Connettiti con

Cronaca

Un amore diventato persecuzione, biancavillese a processo per stalking

Rinvio a giudizio per un 31enne accusato dalla sua ex di minacce, molestie e pedinamenti continui

Pubblicato

il

di VITTORIO FIORENZA

Gli sms che le inviava a volte erano pure romantici. Si presentava a lei con dei regali. Lo scopo era quello di riconquistarla e convincerla a riallacciare il rapporto sentimentale. Sono stati dei tentativi, però, ritenuti assillanti e persecutori. Sono andati ben oltre la legittima volontà di salvare una storia di coppia. La morbosità, ad un certo punto, ha prevalso. Ecco perché lei, 23enne di Biancavilla, assistita dall’avv. Pilar Castiglia, ha sporto querela contro il suo ex, 31 anni, anche lui biancavillese.

Il Gip Pietro Antonio Currò del Tribunale di Catania lo ha rinviato a giudizio per atti persecutori e stalking. Dovrà presentarsi davanti alla seconda sezione penale del Tribunale nell’aprile del prossimo anno.

Secondo l’accusa, l’uomo ha avuto una condotta reiterata nei confronti della donna attraverso minacce di morte e molestie con contatti telefonici assillanti, pedinamenti ed appostamenti sotto casa di lei per monitorarne i movimenti e controllarne le frequentazioni. I fatti contestati si riferiscono al periodo che va dall’estate del 2014 al giugno del 2015.

Fatti che, come scrive il giudice, hanno «turbato la serenità psicofisica della donna, al punto da ingenerare perduranti stati d’ansia e di insonnia con l’ulteriore effetto di stravolgerle le abitudini di vita quotidiana, indotta- per paura – a non uscire più da casa da sola, a smettere di guidare l’auto e, indefinitiva, a limitare la propria vita di relazione al fine di scongiurare il peggio».

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Pubblicità
Fai clic per commentare

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

Cronaca

Aggredisce e minaccia la madre: «Ora t’ammazzo», arrestato un 35enne

Intervento dei carabinieri, a seguito di un’accorata richiesta di aiuto di una donna maltrattata

Pubblicato

il

La telefonata ai carabinieri è arrivata da una casalinga 63enne. Un’accorata richiesta di aiuto. Ancora una volta, la donna era stata picchiata dal figlio, che pretendeva denaro per l’acquisto di alcol, droga o giocare ai video poker. Immediato l’intervento dei militari: arrestato un 35enne per maltrattamenti contro familiari ed estorsione.

Appena arrivati nell’abitazione, i carabinieri hanno trovato la donna attorniata dai familiari, marito e tre figli, tra cui il 35enne. La donna, che sin dà subito è apparsa emotivamente provata, pur non volendo affidarsi alle cure dei sanitari, nonostante mostrasse i segni delle percosse, soprattutto sulle braccia e sul collo, ha comunque deciso di confidarsi con i militari, raccontando quanto appena accaduto.

Dalla ricostruzione dei fatti, è quindi emerso come il figlio avrebbe da lei preteso l’ennesima somma di denaro, questa volta di 30 euro, che sarebbe riuscito ad ottenere solo dopo averla aggredita. In quel frangente, provvidenziale sarebbe stato l’intervento del padre 70enne, che in difesa della moglie, sarebbe intervenuto bloccando l’uomo.

Il 35enne, a quel punto, soddisfatto, dopo essere uscito per alcune ore, sarebbe rincasato solo in serata, completamente ubriaco, dando il via ad un nuovo litigio. Dopo aver fatto cadere una bottiglia di birra sul pavimento, si sarebbe infatti nuovamente scagliato contro la povera madre, dandole la colpa dell’accaduto. La reazione dell’uomo sarebbe stata minacciosa: «Colpa tua se la birra mi è caduta a terra, ora t’ammazzo». E poi si sarebbe scagliato contro una porta, danneggiandola insieme ad altre suppellettili.

Effettivamente, anche alla presenza dei militari, il 35enne non si è calmato, proseguendo anzi con le minacce alla madre: «Appena torno (dal carcere) t’ammazzo».

La donna aveva già presentato una denuncia nei confronti del figlio per analoghi fatti. Motivo per cui, i carabinieri hanno stavolta arrestato il 35enne, trasferendolo nel carcere di piazza Lanza, a Catania.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Continua a leggere

I più letti

Nel rispetto dei lettori e a garanzia della propria indipendenza, "Biancavilla Oggi" non chiede e rifiuta finanziamenti, contributi, sponsorizzazioni, patrocini onerosi da parte del Comune di Biancavilla, di forze politiche e soggetti locali con ruoli di rappresentanza istituzionale o ad essi riconducibili.