Politica
Referendum, momenti di frizione tra il comitato del “no” e militanti del Pd


Raccolta firme per il referendum sulle modifiche costituzionali della riforma Boschi da parte del comitato del “No”. In piazza Roma, gazebo affollato di biancavillesi che hanno posto il proprio nome. Nella postazione, tra gli altri, assieme a Nino Pastanella, Antonio Bonanno e Piero Cannistraci, anche Mimmo, Cosentino, segretario regionale di Rifondazione Comunista. Tra i tanti che si sono avvicinati a mettere una firma, anche Alfio Petralia, figura storica della Camera del lavoro di Biancavilla.
Nel pomeriggio si sono registrati momenti di frizione tra alcuni componenti del comitato ed esponenti del Partito Democratico. Questi ultimi stavano montando una propria postazione in piazza, in assenza della dovuta autorizzazione. Autorizzazione che, invece, come aveva annunciato a Biancavilla Oggi il segretario Giuseppe Milazzo, era valida per la mattina, quando effettivamente è stato sistemato un banchetto effettuando una regolare raccolta di firme.
Nel momento in cui, tra le polemiche e toni alti di voce, Antonio Bonanno ha manifestato l’intenzione di chiamare la polizia municipale, i militanti del Pd hanno deciso di non continuare la discussione, evitando di montare la propria postazione.
Il Pd biancavillese appare già spaccato in due sulla campagna referendaria che verrà. Nonostante riguardi una riforma targata Renzi e il premier si giochi il futuro, a Biancavilla c’è un’anima contraria alle radicali modifiche apportate alla Carta costituzionale. Un “no” già emerso in una riunione e che ha visto esponenti della Cgil e fedelissimi di Glorioso convergere su questa linea. Qualche esponente Pd ha già espresso l’intenzione di aderire al comitato del “no”. Tutte premesse che potrebbero portare ad ulteriori lacerazioni interne al Pd, aggiungendosi a quelle già in atto e legate a questioni relative alla politica locale.
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Politica
Via ai lavori di ristrutturazione della casermetta comunale di Piano Mirio
La struttura, nel cuore del Parco dell’Etna, ha beneficiato 130mila euro: le opere dureranno 4 mesi


Al via l’opera di riqualificazione della Casermetta di Piano Mirìo, nel cuore del Parco dell’Etna. Il sindaco di Biancavilla ha presenziato all’inizio dei lavori da parte della ditta che si è aggiudicata l’appalto. L’amministrazione ha beneficiato di un finanziamento di 130mila euro del Gal Etna. Una volta rimessa a nuovo, la Casermetta diventerà un punto di accoglienza per escursionisti e appassionati della montagna e riferimento per la promozione del turismo ambientale.
«L’intervento sulla struttura – spiega l’assessore Salvo Di Marzo – prevede il ripristino del tetto e delle parti danneggiate dai vandali nel corso degli anni». La durata dei lavori è di 4 mesi.
«La riqualificazione della Casermetta di Piano Mirìo – osserva il sindaco Antonio Bonanno – segue di poche settimane l’inserimento ufficiale di Biancavilla come “Terza Porta dell’Etna” da parte della Città Metropolitana. Com’è noto l’abbiamo battezzata “La Porta del Sole”».
«Riqualificare la “Casermetta” di Piano Mirio – continua il sindaco – ci consente di diversificare e destagionalizzare l’offerta turistica promuovendo le nostre tipicità locali ai turisti che vengono in Sicilia per ammirare il vulcano. Da questo versante l’Etna dà il meglio di sé, un vero spettacolo della natura apprezzato pochi mesi fa dai ciclisti del Giro d’Italia. Per questo la “Casermetta” entrerà a pieno titolo tra i “gioielli” della nostra città. Quando i lavori saranno ultimati, affideremo la Casermetta a un’associazione che ne garantisca al meglio la sua fruizione».
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