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Cronaca

Un terribile schianto nella notte: giovane ferito nel viale Colombo

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Fiant Punto si schianta a grande velocità. Il ferito è ricoverato in prognosi riservata all’ospedale “Cannizzaro”. Coinvolti altri due ragazzi, tutti di Adrano. È il terzo incidente, in poche settimane, con le stesse modalità.

di VITTORIO FIORENZA

Un giovane ricoverato in prognosi riservata all’ospedale “Cannizzaro” di Catania. Potrebbe essere stata la velocità sostenuta a provocare l’incidente autonomo che, nella notte, verso le 2.30, nel viale Cristoforo Colombo di Biancavilla, ha coinvolto una Fiat Punto con a bordo tre ragazzi di Adrano.

Il mezzo, dopo che il conducente ha perso il controllo, è andato a schiantarsi contro la base di una barra del passaggio a livello della Ferrovia Circumetnea. Un impatto violento che ha praticamente distrutto l’auto, facendo sballottare i tre ragazzi all’interno dell’abitacolo.

Ad avere la peggio è stato uno degli occupanti, che con un’ambulanza del 118 è stato trasportato prima al vicino pronto soccorso dell’ospedale “Maria Santissima Addolorata” e da qui, viste le sue condizioni e per consentire ulteriori esami, trasferito all’ospedale catanese. Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco del distaccamento di Adrano e una pattuglia dei carabinieri della stazione di Ragalna.

Quest’incidente è l’ultimo di una serie con le stesse modalità, nelle ultime settimane: la perdita del controllo del mezzo e lo schianto contro un ostacolo laterale. Sulla stessa arteria, il 16 luglio, all’altezza dello spiazzo del convento San Francesco, un’auto ha divelto un palo dell’illuminazione, facendo perdere le tracce. Il 5 agosto, in piazza Sant’Orsola, altra auto fuori controllo, ha mandato in frantumi fioriere ed aiuole e ha messo giù un altro palo della luce.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

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3 Commenti

3 Commenti

  1. Roberto

    21 Agosto 2016 at 22:33

    Ci dovrebbero essere più controlli con l’alcol test biancavilla e abbandonata a se stessa dopo una certa ora i carabinieri sono totalmente assenti e forse non per colpa loro ma delle disposizioni o di una mancanza di personale

    • claudia

      22 Agosto 2016 at 11:52

      A mio parere le forze dell’ordine non servirebbero a nulla, si possono sequestrare centinaia di auto e di patenti, ma se non si riesce a fare entrare nella testa dei ragazzini che non c’è divertimento nell’ubriacarsi e soprattutto che non bisogna mettersi alla guida dopo aver bevuto, sarebbe tutto inutile.Oggi i ragazzi bevono per divertirsi, bevono per dimenticare, bevono senza motivo, l’alcool li fa sentire grandi, forti e coraggiosi, e non gli fa rendere conto di quanto siano ridicoli, deboli ed immaturi. peccato che poi siano i genitori a piangerne le conseguenze.

  2. claudia

    21 Agosto 2016 at 10:56

    speriamo bene, giovani, velocità ed alcol…la storia si ripete sempre

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Cronaca

Aggredisce e minaccia la madre: «Ora t’ammazzo», arrestato un 35enne

Intervento dei carabinieri, a seguito di un’accorata richiesta di aiuto di una donna maltrattata

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La telefonata ai carabinieri è arrivata da una casalinga 63enne. Un’accorata richiesta di aiuto. Ancora una volta, la donna era stata picchiata dal figlio, che pretendeva denaro per l’acquisto di alcol, droga o giocare ai video poker. Immediato l’intervento dei militari: arrestato un 35enne per maltrattamenti contro familiari ed estorsione.

Appena arrivati nell’abitazione, i carabinieri hanno trovato la donna attorniata dai familiari, marito e tre figli, tra cui il 35enne. La donna, che sin dà subito è apparsa emotivamente provata, pur non volendo affidarsi alle cure dei sanitari, nonostante mostrasse i segni delle percosse, soprattutto sulle braccia e sul collo, ha comunque deciso di confidarsi con i militari, raccontando quanto appena accaduto.

Dalla ricostruzione dei fatti, è quindi emerso come il figlio avrebbe da lei preteso l’ennesima somma di denaro, questa volta di 30 euro, che sarebbe riuscito ad ottenere solo dopo averla aggredita. In quel frangente, provvidenziale sarebbe stato l’intervento del padre 70enne, che in difesa della moglie, sarebbe intervenuto bloccando l’uomo.

Il 35enne, a quel punto, soddisfatto, dopo essere uscito per alcune ore, sarebbe rincasato solo in serata, completamente ubriaco, dando il via ad un nuovo litigio. Dopo aver fatto cadere una bottiglia di birra sul pavimento, si sarebbe infatti nuovamente scagliato contro la povera madre, dandole la colpa dell’accaduto. La reazione dell’uomo sarebbe stata minacciosa: «Colpa tua se la birra mi è caduta a terra, ora t’ammazzo». E poi si sarebbe scagliato contro una porta, danneggiandola insieme ad altre suppellettili.

Effettivamente, anche alla presenza dei militari, il 35enne non si è calmato, proseguendo anzi con le minacce alla madre: «Appena torno (dal carcere) t’ammazzo».

La donna aveva già presentato una denuncia nei confronti del figlio per analoghi fatti. Motivo per cui, i carabinieri hanno stavolta arrestato il 35enne, trasferendolo nel carcere di piazza Lanza, a Catania.

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