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Cronaca

Tragedia in via Arti e mestieri: anziano trovato morto in piscina

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La villetta in cui si è verificata la tragedia

L’uomo, Placido Salamone di 79 anni, era ammalato e probabilmente non si è reso conto di cadere in acqua. L’allarme dato dai familiari. Inutile l’intervento del 118.

 

di Vittorio Fiorenza

Ritrovato dentro la piscina, privo di vita, nella sua villetta di via Arti e mestieri di Biancavilla. Il cadavere è quello di un anziano di 79 anni, Placido Salamone. Il ritrovamento è stato fatto di mattina presto dai familiari, gli stessi che hanno dato l’allarme.

Sul posto, inutile l’intervento di un’ambulanza del 118. È toccato ai carabinieri della stazione di Biancavilla effettuare i rilievi.

La salma, su disposizione del magistrato di turno Fabrizio Aliotta, è stata trasferita nella camera mortuaria dell’ospedale “Cannizzaro” di Catania per l’eventuale autopsia.

Certo è che il corpo del pensionato non aveva segni di violenza esterni. Possibile, quindi, che sia caduto in acqua per un malore mentre era sul bordo della piscina.

Ma c’è anche un altro dettaglio non secondario: l’uomo era ammalato e, come hanno riferito gli stessi familiari ai militari, soprattutto negli ultimi giorni, era solito uscire di casa e girare in giardino, pur non godendo di una perfetta lucidità.

Probabile pure, perciò, che l’anziano sia caduto in piscina, senza rendersene conto, e che sia morto per annegamento.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

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Cronaca

La droga e un “pizzino” a casa del figlio di un esponente del clan di Biancavilla

Arrestato dai carabinieri un 41enne, già indagato a piede libero nell’inchiesta “Ultimo atto”

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Il suo nome figura già tra gli indagati a piede libero del blitz “Ultimo atto” (traffico di sostanze stupefacenti è il reato contestatogli) ed è figlio di uno degli esponenti storici del clan mafioso Toscano – Mazzaglia – Tomasello. Adesso, i carabinieri di Biancavilla lo hanno arrestato per detenzione di marijuana nella sua abitazione.

Il blitz è scattato nell’abitazione dell’uomo, un 41enne, con l’ausilio del Nucleo cinofili. È stato King, il cane antidroga, a fiutare la sostanza stupefacente, nascosta in una cassettiera, in cucina.

I militari, qui, hanno trovato una busta sottovuoto trasparente piuttosto capiente, contenente diverse decine di grammi di marijuana. Sulla parte alta della stessa cassettiera, invece, trovato un bicchiere di plastica, al cui interno erano presenti 135 euro in banconote di diverso taglio, oltre a diverse monete, ritenute provento di attività illecita.

La perquisizione ha consentito di notare pure, nel comodino della camera da letto, un “pizzino” con nomi e numeri, adesso al vaglio dei militari perché si suppone sia un resoconto dello spaccio. Un “promemoria” che costituisce il tassello conclusivo grazie al quale i militari hanno ricostruito l’attività illegale messa in piedi dal 41enne.

Per lui sono scattate le manette. La marijuana sequestrata verrà sottoposta ad analisi di laboratorio, in modo da capire il tasso di tetraidrocannabinolo contenuto.

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