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Cronaca

Lui a lei: «Se mi lasci ti ammazzo» Indagini per stalking e maltrattamenti

Ennesimo caso a Biancavilla di donne costrette a subire un clima di terrore tra le quattro mura di casa

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di VITTORIO FIORENZA

Maltrattamenti in famiglia e stalking. Per questi reati, il sostituto procuratore di Catania, Martina Bonfiglio, ha chiuso le indagini preliminari nei confronti di un biancavillese di 46 anni, che avrebbe trasformato la vita della sua ex convivente in un incubo.

In particolare, quando la donna ha manifestato l’intenzione di chiudere ogni rapporto, lui l’avrebbe minacciata di morte e cominciato a molestarla. Secondo quanto scrive il pubblico ministero, l’uomo era solito contattarla «suonando con insistenza il campanello dell’abitazione, spiandone i movimenti, effettuando continui appostamenti dinanzi l’abitazione, piombando persino sul posto di lavoro di lei col pretesto di convincerla a tornare insieme».

Da qui, la paura e i timori della donna per sé e per i suoi familiari. Una condizione che la vittima aveva già vissuto nel corso della convivenza, costretta ad evitare contatti con amici e parenti e a vivere –come evidenzia il pm- in un clima di terrore e a vessazioni psicologiche.

Maltrattamenti, ingiurie con epiteti sprezzanti ed esternazioni di morbosa gelosia sarebbero stati all’ordine del giorno nella vita di coppia. Il 46enne avrebbe accusato la convivente di avere altre relazioni amorose, arrivando a malmenarla e a percuoterla, oltre a lanciarle addosso suppellettili e oggetti.

Poi, lo scatto di coraggio della donna, che si è rivolta all’avv. Pilar Castiglia e a sporgere denuncia alla stazione dei carabinieri di Biancavilla.

La denuncia è di gennaio e adesso è arrivato l’avviso di conclusione delle indagini e presto si potrebbe profilare il rinvio a giudizio.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

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Cronaca

Arrestato un biancavillese in Sardegna: sul suo camion 70 kg di marijuana

Circa 100 buste sottovuoto: se immessa sul mecato, la sostanza avrebbe fruttato oltre 100mila euro

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Un insospettabile. Forse proprio per questo è stato individuato per effettuare un servizio di corriere della droga, con il proprio autoarticolato. Ma non è sfuggito ai “radar” della Guardia di finanza, insospettivi dal suo atteggiamento nervoso.

Un 38enne di Biancavilla è stato fermato al porto “Isola Bianca” di Olbia, in Sardegna. Era in procinto di imbarcarsi sulla motonave diretta a Civitavecchia e Livorno.

Sul suo camion, carico di mobilio usato, le Fiamme gialle, con l’ausilio dei cani antidroga, hanno scoperto un grosso quantitativo di sostanza stupefacente: quasi 70 kg di marijuana. Erano contenuti in oltre 100 buste sottovuoto termosaldate, nascoste in alcuni divani da bar. Se immessa sul mercato, la droga avrebbe fruttato oltre 100mila euro.

I militari hanno, quindi, sequestrato la droga ed arrestato l’autotrasportatore per traffico di stupefacenti, per poi condurlo nel carcere di Nuchis.

A Biancavilla, l’uomo si era fatto “conoscere” per una vicenda privata che ha portato i carabinieri a denunciarlo per incendio doloso. Ma mai era stato “catalogato” a fatti o dinamiche di criminalità organizzata. L’episodio avvenuto in Sardegna ora è al vaglio degli inquirenti per ulteriori approfondimenti, nel tentativo di risalire ai committenti e alla destinazione del quantitativo di droga.

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