«Con tutto quello che hai fatto, da qua dentro – specifica Lanaia – non avrai tutto questo amore e, minchia, avrai grosse difficoltà perché c’è il discorso dell’applicazione della norma». E quando la volontaria insiste a lamentare le criticità, la risposta è netta: «Non prendere questa strada perché poi mi levo la divisa e facciamo altre discussioni… È cambiata l’aria, per te è cambiata l’aria…».

L’ispettore Greco: «La potevano accoltellare»

Le urla sono continue, come i pugni sbattuti sul tavolo. È evidente che i fatti della fiera che hanno esposto i vigili urbani a denunce e indagini della Procura sono causa di quei toni che si addicono più ad un’osteria che ad un comando di polizia locale. «Mi potevano accoltellare quella mattina…», prova a far presente Petrina. «Esatto, la potevano accoltellare, ma questo perché le cose si cercano. È come andare tra una mandria di bufali inferociti e mi metto là perché li voglio fermare», interviene l’allora ispettore Alfio Greco (oggi dipendente di altro ente), che affianca il comandante Lanaia.

«Al primo cristiano ci rompo il culo, lo squaglio nell’acido»

Né l’uno né l’altro sanno che Petrina fin dall’inizio ha azionato una registrazione audio. Due ore di conversazioni, con un linguaggio volgare e triviale, finite agli atti della Procura, nello stesso fascicolo della fiera. Atti per i quali Lanaia e Greco sono chiamati a rispondere di minacce aggravate.

«Io sono un dipendente pubblico e fino a prova contraria – ragiona Greco – mi devono dare lo stipendio a fine mese perché devo dare da mangiare alla mia famiglia. E tu che pensi che lo stipendio non me lo danno e ci mettono i soldi per i cani? Ma io ci rompo il culo al primo cristiano che dice questo e lo squaglio nell’acido. Le risorse sono quelle che sono».

Lanaia deride i carabinieri, insinuazioni sul maresciallo Rapisarda

Si parla di randagismo, ma il dente dolente è sempre sulla fiera. «Io ero lì – dice Petrina, quasi a doversi giustificare – perché stavo aspettando che intervenisse lo Stato e mi sento dire per tutta risposta che me la sono cercata, quando in realtà siamo state aggredite nel momento in cui abbiamo chiamato i soccorsi e i rinforzi». Ma non c’è modo di persuasione. Lanaia ribalta ogni responsabilità sui carabinieri, definendoli “omissivi” e deridendoli: «A me non è successo mai in un intervento, anche se ci sono i meglio malandrini, che mi spasciano la testa. Se uno vuole fare il pupo… siccome nel territorio chisti (i militari, ndr) non ci stanno…».

Ma dice qualcosa ancora di più grave, rivolgendosi a Petrina: «Ancora non sai perché ti ritiri pulita (cioè illesa, ndr) a casa… perché ci sono cristiani che ti fanno ritirare pulita. A te chissà che ti pare. A te e a quell’altro maresciallo…». Il riferimento è all’allora comandante di stazione Roberto Rapisarda, che ha guidato tutte le indagini, anche quelle a carico dei vigili urbani.

Parole che creano una profonda ferita istituzionale, nel disinteresse della politica, dal Pd a Fratelli d’Italia. L’inamovibile Lanaia gode della fiducia della politica tutta dal 2004, anno della sua nomina al vertice per volere del sindaco Mario Cantarella. I successivi primi cittadini, Giuseppe Glorioso e Antonio Bonanno, non si sono costituiti parte civile al processo.

Roberto Rapisarda: «Io dovrei ringraziare i vigili urbani?»

Lo stesso Rapisarda (ora alla guida del Nucleo operativo della Compagnia di Randazzo), sottolineando che fosse una prassi il mancato intervento dei vigili urbani, esprime la sua sarcastica amarezza in un’udienza: «Sì, l’ho ascoltata la registrazione e alla fine ho appreso con mera sorpresa che in qualità di comandante della stazione di Biancavilla avrei dovuto ringraziare la Polizia Municipale se la criminalità organizzata mi consentiva di potere accedere a casa mia. Nell’esito di delega inviata al Pubblico Ministero ho chiesto spiegazioni e chiarimenti su quali fossero i rapporti con la criminalità organizzata da parte del comandante Lanaia, in particolare quale intervento avesse effettuato in mio favore e in favore della Petrina per farci rincasare la sera senza avere problemi. Ancora attendo di sapere, ecco, per ringraziarlo, se è il caso».

(Tratto da S – il mensile d’inchiesa dei siciliani / Ottobre 2023 / di Vittorio Fiorenza)

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