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Biancavilla

La bustina di Biochetasi
Giugno 2016

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Mafia, cronache di un altro mondo
La giunta comunale ha deliberato la costituzione di parte civile nel processo contro un esponente del clan locale per estorsione. Il sindaco su Facebook: «Le istituzioni ci mettono la faccia». Così si fa, così si deve fare. Altrimenti l’impegno antimafia diventa soltanto un inutile spot autopropagandistico. Piccolo dettaglio: non parliamo di Biancavilla. La giunta è quella di Belpasso, il sindaco è Carlo Caputo. A Biancavilla tutto questo è impensabile. La faccia contro i mafiosi, qui non si ha il coraggio di esporla. Mica siamo a Belpasso. Questa è una giurisdizione diversa. Un altro mondo.

L’auto-Gal nella piazza di nessuno
No, non è una bella cartolina, quella di piazza Don Bosco. Azioni vandaliche, nomadi che si stanziano con le proprie roulotte, bambini arrampicati sui tetti di quelle capanne dello zio Tom realizzate dal Gal Etna. Un’area comunale destinata a mercato agroalimentare e dell’artigianato rurale, completata a fine 2014 ma non ancora inaugurata. Una cartolina che speriamo nessuno spedisca a qualche funzionario di Bruxelles per evitare di mostrare come siamo “capaci” di spendere (e sciupare) 200mila euro di risorse europee. Sarebbe veramente… un auto-Gal (copyright Giovanni Scalisi su Facebook).

Democratici da psicanalisi freudiana
Se la cantano e se la suonano. Nel Pd di Biancavilla, c’è chi raccoglie le firme per il referendum contro la “buona” scuola, riforma partorita non dai marziani ma dai renziani. Sul referendum relativo alle modifiche costituzionali, poi, nel Pd nostrano ci sono i fautori del “sì” e pure i sostenitori del “no” (tra questi, cigiellini e fedelissimi di Glorioso). Tutto in linea con una consueta schizofrenia (da abbellire, a piacimento, con “dissenso democratico” o “dialettica interna”). Sono oppositori di se stessi. Si scagliono contro il loro Io. Politologia biancavillana? No, l’ambito è quello della psicanalisi freudiana.

Propaganda zero: +multe -annunci
Ci risiamo. Fermi tutti. Attenzione, attenzione. L’amministrazione comunale promette d’ora in avanti il pugno duro contro chi abbandona rifiuti e contribuisce alla creazione di discariche. E a fronte di un esercito di incivili, sono stati individuati i primi 11 trasgressori. Bene, bravi, bis. Che non sia un’operazione di immagine e di propaganda. Noi ingenui cronisti facciamo finta di abboccare, ma è utilissimo sfogliare la corposa rassegna stampa degli ultimi vent’anni: il numero di volte che i sindaci Manna, Cantarella e Glorioso hanno annunciato “tolleranza zero” è superiore al numero complessivo di multe dei vigili urbani.

Pizzo e merletti sì, Calypso no
C’è persino un gruppo che si occupa di ricamo, tombolo e cantù a cui il Comune ha concesso alcuni locali di Villa delle Favare, ridotta ormai a magazzino in cui accatastare di tutto. Dallo sportello antiracket all’associazione “Fashion Global Art”. Pizzo e merletti. Buon per loro. Salta agli occhi, però, come per la squadra di Glorioso ci siano figli e figliastri. Possiamo dire che il mancato sostegno della giunta (meno male che è la più “rosa” di sempre) e la mancata concessione di una sede (adeguata, come dicono le norme) al centro antiviolenza Calypso li riteniamo vergognosi? Bene, lo abbiamo detto.

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Biancavilla

La bustina di Biochetasi
Agosto 2016

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Quando l’ovvietà diventa “notizia”
A Biancavilla vige un nuovo concetto di “notizia”: i manuali di giornalismo andrebbero aggiornati. Succede, infatti, che la pulizia di mucchietti di spazzatura, la riparazione di giostrine, la sistemazione di cestini si trasformino in “informazione”. Di questo passo, presto, persino l’apertura dell’ufficio Anagrafe che rilascia (udite, udite) certificati di residenza diventerà uno scoop. C’è un’unica plausibile spiegazione: a Biancavilla, l’ovvia amministrazione è così rara da meritare l’edizione straordinaria.

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Biancavilla

La bustina di Biochetasi
Luglio 2016

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Zombie della politica biancavillana

Le immagini trasmesse in televisione sull’assegnazione dei loculi cimiteriali ai cittadini in graduatoria sembravano prese dagli archivi delle cassette betacam degli anni ’80, non per la qualità video ma per la scena in sé. I morti non votano, ma i parenti vivi sì. E in una Biancavilla arretrata, che ancora nel 2016 percepisce un diritto come un favore, basta una sceneggiata propagandistica per produrre gratitudine e consenso elettorale. Non si spiegherebbe altrimenti la zuffa in salsa biancavillana sul progetto di riordino degli spazi al cimitero che ha fatto resuscitare persino gli zombie della politica.

Glorioso cotto e mangiato
Il Consiglio Comunale di Biancavilla è ora diviso in tre distinte porzioni. C’è la maggioranza sottaceto, il Centrodestra flambé ed il fritto misto. Glorioso all’arrabbiata tenterà di ricomporre una polenta di coalizione, per quanto difficile da digerire. Spererà fino all’ultimo che qualcuno salti in padella. Ma la portata dei minestroni riscaldati sembra assai improbabile che possa uscire dalla cucina politica biancavillese. Sempre più simile ad una macelleria.

La favoletta di Glorioso il boscaiolo
La favola della settimana è che Glorioso ha fulmineamente scoperto nell’estate 2016 l’amore per il bosco, la natura, gli uccellini che cinguettano, gli scoiattolini dal musetto dolce. Così, la propaganda a reti unificate e a social sincronizzati sembra scambiarlo per il presidente planetario del Wwf. La triste verità è che per lui il territorio oltre il “Beauty Garden” rappresenti già una selva sconosciuta. Prima di travestirsi da boscaiolo, qualcuno lo accompagni a visitare la casermetta di Piano Mirio: non la saprebbe trovare nemmeno sulla cartina geografica.

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