Cronaca
Centro di compostaggio chiuso? Allarme (infondato) di Glorioso

di VITTORIO FIORENZA
Un timore del tutto infondato. Non c’è stato nessun disservizio. Sabato mattina, Biancavilla ha potuto conferire regolarmente 5800 kg di frazione organica nella piattaforma della zona industriale di Catania.
L’allarme era stato lanciato venerdì pomeriggio dal sindaco Giuseppe Glorioso. In un comunicato, si dava notizia della chiusura per i giorni seguenti del centro di compostaggio. «Un inaccettabile danno, la Regione ci dica dove dobbiamo conferire i rifiuti», aveva detto il primo cittadino, ripreso da diverse testate giornalistiche. In realtà, la piattaforma gestita dalla Sc Recycling, sabato mattina era aperta, quantomeno per i carichi provenienti dal Comune di Biancavilla (temporanei disservizi c’erano stati il 18 e 19 luglio). Che fosse aperta –come Biancavilla Oggi ha avuto facilmente modo di verificare– lo si sapeva già qualche ora prima del comunicato diramato dal sindaco.
La società catanese, infatti, aveva inoltrato una precisa email, di cui abbiamo copia: «Vi comunichiamo che i Vs. giorni di conferimento, restano invariati; pertanto non tenete conto della email in cui diamo comunicazione della provvisoria chiusura dell’impianto». Comunicazione che, però, non sarebbe stata letta all’Ufficio tecnico del Comune. Da qui, l’allarme. Di fatto infondato.
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Cronaca
Aggredisce e minaccia la madre: «Ora t’ammazzo», arrestato un 35enne
Intervento dei carabinieri, a seguito di un’accorata richiesta di aiuto di una donna maltrattata

La telefonata ai carabinieri è arrivata da una casalinga 63enne. Un’accorata richiesta di aiuto. Ancora una volta, la donna era stata picchiata dal figlio, che pretendeva denaro per l’acquisto di alcol, droga o giocare ai video poker. Immediato l’intervento dei militari: arrestato un 35enne per maltrattamenti contro familiari ed estorsione.
Appena arrivati nell’abitazione, i carabinieri hanno trovato la donna attorniata dai familiari, marito e tre figli, tra cui il 35enne. La donna, che sin dà subito è apparsa emotivamente provata, pur non volendo affidarsi alle cure dei sanitari, nonostante mostrasse i segni delle percosse, soprattutto sulle braccia e sul collo, ha comunque deciso di confidarsi con i militari, raccontando quanto appena accaduto.
Dalla ricostruzione dei fatti, è quindi emerso come il figlio avrebbe da lei preteso l’ennesima somma di denaro, questa volta di 30 euro, che sarebbe riuscito ad ottenere solo dopo averla aggredita. In quel frangente, provvidenziale sarebbe stato l’intervento del padre 70enne, che in difesa della moglie, sarebbe intervenuto bloccando l’uomo.
Il 35enne, a quel punto, soddisfatto, dopo essere uscito per alcune ore, sarebbe rincasato solo in serata, completamente ubriaco, dando il via ad un nuovo litigio. Dopo aver fatto cadere una bottiglia di birra sul pavimento, si sarebbe infatti nuovamente scagliato contro la povera madre, dandole la colpa dell’accaduto. La reazione dell’uomo sarebbe stata minacciosa: «Colpa tua se la birra mi è caduta a terra, ora t’ammazzo». E poi si sarebbe scagliato contro una porta, danneggiandola insieme ad altre suppellettili.
Effettivamente, anche alla presenza dei militari, il 35enne non si è calmato, proseguendo anzi con le minacce alla madre: «Appena torno (dal carcere) t’ammazzo».
La donna aveva già presentato una denuncia nei confronti del figlio per analoghi fatti. Motivo per cui, i carabinieri hanno stavolta arrestato il 35enne, trasferendolo nel carcere di piazza Lanza, a Catania.
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