Scuola
I rischi del web spiegati agli alunni del liceo delle “Scienze umane”

Dal cyber bullismo al cyber stalking, dalla violazione della privacy ai reati connessi alla pedofilia e alla pornografia su Internet. Un quadro completo dei rischi che si possono incorrere navigando sul web, ma senza demonizzare i grandi vantaggi della comunicazione online nella vita quotidiana.
A parlarne agli studenti delle terze classi del liceo delle “Scienze umane” di Biancavilla è stato Letterio Freni, funzionario del Compartimento di Polizia Postale e Comunicazioni della Sicilia orientale.
L’incontro è stato promosso dall’associazione Security di Biancavilla, presieduta da Salvatore Mauceri, attraverso il Csve (Centro Volontariato Servizi Etneo), e coordinato dal giornalista Vittorio Fiorenza.
L’esperto ha catturato l’attenzione degli alunni con slide e video, ponendo l’attenzione sulle tracce che ogni azione sul web lascia e sull’uso improprio e non consapevole di applicazioni social, da Facebook a Wathsapp, ormai entrati nella vita di tutti, a cominciare dai giovanissimi. Comportamenti spesso tenuti con grande disinvoltura, che però poi si rivelano veri e propri reati.
Argomenti, questi, che hanno suscitato la curiosità degli alunni del liceo biancavillese con quesiti, interrogativi e chiarimenti posti al dott. Freni.
L’iniziativa dell’associazione Security, per la quale è intervenuto pure Claudio Ventura, si inquadra in un progetto più articolato.
Nei mesi scorsi i volontari avevano partecipato, con il sostegno del Csve e la partecipazione della “Onlus Protezione Civile Biancavilla” presieduta da Giuseppe Scandurra, ad un corso sulla comunicazione online, tenuto da Vittorio Fiorenza, noto per la sua attività giornalistica al quotidiano “La Sicilia” e nella redazione di Telecolor, nonché per essere responsabile di Biancavilla Oggi. Attività con i volontari poi sfociata nella realizzazione del sito web istituzionale della Onlus Pcb.
Uno spazio di informazione e comunicazione, attivato in questi giorni, che si lega pure alla pagina e al gruppo Facebook della stessa associazione, radicata nel territorio da 15 anni.
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Scuola
Con l’Erasmus+ scambio didattico-culturale tra Biancavilla e Izmir
Sette insegnanti provenienti dall’importante città turca ospiti dei plessi “Bosco” e “Marconi”

Un’esperienza di crescita e confronto internazionale ha arricchito l’Istituto comprensivo “San Giovanni Bosco-Luigi Sturzo” di Biancavilla, che ha ospitato sette insegnanti della scuola dell’infanzia provenienti da Izmir, la terza città della Turchia (dopo Istambul e Ankara), nell’ambito del progetto Erasmus+ “Colorfull”.
Le docenti turche hanno scelto l’istituto biancavillese per svolgere un’attività di Job Shadowing, osservando da vicino metodologie didattiche e organizzative in uso nelle scuole italiane. Un progetto inclusivo, incentrato sullo scambio di buone pratiche e sull’apertura verso altre culture educative.
Ad accoglierle, i due plessi “Bosco” e “Marconi”, con un caloroso benvenuto fatto di canti e balli tradizionali, simbolo dell’ospitalità e della vivacità che caratterizzano la comunità scolastica locale.
Le insegnanti ospiti hanno partecipato a numerosi laboratori e attività, organizzati dai docenti della scuola dell’infanzia, vivendo in prima persona la quotidianità scolastica italiana. Un’occasione preziosa anche per gli alunni biancavillesi, che hanno avuto modo di conoscere alcuni aspetti della cultura turca e di esercitarsi nel dialogo in lingua inglese, ponendo semplici domande alle ospiti.
L’iniziativa ha rappresentato un momento significativo di confronto, apertura e integrazione culturale. Grazie al programma Erasmus, la scuola biancavillese ha vissuto giorni intensi di dialogo, scambio e arricchimento reciproco, confermandosi ancora una volta come realtà educativa dinamica e aperta.
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Scuola
Cultura della legalità, i carabinieri ospiti dell’Ipsia “Efesto” di Biancavilla
Vivace dibattito tra i militari e gli studenti promosso nell’ambito di un percorso di educazione civica

Incontro formativo-informativo tra i carabinieri di Biancavilla e gli studenti dell’Ipsia “Efesto” nell’ambito di un percorso di educazione civica promosso dalla scuola. L’iniziativa si è focalizzata sulla diffusione della cultura della legalità e sull’importanza del rispetto delle regole nella vita quotidiana.
I militari – con l’intervento del maresciallo Francesco De Giovanni, comandante della locale stazione – hanno illustrato, con l’ausilio di slide, alcune tematiche riguardanti le devianze giovanili e le conseguenze dei comportamenti illeciti, sia per le vittime che per chi li compie. Evidenziato il ruolo attivo che i giovani possono avere nella promozione di una società fondata sulla legalità, sulla responsabilità sociale e sul rispetto reciproco.
Il dialogo ha posto l’accento sull’importanza delle regole come strumento fondamentale per garantire ordine, sicurezza e coesione sociale. È stato sottolineato come esse contribuiscano a creare un ambiente strutturato, favorendo una convivenza pacifica all’interno della comunità.
I carabinieri hanno inoltre ribadito che il loro operato va oltre gli interventi nelle emergenze, contribuendo quotidianamente alla costruzione di una società fondata su giustizia e correttezza. Il rispetto delle regole è stato presentato come un valore imprescindibile per formare cittadini consapevoli e rafforzare il legame di fiducia con le istituzioni.
L’incontro ha suscitato vivo interesse tra gli studenti, che hanno rivolto domande sui temi trattati e sul lavoro delle forze dell’ordine. Alcuni si sono mostrati interessati ai percorsi di carriera nell’Arma dei Carabinieri, chiedendo informazioni sui requisiti e sulle modalità di accesso ai concorsi.
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