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Cronaca

Alfio Longo ucciso dalla moglie, la rapina è stata una messinscena

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Alfio Longo con la moglie Enza Ingrassia

La donna ha confessato: «Aveva scatti violenti, ero stanca di subire». Clamoroso colpo di scena nelle indagini sull’uccisione del 67enne alle “Vigne”. La pista dei balordi che assaltano la casa a scopo di rapina non ha retto. 

 

di Vittorio Fiorenza

Macché rapina. Nessuna irruzione di balordi. È stata tutta una messinscena. Ad uccidere Alfio Longo, pensionato di 67 anni, nella sua villetta delle Vigne di Biancavilla, sarebbe stata la moglie, Enza Ingrassia, 64 anni.

La donna, pressata dagli investigatori, avrebbe confessato nella notte. Non sono ancora chiari i dettagli e le motivazioni di questo gesto. Ma non ci sarebbero rapinatori, né italiani né stranieri.

Ecco che così si spiegherebbe il dettaglio dei cani che non hanno abbaiato o che i vicini non abbiano sentito nulla, fino al mattino quando la donna ha cominciato ad urlare. Ma, stando alla clamorosa svolta, era soltanto l’inizio di una farsa, che però non ha retto al lungo.

Maggiori dettagli saranno forniti nella mattinata in una conferenza stampa alla Procura di Catania. Attesa per questa mattina all’ospedale “Garibaldi” anche l’autopsia sul corpo della vittima.

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Cronaca

Basta un commento per il colore del cappellino indossato e scoppia la rissa

Quattro giovani (di cui due minorenni) denunciati dai carabinieri di Biancavilla per una violenta lite

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In quattro, tutti giovanissimi, denunciati dai carabinieri di Biancavilla per una violenta rissa. È bastato un commento rivolto da un 17enne di origine straniera ad un suo coetaneo per accendere gli animi. Un banale commento sul colore acceso del cappello da baseball indossato.

Dalla discussione animata agli insulti, fino a passare all’aggressione fisica con calci e pugni. Una lite che, oltre ai 17enni, ha coinvolto anche i loro due rispettivi amici, entrambi maggiorenni.

I passanti che hanno assistito alla rissa, spaventati, hanno allertato i carabinieri, ma i quattro giovani erano già andati via. Ai militari, tuttavia, sono bastate 48 ore per individuare le persone coinvolte e a ricostruire i fatti accaduti.

Tra i partecipanti, presente anche un 22enne straniero, vecchia conoscenza dei carabinieri di Biancavilla, che già nel novembre 2022, era stato denunciato per un’altra rissa, a causa della quale era stato sottoposto al Daspo Urbano. All’origine di quell’episodio di violenza, la relazione sentimentale con una 18enne, apertamente osteggiata dai familiari della ragazza. Familiari che, per impedire la continuazione del rapporto, li avevano seguiti ed aggrediti mentre passeggiavano in centro.

Per questi motivi, ora, il 22enne è stato denunciato, non solo per la partecipazione alla rissa, ma anche per aver violato la prescrizione imposta dal Daspo Urbano di non stazionare nei pressi di locali adibiti alla somministrazione di alimenti e bevande.

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