Politica
Amianto, Nino D’Asero: «Si utilizzino i fondi già stanziati per Biancavilla»
«Bene l’accesso al Fondo Vittime dell’Amianto per i malati biancavillesi di mesotelioma, ma si utilizzino al meglio anche le risorse sinora stanziate per affrontare l’emergenza ed evitare che il numero delle vittime aumenti».
Così il deputato regionale del Nuovo Centrodestra, Nino D’Asero, originario proprio di Biancavilla, commenta la notizia annunciata durante l’incontro sugli interventi in materia di prevenzione organizzato dal Comune.
D’Asero ricorda che «c’è già una dotazione di 3 milioni di euro, stanziati dal Fondo Nazionale dopo l’inserimento di Biancavilla tra i comuni a rischio ambientale, assieme a Priolo, Gela e Milazzo. Si tratta di risorse che servono – spiega – per poter portare avanti un programma serio d’interventi per la prevenzione, tenendo conto delle realtà che si spendono per la causa e che già danno un contributo concreto, come l’Arnas Garibaldi di Catania, che con un team di alto profilo si occupa di quasi la totalità dei cittadini malati di mesotelioma».
«Ben vengano – sottolinea D’Asero – le altre istituzioni purché, in tempi in cui si parla di razionalizzazione della spesa e di utilizzazione al meglio delle risorse, si impegni seriamente quello che già abbiamo per monitorare la situazione e si valutino modi e procedure di come si spendono i soldi già stanziati».
«Più che alle bonifiche sono convinto – dice ancora il parlamentare regionale del Ncd – che bisogna puntare alla ricerca, alle indagini e ai monitoraggi. Al la di là delle opere di risanamento c’è bisogno di capire quali sono i reali effetti di questa situazione patologica che attanaglia Biancavilla, per questo – conclude – mi sono prodigato per l’istruzione dell’Osservatorio sui tumori, che è avvenuta nel febbraio del 2011».
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Politica
Sanità siciliana: l’ira Mpa, Lombardo e… il compleanno di Mancuso a Biancavilla
La festa per i 60 anni del sindaco di Adrano, presso il Beauty Garden, al centro dei retroscena di Repubblica
La nuova sanità siciliana, disegnata dalle nomine dei vertici aziendali e ospedalieri targate Renato Schifani, ha sancito una serie di strappi nella maggioranza che sostiene il governo regionale. Tra gli scontenti, spicca Raffaele Lombardo, rimasto a mani vuote nella “sua” Catania.
Così, il leader autonomista riflette ed elabora le contromosse nei confronti di un governatore con cui non erano mancati motivi ed occasioni conflittuali. La Repubblica ricostruisce alcuni retroscena in casa Mpa. Il titolo all’interno dell’edizione palermitana: “L’ira di Lombardo messo all’angolo, a Biancavilla la cena dei ribelli”.
E in effetti, l’occasione per riunire i vertici e i parlamentari dell’Mpa (presente anche Gianfranco Micciché) è stata una festa di compleanno, organizzata – come risulta a Biancavilla Oggi – presso il ristorante Beauty Garden.
«Lombardo, rimasto a bocca asciutta nella scelta dei dirigenti della sanità catanese, al momento non parla. Ieri sera ha incontrato lo stato maggiore del Mpa, riunito a Biancavilla per il compleanno di Fabio Mancuso. Una festa diventata quasi congresso di partito, tra deputati regionali, sindaci, la new entry Micciché, ma anche il presidente dell’Ars Gaetano Galvagno, che ha risposto all’invito di Mancuso».
I 60 anni del sindaco di Adrano, dunque, occasione per riunire il Movimento per l’Autonomia sulla strategia futura da attuare alla Regione nei confronti del governatore. Così, scrive ancora Repubblica, «Lombardo, da Biancavilla, medita sulla prossima mossa. Che potrebbe arrivare già al primo disegno di legge all’esame di una Sala d’Ercole pronta a diventare Far West».
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