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Referendum, momenti di frizione tra il comitato del “no” e militanti del Pd

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Raccolta firme per il referendum sulle modifiche costituzionali della riforma Boschi da parte del comitato del “No”. In piazza Roma, gazebo affollato di biancavillesi che hanno posto il proprio nome. Nella postazione, tra gli altri, assieme a Nino Pastanella, Antonio Bonanno e Piero Cannistraci, anche Mimmo, Cosentino, segretario regionale di Rifondazione Comunista. Tra i tanti che si sono avvicinati a mettere una firma, anche Alfio Petralia, figura storica della Camera del lavoro di Biancavilla.

Nel pomeriggio si sono registrati momenti di frizione tra alcuni componenti del comitato ed esponenti del Partito Democratico. Questi ultimi stavano montando una propria postazione in piazza, in assenza della dovuta autorizzazione. Autorizzazione che, invece, come aveva annunciato a Biancavilla Oggi il segretario Giuseppe Milazzo, era valida per la mattina, quando effettivamente è stato sistemato un banchetto effettuando una regolare raccolta di firme.

Nel momento in cui, tra le polemiche e toni alti di voce, Antonio Bonanno ha manifestato l’intenzione di chiamare la polizia municipale, i militanti del Pd hanno deciso di non continuare la discussione, evitando di montare la propria postazione.

Il Pd biancavillese appare già spaccato in due sulla campagna referendaria che verrà. Nonostante riguardi una riforma targata Renzi e il premier si giochi il futuro, a Biancavilla c’è un’anima contraria alle radicali modifiche apportate alla Carta costituzionale. Un “no” già emerso in una riunione e che ha visto esponenti della Cgil e fedelissimi di Glorioso convergere su questa linea. Qualche esponente Pd ha già espresso l’intenzione di aderire al comitato del “no”. Tutte premesse che potrebbero portare ad ulteriori lacerazioni interne al Pd, aggiungendosi a quelle già in atto e legate a questioni relative alla politica locale.

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Politica

“Ultimo atto”, plauso di Fratelli d’Italia ai carabinieri per il blitz antimafia

Intervento del coordinamento provinciale e cittadino dopo l’operazione contro il clan Mancari

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© Foto Biancavilla Oggi

Il Coordinamento provinciale catanese di Fratelli d’Italia, Dipartimento Legalità e Sicurezza, plaude all’operazione “Ultimo atto”, che ha falciato il clan di Biancavilla. E si compiace con i militari dell’Arma, attraverso una nota stampa.

«L’Arma dei Carabinieri del Comando Provinciale di Catania, con le sue compagnie poste a capillare presidio di tutto il territorio, si riconferma – si legge – un insostituibile volano di legalità. Volano che, sempre più, fornisce risposte concrete e incisive alla richiesta di sicurezza che perviene dalla collettività».

«L’effettuazione su larga scala delle attività di ricerca dei catturandi ed esecuzione delle misure restrittive a loro carico, sono state espletate mediante il supporto della Compagnia di Intervento Operativo del XII Reggimento “Sicilia”, dello Squadrone Eliportato “Cacciatori Sicilia”, nonché dei Nuclei Elicotteri e Cinofili», sottolinea il partito di Giorgia Meloni.

×Quei reparti di cui – prosegue la nota – a motivo dell’elevata professionalità che li caratterizza, Fratelli d’Italia ha in diverse circostanze auspicato l’impiego sul territorio. Impiego che si spera possa essere esteso nel più breve tempo possibile, a seguito della richiesta dei competenti organi, anche alle attività preventive, per come è già accaduto a Caivano».

A poche ore dal blitz erano intervenuti già il coordinamento cittadino e il gruppo consiliare di Fdl. «Sentiamo il dovere di esprimere le più sentite congratulazioni alle forze dell’ordine che ancora una volta hanno dato dimostrazione di efficienza e competenza nell’ambito dell’operazione antimafia portata a termine nel nostro territorio”. Queste le parole di Angelo D’Urso e del consigliere Dino Caporlingua. Dal canto suo, il sindaco Antonio Bonanno, congratulandosi con i carabinieri, ha annunciato che il Comune si costituira parte civile nel processo.

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