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Cronaca

Anziano trovato morto in campagna: stroncato da un malore improvviso

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di VITTORIO FIORENZA

Non c’è stato nulla da fare. Quando i soccorsi sono arrivati sul posto, il medico ha potuto constatare soltanto la morte dell’uomo. Un 76enne di Biancavilla ha perso la vita per cause naturali mentre stava lavorando nella campagna di sua proprietà, appena qualche chilometro a sud del paese, percorrendo la strada che da via Inessa e dal quartiere “Fontana vecchia” scende in direzione di Piano Rinazze.

Secondo quanto riferito dai carabinieri, a dare l’allarme è stato il figlio dell’anziano. In casa, preoccupata per il suo mancato ritorno dalla campagna ben oltre l’orario previsto, la moglie del 76enne ha chiesto al figlio di recarsi nel fondo agricolo vicino al paese per capire cosa fosse successo.

Una volta arrivato sul posto, i cattivi presentimenti si sono tramutati in un’amara realtà. C’è stato un primo tentativo di rianimare l’anziano, nella speranza che ancora ci fosse una possibilità di salvarlo. Poi, la telefonata al servizio d’emergenza del 118 e l’arrivo di un’ambulanza. Tutto si è rivelato inutile. Il personale sanitario ha allargato le braccia. Purtroppo, per l’uomo, i soccorsi non sono serviti a nulla. Sul posto, i militari dell’Arma e gli agenti della polizia municipale.

Di fronte all’evidenza, riscontrata dagli operatori sanitari, che la causa del decesso fosse riconducibile ad un malore, la salma è stata subito consegnata ai familiari, straziati da una perdita così improvvisa.

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Cronaca

Aggredisce e minaccia la madre: «Ora t’ammazzo», arrestato un 35enne

Intervento dei carabinieri, a seguito di un’accorata richiesta di aiuto di una donna maltrattata

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La telefonata ai carabinieri è arrivata da una casalinga 63enne. Un’accorata richiesta di aiuto. Ancora una volta, la donna era stata picchiata dal figlio, che pretendeva denaro per l’acquisto di alcol, droga o giocare ai video poker. Immediato l’intervento dei militari: arrestato un 35enne per maltrattamenti contro familiari ed estorsione.

Appena arrivati nell’abitazione, i carabinieri hanno trovato la donna attorniata dai familiari, marito e tre figli, tra cui il 35enne. La donna, che sin dà subito è apparsa emotivamente provata, pur non volendo affidarsi alle cure dei sanitari, nonostante mostrasse i segni delle percosse, soprattutto sulle braccia e sul collo, ha comunque deciso di confidarsi con i militari, raccontando quanto appena accaduto.

Dalla ricostruzione dei fatti, è quindi emerso come il figlio avrebbe da lei preteso l’ennesima somma di denaro, questa volta di 30 euro, che sarebbe riuscito ad ottenere solo dopo averla aggredita. In quel frangente, provvidenziale sarebbe stato l’intervento del padre 70enne, che in difesa della moglie, sarebbe intervenuto bloccando l’uomo.

Il 35enne, a quel punto, soddisfatto, dopo essere uscito per alcune ore, sarebbe rincasato solo in serata, completamente ubriaco, dando il via ad un nuovo litigio. Dopo aver fatto cadere una bottiglia di birra sul pavimento, si sarebbe infatti nuovamente scagliato contro la povera madre, dandole la colpa dell’accaduto. La reazione dell’uomo sarebbe stata minacciosa: «Colpa tua se la birra mi è caduta a terra, ora t’ammazzo». E poi si sarebbe scagliato contro una porta, danneggiandola insieme ad altre suppellettili.

Effettivamente, anche alla presenza dei militari, il 35enne non si è calmato, proseguendo anzi con le minacce alla madre: «Appena torno (dal carcere) t’ammazzo».

La donna aveva già presentato una denuncia nei confronti del figlio per analoghi fatti. Motivo per cui, i carabinieri hanno stavolta arrestato il 35enne, trasferendolo nel carcere di piazza Lanza, a Catania.

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