Scuola
Alunni apatici e “dispersi”: 169mila euro per i laboratori pomeridiani


La presentazione del progetto al palazzo comunale di Biancavilla
Finanziamento del ministero della Coesione territoriale a favore dell’Istituto “De Santis” di Paternò e del liceo delle “Scienze umane” di Biancavilla. Interventi per due anni con l’obiettivo di prevenire la dispersione scolastica.
di Vittorio Fiorenza
Una serie di laboratori, da quello per le mappe di comunità alla realizzazione di video, dal teatro sociale alla radio web fino alle attività sportive. Ma sono previsti anche servizi: uno sportello di ascolto per alunni, genitori e docenti e un’assistenza scolastica, anche domiciliare, per studenti con disagio relazionale, con scarsa frequenza in classe o segnalati dal Tribunale dei minori.
È un progetto articolato, quello che si svilupperà a partire da quest’anno scolastico e si concluderà nel 2016/17, all’Istituto “De Santis” di Paternò e al lice di Scienze umane di Biancavilla. L’iniziativa, “Dal semaforo alla rotonda, nuovi percorsi educativi”, è stata promossa dal ministero della Coesione territoriale e finanziata con 169mila euro dal Dipartimento della Gioventù e del Servizio Civile della Presidenza del Consiglio dei Ministri.
Il soggetto capofila è la cooperativa Koinè di Paternò. Partner dell’iniziativa sono l’associazione “Diversamente Uguali” ed il Comune di Biancavilla.
«È stato un percorso lungo –spiega Antonio Santangelo, presidente della “Koinè”– perché il progetto è stato pensato nel 2013, finanziato nel 2015 ed ora vede il suo avvio con interventi di prevenzione della dispersione scolastica nei due territori e di tutti i fenomeni di drop out».
«In realtà –puntualizza Piera D’Agate, docente del liceo di Biancavilla– la dispersione non è alta fino ai 16 anni perché c’è l’obbligo. Dopo capita però di vedere gli alunni lasciare la scuola. Bisogna lavorare sulla motivazione e sull’autostima e progetti come questo ci possono aiutare».
Stessi toni dall’assessore ai Servizi sociali di Biancavilla, Rosanna Neri: «È importante che i ragazzi siano impegnati, anche fuori dall’orario scolastico, in qualcosa di interessante e che magari non conoscono, dalla mappatura del territorio alla radio web fino al teatro, che è un’attività più tradizionale ma che può essere aggregante».
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Scuola
Un’aula sensoriale all’Ipsia: esempio di inclusione e avanguardia didattica
Uno spazio realizzato dagli alunni: un’opportunità verso benessere, domotica, servizi socio-educativi

Questa è la Biancavilla che ci piace
All’Ipsia “Efesto” di Biancavilla realizzata un’aula multisensoriale: tecnologia, inclusione e orientamento al futuro. Un’aula che accoglie, rilassa, stimola i sensi e, al tempo stesso, prepara al mondo del lavoro. È il risultato del progetto promosso dal Dipartimento per l’Inclusione dell’istituto biancavillese.
Non si tratta solo di un ambiente inclusivo: l’intero progetto è stato un vero e proprio percorso didattico e tecnico, nato dalla conoscenza dell’elettronica e sviluppato attraverso tutte le fasi fondamentali della progettazione e della realizzazione.
Gli alunni, guidati dai docenti, si sono occupati, innanzitutto, di analisi e selezione dei componenti elettronici per la gestione di luci, diffusori, pannelli e sensori. Sono passati poi alla progettazione degli impianti su disegno tecnico, con studio delle funzioni e della disposizione ottimale dei dispositivi. A seguire, assemblaggio e montaggio dei circuiti e delle parti meccaniche, integrando competenze di elettronica, elettrotecnica e meccanica. Poi l’installazione di sistemi di sensoristica ambientale per il controllo della luce, del suono, del calore e degli aromi. Infine, i lavori di rifinitura e decorazione, come l’imbiancatura delle pareti e la cura degli arredi, per creare un’atmosfera armonica e rilassante.
Il risultato è uno spazio dove tecnologia e benessere si incontrano: diffusori di aromi, luci Led regolabili, casse audio, pannelli radianti e superfici tattili formano un ambiente immersivo e stimolante, pensato per supportare studenti con bisogni educativi speciali ma aperto a tutta la comunità scolastica.
L’iniziativa, oltre a promuovere i valori dell’inclusione, rappresenta anche un’opportunità di orientamento verso i settori emergenti del benessere tecnologico, della domotica applicata alla cura, e dei servizi socio-educativi innovativi.
L’inaugurazione ufficiale dell’aula multisensoriale è avvenuta con la dirigente scolastica Giuseppa Morsellino, alcuni docenti dell’inclusioneg, i referenti tecnici del progetto, gli studenti e le loro famiglie. Presenti il sindaco Antonio Bonanno e l’assessore all’Istruzione, Valentina Russo. Con loro pure rappresentanti dell’associazione SiciliAntica e dell’Accademia Universitaria Biancavillese.
Il primo cittadino ha ringraziato la dirigente Morsellino e la prof.ssa Graziella Milazzo per l’impegno dimostrato. Un plauso speciale all’alunno Alfio che, con i suoi compagni, ha concretamente realizzato l’aula. «L’ingegno e la forza di volontà dei nostri giovani studenti – ha detto il primo cittadino – sono una risorsa preziosa per l’intero territorio».
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Scuola
Il difficile “mestiere” di genitore: a scuola percorso con lo psicoterapeuta
Bullismo, dipendenze, educazione affettiva affrontati alla “Don Bosco-Sturzo” con il dott. Alessio Leotta

“Crescere insieme: genitori e figli tra scuola, emozioni e futuro”. Un progetto, finanziato con fondi Pnrr, rivolto a padri e madri, realizzato all’Istituto comprensivo “Don Bosco-Sturzo” di Biancavilla. Un percorso guidato dal dott. Alessio Leotta, psicologo e psicoterapeuta, nella complessità dei rapporti tra genitori e figli.
Essere genitori oggi significa affrontare nuove sfide ogni giorno. Il ciclo di incontri ha offerto uno spazio di confronto, informazione e condivisione, in cui approfondire tematiche attuali e cruciali. Un vero e proprio supporto per i genitori intesi come risorsa attiva per la crescita dei figli, attraverso una maggiore consapevolezza delle dinamiche emotive, relazionali e comportamentali che influenzano la vita scolastica.
Affrontate diverse tematiche: bullismo, cyberbullismo e rischi digitali, educazione all’affettività e all’empatia, vecchie e nuove dipendenze (per riconoscerle e affrontarle).
Ad aprire la serie di incontri, una riflessione sul fenomeno del bullismo scolastico, con esempi pratici per aiutare i genitori a riconoscerne i segnali e supportare i propri figli. Si è poi passato ad esplorare le dinamiche del mondo digitale e le nuove forme di aggressività online, imparando ad accompagnare i figli verso un uso consapevole della tecnologia. Si è posto poi l’accento sull’importanza del dialogo emotivo e della costruzione di relazioni basate sul rispetto, per crescere figli più consapevoli e sensibili. E infine, le diverse forme di dipendenza, dalle sostanze ai comportamenti compulsivi, da affrontare in modo costruttivo e non giudicante.
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