Scuola
“Teoria Gender”, dibattito alla Badia per evitare ingiustificati allarmismi

“Sfide etico-antropologiche della teoria del Gender”. Un incontro-dibattito, che ha richiamato numerosi genitori ed insegnanti, quello organizzato dalla scuola “L’Immacolata alla Badia” di Biancavilla.
Argomento di stretta attualità, che nei mesi scorsi ha suscitato discussioni contrapposte con allarmismi, poi smentiti, su paventati cambiamenti nei programmi didattici in Italia.
A discutere il tema, per la prima volta a Biancavilla, nella scuola cattolica di via Enrico Toti è stato padre Antonino Sapuppo, docente di Teologia Morale presso lo Studio Teologico San Paolo e l’Isituto Superiore di Scienze Religiose “San Luca” di Catania.
All’analisi di padre Sapuppo è seguito un vivace dibattito con il pubblico presente
«È stato interessante –sottolinea Dino laudani, direttore della scuola biancavillese– approfondire un argomento così dibattuto nel corso di quest’ultimo anno, al fine di conoscere e non scadere in ingiustificati allarmismi. La “formazione”, come la intendiamo noi, passa anche da una continua attività di informazione e “formazione” delle famiglie e dei docenti».
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Scuola
La forza di centinaia di studenti per abbattere il muro dell’omertà
Installata in via San Placido una “buca delle lettere anonime” per segnalare atti di illegalità

“Abbattiamo il muro dell’omertà e del silenzio”. Con questo slogan, centinaia di studenti hanno animato la “Giornata della legalità biancavillese”, promossa dall’associazione antiracket “Rete per la legalità” e dall’Arcidiocesi di Catania. Il raduno è avvenuto presso il Piccolo seminario di via San Placido.
Sono intervenuti l’arcivescovo Luigi Renna, Eugenio Di Francesco (Rete per la legalità) e il sindaco Antonio Bonanno.
«Ho dato il mio contributo spiegando che la mia amministrazione – ha detto il primo cittadino – ha sempre scelto di andare a testa alta e costituirsi parte civile nei processi che riguardano la criminalità mafiosa e per i quali si ritiene che l’immagine di tutta la città sia danneggiata. La nostra scelta di campo è “né complicità né indifferenza” e i cittadini lo sanno bene».
All’ingresso del Piccolo seminario è stata installata la “Buca Lettere Anonime”, che può essere utilizzata per segnalare atti di illegalità. Poi, una “Marcia della Legalità e della Libertà” si è mossa fino a raggiungere piazza Roma.
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