Politica
Un Sì al bilancio per una poltrona, a Vincenzo Chisari un assessorato

L’accordo sembra essere già scritto: dopo mesi e mesi di lacerazioni, la maggioranza sembra ritrovare l’unità. Ma a prevalere sono le logiche della vecchia politica.
di Vittorio Fiorenza
Il copione da seguire sembra essere stato già scritto, nonostante la politica (ammesso che si possa definire ancora così) riservi sempre colpi di scena e possa essere riscritto dall’oggi al domani. Stando a quanto trapela dal palazzo comunale, tuttavia, il gruppo misto ha ritrovato un accordo con il primo cittadino, superando le asprissime divergenze dei mesi passati e lo scambio di epiteti al di sopra delle righe.
Il percorso che dovrebbe essere seguito, in estrema sintesi e fuori dalle frasette ben confezionate, è questo: i consiglieri Grazia Ventura, Vincenzo Chisari, Dino Furnari e Salvatore Giuffrida voteranno il bilancio di previsione e Glorioso concederà un posto di assessore in loro rappresentanza. Una nomina che probabilmente avverrà dopo il voto, ma non si esclude che possa essere anche anticipata rispetto alla trattazione in assemblea cittadina. Dettagli.
In tutti questi mesi di dissidi e litigi plateali tra il gruppo misto ed il resto della maggioranza, in Consiglio Comunale, a mezzo web, stampa e tv, i quattro hanno detto, ripetuto e sottolineato in tutte le lingue che la loro posizione non aveva nulla a che vedere con l’ottenimento di una poltrona. Adesso, stando sempre alle indiscrezioni di palazzo, una poltrona di assessore dovrebbe essere riservata al consigliere Vincenzo Chisari, lo stesso che ha visto sfumare la propria elezione alla presidenza del Consiglio Comunale, quando l’ha spuntata Vincenzo Cantarella.
A fargli posto sembra debba essere Rosanna Neri, espressione dei calaciuriani, nominata lo scorso febbraio. La sua eventuale uscita significherebbe di fatto la formazione di un monocolore Pd, ma ad inizio del prossimo anno si dovrebbe procedere ad un ulteriore rimpasto.
Biancavilla Oggi ha cercato dichiarazioni ufficiali. Ma le risposte, seppur informali, si limitano soltanto a frasi di circostanza in perfetto stile politichese: «Sì, ci sono stati dei contatti con appelli all’unità».
Mesi di “amorevoli” epiteti
Ad ogni modo, se lo scenario prospettato dovesse essere quello descritto, la maggioranza di Glorioso rimarginerebbe, almeno sul piano numerico, le crepe che diverse volte su punti qualificanti lo hanno messo all’angolo in Consiglio Comunale.
Si pensi ai sonori ceffoni ricevuti sul piano per il riordino degli spazi cimiteriali o sull’affidamento (bocciato) della pineta comunale alla Forestale.
Una condotta che aveva spinto il segretario del Pd, Giuseppe Milazzo, ad accusare il gruppo misto di «follia per ragioni personali». E a sua volta di essere additato come «uno smemorato che fa soltanto l’avatar di Glorioso».
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In aula, poi, non si contano gli scambi di epiteti tra i due fronti che si erano creati all’interno della maggioranza, alcuni dei quali nemmeno riportabili nei verbali della seduta né nei resoconti di cronaca.
Il gruppo dei quattro aveva paragonato Glorioso persino all’ufficiale francese dell’affare Dreyfus, avanzando le richieste di azzeramento della Giunta e di dimissioni del presidente Cantarella.
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Più che una spaccatura, una divergenza o un ordinario dissenso, Ventura, Chisari, Furnari e Giuffrida avevano assunto a tutti gli effetti il ruolo di oppositori, in perfetta sintonia con i colleghi di Centrodestra.
Anzi, con questi ultimi, avevano intrapreso un contatto politico, promuovendo persino, come raccontato da Biancavilla Oggi, una cena. Al Casale dei greci si erano ritrovati attorno alla stesso tavolo con gli esponenti di Forza Italia, Fratelli d’Italia ed Ncd per ipotizzare scenari futuri.
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Adesso scatta (o scatterebbe) la manovra di indietro tutta. Se verrà attuata fino in fondo, Glorioso si vanterà di essersi ripreso la maggioranza. Il gruppo misto si vanterà di averlo fatto piegare al suo volere.
Tutti diranno che hanno agito per il bene della città. Ma come sempre, tutte le volte che si invoca il bene della città per appianare i litigi politici, ci sono in ballo delle poltrone. È un copione visto e rivisto centinaia di volte negli ultimi vent’anni. Un copione che è intriso dell’odore della vecchia politica.
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Politica
“Ultimo atto”, plauso di Fratelli d’Italia ai carabinieri per il blitz antimafia
Intervento del coordinamento provinciale e cittadino dopo l’operazione contro il clan Mancari

Il Coordinamento provinciale catanese di Fratelli d’Italia, Dipartimento Legalità e Sicurezza, plaude all’operazione “Ultimo atto”, che ha falciato il clan di Biancavilla. E si compiace con i militari dell’Arma, attraverso una nota stampa.
«L’Arma dei Carabinieri del Comando Provinciale di Catania, con le sue compagnie poste a capillare presidio di tutto il territorio, si riconferma – si legge – un insostituibile volano di legalità. Volano che, sempre più, fornisce risposte concrete e incisive alla richiesta di sicurezza che perviene dalla collettività».
«L’effettuazione su larga scala delle attività di ricerca dei catturandi ed esecuzione delle misure restrittive a loro carico, sono state espletate mediante il supporto della Compagnia di Intervento Operativo del XII Reggimento “Sicilia”, dello Squadrone Eliportato “Cacciatori Sicilia”, nonché dei Nuclei Elicotteri e Cinofili», sottolinea il partito di Giorgia Meloni.
×Quei reparti di cui – prosegue la nota – a motivo dell’elevata professionalità che li caratterizza, Fratelli d’Italia ha in diverse circostanze auspicato l’impiego sul territorio. Impiego che si spera possa essere esteso nel più breve tempo possibile, a seguito della richiesta dei competenti organi, anche alle attività preventive, per come è già accaduto a Caivano».
A poche ore dal blitz erano intervenuti già il coordinamento cittadino e il gruppo consiliare di Fdl. «Sentiamo il dovere di esprimere le più sentite congratulazioni alle forze dell’ordine che ancora una volta hanno dato dimostrazione di efficienza e competenza nell’ambito dell’operazione antimafia portata a termine nel nostro territorio”. Queste le parole di Angelo D’Urso e del consigliere Dino Caporlingua. Dal canto suo, il sindaco Antonio Bonanno, congratulandosi con i carabinieri, ha annunciato che il Comune si costituira parte civile nel processo.

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15 Settembre 2016 at 17:25
Che schifo, preferisco Gubbio
Alessio
12 Settembre 2016 at 13:50
Vergogna gente inutile che niente hanno fatto per biancavilla pretendono l’assessorato che in passato hanno avuto e nessuno ricorda quello che hanno fatto. Quanto sono, mi auguro che il sindaco non li accontenti perché’ si squalifichera’ anche lui
erica
9 Settembre 2016 at 16:03
Tanto rumore per nulla, bilanci non votati, tombe non votate, paroloni, litigi, show… alla fine si riduce tutto a questo? una sedia da assessore? per così poco?ai fantastici quattro sono subito passati i mal di pancia?ma non si vergognano? alla fine chi non conta nulla ha ottenuto ciò che ha sempre voluto…e chi conta davvero si sta calando le braghe…che gente ragazzi….