Connettiti con

Storie

Lo sfogo in rime di Domenico Chisari «Ho 15 anni, voglio diventare rapper»

Pubblicato

il

domenico-chisari

«Il rap è il migliore sfogo che mi sia capitato», canta Domenico Chisari, in arte “Twenty21one”. Ha 15 anni, ma gioca già con le parole e le rime per farne rap da diffondere su Youtube.

La sua idea di questo genere musicale? In uno dei suoi pezzi, mette subito le mani avanti contro la deriva commerciale che ha offuscato l’anima ribelle e di denuncia: «Fai rap solo per avere soldi a palate, al massimo per avere troiette arrapate, ma poi le tue canzoni verranno dimenticate».

Per questo, Domenico, specifica a Biancavilla Oggi di non ispirarsi «a nessun altro rapper, anzi io ho un stile tutto mio». E vuole continuare su questa strada.

«Mi sono appassionato al rap all’età di 12 anni, ascoltando rapper italiani di tutti i generi, più passavano gli anni e più ero attratto da questa passione, ormai fare il rapper è diventato un sogno».

E in questo progetto, non è solo: «Io non vivo una vita facile perché ho passato tantissimi periodi brutti, ma per fortuna c’è stata sempre mia madre e mio padre a sostenermi. I miei testi, per me, sono come una sorte di sfogo per far capire alla gente di cosa è fatta la mia vita. Io metterò tutti i mezzi per andare avanti e per farmi conoscere di più ad un pubblico sempre più vasto».

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Pubblicità
Fai clic per commentare

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

Storie

Maurizio Costanzo e il suo “sosia” Giuseppe Petralia di Biancavilla

Il ricordo di un incontro al Parioli: «Mi somiglia veramente, forse ci hanno divisi alla nascita»

Pubblicato

il

Giuseppe Petralia è un giornalista di Biancavilla. La sua somiglianza con Maurizio Costanzo incuriosì lo stesso conduttore televisivo, al punto da volere salutare il collega dal palco del Parioli.

A ricordare quell’episodio è ora Petralia, da decenni collaboratore del quotidiano “La Sicilia” e corrispondente da Biancavilla negli anni ’70 e ‘80.

«La notizia della morte di Maurizio Costanzo – dice Petralia – mi è tanto dispiaciuta e reso triste. Ho avuto l’onore di conoscerlo personalmente come invitato alla trasmissione “Maurizio Costanzo Show” perché ero stato segnalato come suo sosia».

«Lei è il mio sosia, mi somiglia veramente, forse ci hanno divisi alla nascita», disse Costanzo a Petralia ad inizio di una puntata del suo programma su Canale 5.

«Dopo la trasmissione –ricorda ancora il giornalista biancavillese – ci siamo incontrati dietro al palco, dove Maurizio è stato nei miei confronti molto affabile e gentile. Quando mi ha salutato, mi ha detto “Se vieni a Roma, vienimi a trovare”. Purtroppo non ho potuto avere questa opportunità. Grazie amico e giornalista, riposa in pace».

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Continua a leggere

I più letti

Nel rispetto dei lettori e a garanzia della propria indipendenza, questa testata giornalistica non chiede e rifiuta finanziamenti, contributi, sponsorizzazioni, patrocini onerosi da parte del Comune di Biancavilla, di forze politiche e soggetti locali con ruoli di rappresentanza istituzionale o ad essi riconducibili.