Cronaca
Cuccioli di cane dentro la borsa Intervengono la Lav e i vigili urbani


Episodio in un bar di Biancavilla. Il caso ha voluto che vi fossero due rappresentanti dell’associazione animalista. Possibile, ora, la denuncia per maltrattamento di animali.
di Vittorio Fiorenza
Era seduto ad un tavolino di un bar di Biancavilla con affianco una borsa, dentro la quale teneva due cuccioli di cane. Non proprio il massimo del confort per i cagnolini che, non a caso, si lamentavano. Una vicina di tavolo ha fatto notare al signore che forse non era il caso di trattare quei poveri animali in quel modo. La risposta, però, non sarebbe stata delle più civili.
Non sapeva, non poteva sapere, il signore, che la vicina di tavolo che lo aveva esortato ad avere un trattamento più adeguato nel rispetto di quei cuccioli, fosse Angelica Petrina, attivissima responsabile provinciale della Lega Antivivisezione. E non poteva sapere nemmeno che la persona in sua compagnia fosse l’avv. Pilar Castiglia, che è legale dell’associazione animalista.
L’accaduto non poteva, dunque, passare inosservato. Così, la responsabile Lav ha avvertito la polizia municipale di Biancavilla. Alcuni agenti sono arrivati poco dopo ed hanno inviato l’uomo a seguirli al comando, dove è stato identificato e redatto un verbale di accertamento dei fatti. L’associazione sta valutando adesso di presentare formale denuncia per presunto maltrattamento di animali.
© RIPRODUZIONE RISERVATA


Cronaca
Amianto, casalinga morta a 55 anni: chiesto risarcimento di 500mila euro
Causa contro il Comune ma è difficile provare responsabilità, il sindaco: «Ci sono gli indennizzi»


Non era mai accaduto da quando Biancavilla sa di convivere con la minaccia del minerale-killer: la fluoroedenite di monte Calvario, simile all’amianto, fonte di un inquinamento naturale che ha determinato decine di morti per tumore alla pleura. Ma adesso, al palazzo comunale, una famiglia che ha perso una persona cara a causa del mesotelioma chiede ora un risarcimento di 500mila euro.
Sono passati 26 anni dall’evidenza dei dati epidemiologici e 21 dalla scoperta e identificazione della fibra, riconosciuta a livello internazionale come “nuovo minerale” con proprietà altamente cancerogene. In tutti questi anni, nessuno aveva tentato una causa al Comune. Eppure, di morti per questa neoplasia che non lascia scampo, Biancavilla ne conta dal 1988 ad oggi circa 70, anche se la stima è che quelli reali siano almeno il doppio.
La causa civile al Tribunale di Catania
Tra questi, una donna di 55 anni, casalinga, deceduta nel 2012. Sono stati il marito e due figli ad avviare il procedimento alla sezione civile del Tribunale di Catania, adducendo una responsabilità con culpa in omittendo. Si punta il dito sul Comune per presunte omissioni nell’obbligo di tutelare la salute pubblica, soprattutto dopo che cause ed effetti dell’incidenza eccessiva di mesotelioma a Biancavilla sono stati ampiamente documentati dalla letteratura scientifica.
Una causa legittima, ma dal verdetto non così scontato per la famiglia biancavillese. La mobilitazione istituzionale, a partire dal 1997, per affrontare la problematica, non è mai mancata. Tenendo conto, poi, del lunghissimo periodo di incubazione tipico di questa patologia tumorale, i decessi finora avvenuti sono da considerare conseguenze di un’esposizione al rischio cominciata ben prima della fine degli anni ’90, quando il paese ha preso coscienza dell’esistenza del minerale-killer. Ad ogni modo, l’esito della causa civile dovrebbe arrivare il prossimo ottobre.
Aperta la strada dell’indennizzo una tantum
Se la strada dei risarcimenti si presume dallo sbocco incerto, quella da percorrere per vittime e famigliari delle vittime riguarda gli indennizzi. Fino a pochi anni fa anche questa possibilità – riservata solo a lavoratori esposti al rischio amianto – era impensabile da applicare alla realtà di Biancavilla. Ma interventi parlamentari e ministeriali hanno riconosciuto l’unicità del caso Biancavilla. Un cambio di rotta possibile anche dopo che la fluoroedenite è stata riconosciuta cancerogena dall’International Agency for Research on Cancer, riunita a Lione con 21 esperti di 10 paesi europei.
«Si sta lavorando – conferma a Biancavilla Oggi il sindaco Antonio Bonanno – agli indennizzi ai familiari delle vittime dell’esposizione ambientale. Vittime che per la prima volta vengono equiparate a coloro che si sono ammalati per esposizione lavorativa». Per queste ragioni, «ci stiamo interfacciando con l’Animil», l’Associazione Nazionale fra Lavoratori Mutilati e Invalidi del Lavoro.
«È stato possibile – sottolinea il primo cittadino – aumentare i fondi nell’ultima finanziaria. Nel decreto Milleproroghe sono state facilitate, inoltre, le procedure per ottenere un indennizzo una tantum, quantificato in 15mila euro, la cui erogazione compete all’Inail».
© RIPRODUZIONE RISERVATA
-
Cronaca2 mesi fa
Lite furibonda a Biancavilla tra quattro donne: intervengono i carabinieri
-
Cronaca2 mesi fa
Luca Arena, sei anno dopo: «Felice delle mie scelte, sono un’anima libera»
-
Cronaca2 mesi fa
Ladri in azione in una villetta di Biancavilla ripresi dalle telecamere
-
Cronaca2 mesi fa
Tre rapine in 20 giorni: immagini video “incastrano” un 45enne di Biancavilla