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Piazza Sgriccio, un “campo minato” in cui si è costretti a fare lo slalom

di GIUSEPPE NICOTRA
È indecoroso vedere come una delle piazze più importanti della città, crocevia e snodo delle principali arterie comunali, ormai da tempo “vive” la sua condizione di abbandono e di sporcizia.
Là dove una volta sorgeva uno dei monumenti più gloriosi e storici della città, come “abbiviratura”, fontana in pietra lavica utilizzata un tempo per fare dissetare muli e cavalli, oggi invece -basti guardare il video sotto- è una vera e propria discarica a cielo aperto nonché water preferito da una moltitudine, ormai incontrollata, di cani randagi e non.
Proprio ieri mattina osservavo un gran numero di persone che passando dalla piazza in questione per andare verso il convento e il cimitero, era costretto a fare lo slalom gigante alla maniera di Tomba dei giorni migliori. Un venditore ambulante l’ha definita “campo minato”.
È innegabile che l’uomo con la sua scarsa propensione al senso civico e la sua scarsa attitudine verso il rispetto del bene comune è artefice principale di tale degrado, ma è anche vero, ed è opportuno chiedersi: l’amministrazione comunale dov’è? Cosa fa?
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Nevica su Biancavilla: il fascino dei fiocchi sul campanile della Chiesa Madre
Un freddo “San valentino” con temperature che, secondo le previsioni, dovrebbero scendere anche sotto lo zero

Ondata di freddo sulla Sicilia. E a Biancavilla cadono giù i fiocchi di neve. Un freddo “San Valentino” con temperature che, secondo le previsioni, dovrebbero scendere anche sotto lo zero.
La vista verso il centro storico di Biancavilla, nelle immagini girate dal balcone di casa di un nostro lettore, parlano da sé. Lo strato bianco sulle tegole delle case, in primo piano.
Sullo sfondo, i fiocchi che cadono sul campanile della Chiesa Madre. Una cartolina che suscita sempre il suo fascino.
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“Vara” di San Placido in custodia del Comune in attesa della manutenzione

La “vara” di San Placido è in custodia del Comune di Biancavilla, in attesa degli interventi di manutenzione. Caricato su un camion, la monumentale opera lignea ha lasciato così la basilica, per essere trasportata nei locali dell’autoparco comunale, in zona “Martina”.
Di solito, una volta conclusi i festeggiamenti patronali di inizio ottobre, la “vara” veniva custodita nel garage di proprietà della chiesa madre, ad inizio di via Castriota. Ma questa volta ha cambiato direzione.
La “vara”, infatti, ha necessità di essere sottoposta ad interventi di manutenzione e restauro, a cura del Comune, che peraltro è il legale proprietario. Così, in attesa delle processioni del prossimo anno, l’amministrazione comunale ha deciso di prenderla in custodia e preparare le procedure di intervento, resesi urgenti dopo l’incidente verificatosi la sera del 6 ottobre.
Un angelo in legno, posto all’angolo di uno dei lati della “vara”, come si sa, si è staccato, fino a cadere in testa ad uno dei devoti. Per il malcapitato è stato necessario il trasporto al pronto soccorso dell’ospedale di Biancavilla e sottoposto a punti di sutura per medicare la ferita.

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