Connettiti con

Cronaca

Un escavatore contro il bancomat, rubati 50mila € al “Credito Etneo”

Pubblicato

il

di VITTORIO FIORENZA

Un grosso camion con rimorchio e un escavatore per mettere a segno il colpo al “Credito Etneo” di viale dei Fiori. Altro che ladri in punta di piedi. La banda che ha agito nella notte a Biancavilla, formata da almeno quattro componenti (ma potrebbero essere sei) ha usato mezzi pesanti, senza curarsi di passare inosservata.

I banditi sono arrivati sul posto con un articolato, risultato rubato nel pomeriggio a Misterbianco, e l’escavatore caricato sopra. Il grosso cingolato con il proprio braccio meccanico è stato usato per scardinare lo sportello bancomat: in realtà è stata fatta andare giù l’intera parete. Il camion, invece, è stato messo di traverso tra il viale e via dell’Uva, in modo forse da bloccare il traffico e potere agire indisturbati. Gli abitanti della zona hanno scambiato il fragore causato dal mezzo con lo scoppio di una bomba. Ma tutto è durato pochi minuti. Un gruppo ben organizzato, che pare fosse munito di un jammer, l’apparecchio che serve a disturbare le frequenze.

Una volta completata l’operazione, i criminali hanno caricato lo sportello bancomat in un altro mezzo per darsi alla fuga in direzione Adrano, facendo perdere le proprie tracce.

Da quantificare ancora con esattezza il danno, sia quello causato alla struttura che quello relativo al denaro contante dell’erogatore automatico, presumibilmente pieno, visto che è stato caricato per l’intero week end. Da un primo conteggio pare che il denaro rubato ammonti a circa 50mila euro.

Indagini minuziose da parte dei carabinieri, che sembrano seguire già una pista specifica. Al vaglio, le immagini dei sistemi di videosorveglianza della zona. Importanti per raffrontarle pure con quelle relative ad altri episodi criminali simili compiuti di recente nel Catanese.

Le modalità e i mezzi usati per effettuare il furto rappresentano una novità a Biancavilla. Lo stesso istituto di credito, comunque, lo scorso febbraio era stato preso di mira dai banditi, che avevano usato un camion a mo’ d’ariete contro lo sportello Atm, non riuscendo tuttavia nell’intento.

Questa volta, invece, il colpo è riuscito. Di fronte ad un cingolato di quella portata, a nulla sono serviti i paletti di metallo e la ringhiera posti a “protezione” dell’ingresso rialzato della banca.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Pubblicità
1 Commento

1 Commento

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

Cronaca

Prende a pugni la moglie fino a farla sanguinare: arrestato un 46enne

La vittima trova il coraggio di denunciare, intervento dei carabinieri per bloccare un albanese

Pubblicato

il

Pugni in testa e in faccia, fino a farla sanguinare. È l’ennesima storia di violenza contro una donna, a Biancavilla. Un 46enne di origini albanesi è stato arrestato dai carabinieri con l’accusa di maltrattamenti in famiglia, ai danni della moglie 45enne.

La pattuglia è stata messa in allarme dalla vicina di casa della vittima. Sentendo delle urla, è uscita in strada e ha visto la donna che scappava con il volto pieno di sangue. Poco prima, infatti, la signora sarebbe stata aggredita dal marito che, tornato a casa ubriaco, dapprima avrebbe dato dei forti pugni al muro e poi se la sarebbe presa con lei.

La donna era in camera da letto e non avrebbe nemmeno compreso quali fossero le accuse mosse dal marito quando lui, invece, avrebbe iniziato a colpirla con pugni alla testa, tenendo un cellulare nelle mani.

Atti violenti pure all’ospedale

Quando i militari hanno raggiunto l’abitazione della vittima, un’ambulanza l’aveva già trasportata al pronto soccorso dell’ospedale “Maria Santissima Addolorata”. I carabinieri, quindi, sono entrati in casa sua per comprendere cosa fosse accaduto. Tracce di sangue notate sulle pareti dell’ingresso, sulle lenzuola in camera da letto e anche su un cellulare rotto lasciato per terra. In cucina, invece, l’aggressore era riverso in terra, ubriaco. Per questo è stato richiesto l’intervento al 118.

All’ospedale cittadino, i medici hanno dovuto ricucire una ferita alla tempia della signora mentre l’uomo ha aggredito verbalmente i medici e i carabinieri, fino a scagliarsi contro questi ultimi e colpendone uno con una manata al petto.

Bloccato e messo in sicurezza, i medici hanno potuto medicarlo, mentre la donna, dimessa, ha deciso di denunciarlo, raccontando la serie di vessazioni e angherie che avrebbe subito nel corso del loro matrimonio e decidendo di trasferirsi a casa di suo fratello. Il 46 enne è stato, perciò, arrestato e collocato ai domiciliari, in un’abitazione diversa da quella coniugale.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Continua a leggere
Pubblicità

DOSSIER MAFIA

I più letti