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Cronaca

Manette per atti persecutori ad un giovane di 21 anni di Biancavilla

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di VITTORIO FIORENZA

Atti persecutori non soltanto nei confronti della sua ex convivente (che all’epoca dei fatti, peraltro, era minorenne e in stato di gravidanza), ma anche nei confronti della madre della ragazza. Un “doppio” stalking che adesso è costato l’arresto ad un giovane di 21 anni di Biancavilla da parte dei carabinieri della stazione di via Benedetto Croce. I militari hanno eseguito l’ordinanza di custodia cautelare emessa dal Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Catania.

La decisione del Gip ha tenuto conto degli atti investigativi dei carabinieri, che seguono il caso da parecchio tempo con la dovuta sensibilità. Sensibilità che la stazione di Biancavilla ha mostrato di avere in diversi episodi di maltrattamenti e molestie nei confronti delle donne, come riconosciuto dalle operatrici dei centri antiviolenza del territorio.

Al giovane 21enne sono stati concessi gli arresti domiciliari, mentre l’ex convivente e la madre di quest’ultima sono state allontanante da Biancavilla, per una loro maggiore protezione ed evitare che possano ancora incorrere in azioni persecutorie. Il 21enne ha fatto “conoscenza” con i carabinieri biancavillesi in diverse occasioni, l’ultima delle quali lo scorso marzo.

Un blitz nella sua abitazione di zona “Vigne”, infatti, aveva portato al sequestro di pacchi alimentari con il marchio dell’Unione Europea, risultati rubati ad un’associazione evangelica assistenziale di Santa Maria di Licodia. Motivo per cui il giovane era stato denunciato per ricettazione.

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Cronaca

Aggredisce e minaccia la madre: «Ora t’ammazzo», arrestato un 35enne

Intervento dei carabinieri, a seguito di un’accorata richiesta di aiuto di una donna maltrattata

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La telefonata ai carabinieri è arrivata da una casalinga 63enne. Un’accorata richiesta di aiuto. Ancora una volta, la donna era stata picchiata dal figlio, che pretendeva denaro per l’acquisto di alcol, droga o giocare ai video poker. Immediato l’intervento dei militari: arrestato un 35enne per maltrattamenti contro familiari ed estorsione.

Appena arrivati nell’abitazione, i carabinieri hanno trovato la donna attorniata dai familiari, marito e tre figli, tra cui il 35enne. La donna, che sin dà subito è apparsa emotivamente provata, pur non volendo affidarsi alle cure dei sanitari, nonostante mostrasse i segni delle percosse, soprattutto sulle braccia e sul collo, ha comunque deciso di confidarsi con i militari, raccontando quanto appena accaduto.

Dalla ricostruzione dei fatti, è quindi emerso come il figlio avrebbe da lei preteso l’ennesima somma di denaro, questa volta di 30 euro, che sarebbe riuscito ad ottenere solo dopo averla aggredita. In quel frangente, provvidenziale sarebbe stato l’intervento del padre 70enne, che in difesa della moglie, sarebbe intervenuto bloccando l’uomo.

Il 35enne, a quel punto, soddisfatto, dopo essere uscito per alcune ore, sarebbe rincasato solo in serata, completamente ubriaco, dando il via ad un nuovo litigio. Dopo aver fatto cadere una bottiglia di birra sul pavimento, si sarebbe infatti nuovamente scagliato contro la povera madre, dandole la colpa dell’accaduto. La reazione dell’uomo sarebbe stata minacciosa: «Colpa tua se la birra mi è caduta a terra, ora t’ammazzo». E poi si sarebbe scagliato contro una porta, danneggiandola insieme ad altre suppellettili.

Effettivamente, anche alla presenza dei militari, il 35enne non si è calmato, proseguendo anzi con le minacce alla madre: «Appena torno (dal carcere) t’ammazzo».

La donna aveva già presentato una denuncia nei confronti del figlio per analoghi fatti. Motivo per cui, i carabinieri hanno stavolta arrestato il 35enne, trasferendolo nel carcere di piazza Lanza, a Catania.

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