Cronaca
Lucravano su cani e tartarughe, scatta denuncia per tre persone
L’indagine dei carabinieri parte da Biancavilla, dove un allevatore aveva messo in vendita online tre cuccioli di volpini, e si conclude a San Giovanni Galermo. Scoperti cani e tartarughe detenuti illegalmente e maltrattati.
Animali detenuti illegalmente, anche in pessime condizioni igienico-sanitarie: cuccioli di cane e decine di tartarughe su cui c’era un giro d’affari.
È quanto scoperto a San Giovanni Galermo, anche se l’input delle indagini dei militari è scattato a Biancavilla, dove lo scorso maggio un allevatore di cani ha messo in vendita, tramite un portale online, tre magnifici cuccioli nati dall’accoppiamento di due Volpini Spitz di razza.
All’annuncio ha risposto un signore di Catania che, mediante una terza persona, ha acquistato i cuccioli, rilasciando un assegno di 1.700 euro. Peccato che l’assegno fosse scoperto.
Immediata, quindi, la denuncia ai carabinieri che hanno ricostruito l’accaduto ed attraverso la targa dell’auto guidata dall’intermediario, che aveva di fatto portato a termine la compravendita, ed alcuni riscontri incrociati sulle identità dei personaggi emersi, alcuni giorni fa hanno individuato il luogo dove avrebbero potuto essere nascosti i cagnolini.
Avuta la collaborazione del personale della Guardia Forestale e del servizio veterinario dell’Asp di Catania, i militari si sono recati nel quartiere di San Giovanni Galermo a Catania e perquisendo la proprietà hanno ritrovato uno dei tre cuccioli e 45 tartarughe di terra, detenute illegalmente e stipate una sull’altra in delle cassette, nonché sei cani, di cui due privi di chip, ospitati in precarie condizioni igienico sanitarie.
Il cucciolo di volpino è stato restituito alla figlioletta del proprietario originario, a Biancavilla. Le tartarughe, prese in consegna dagli uomini del corpo forestale, saranno rimesse in libertà nel loro habitat naturale, mentre sono in corso alcune verifiche da parte del servizio veterinario per stabilire i provvedimenti da adottare per salvaguardare i rimanenti cani ritrovati nella proprietà. Si provvederà nei prossimi giorni a rintracciare le persone a cui sono stati venduti gli altri due cuccioli.
Truffa, maltrattamento di animali e furto aggravato (l’abitazione e le relative pertinenze erano abusivamente allacciate alla rete elettrica pubblica) i reati contestati a due coniugi catanesi, B.L. e T.C., lui già agli arresti domiciliari per altri reati, ed una terza donna, S.C., madre dell’uomo.
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Cronaca
Una donna chiede aiuto alla polizia: «Io, violentata in un garage di Biancavilla»
La presunta vittima, come riportato da MeridioNews, ha presentato una denuncia: indagini in corso
Una donna sarebbe stata violentata all’interno di un garage di Biancavilla, mentre si trovava in auto con un uomo di 50 anni. La presunta vittima avrebbe già presentato querela e le indagini affidate alla polizia, sono in corso.
È quanto riporta il quotidiano online MeridioNews. Il fatto sarebbe avvenuto la notte dell’1 settembre, quando la donna avrebbe chiesto aiuto alle forze dell’ordine nei pressi di una stazione di servizio, non lontana dall’ospedale “Garibaldi” di Nesima. Proprio nella struttura sanitaria, la donna sarebbe stata visitata, riscontrando segni compatibili con una violenza sessuale. Ai poliziotti, la presunta vittima avrebbe detto che l’abuso sarebbe avvenuto in un garage di Biancavilla di proprietà dell’uomo, mentre era all’interno della vettura di quest’ultimo.
Secondo quanto riporta MerdioNews, gli agenti di polizia hanno già identificato il 50enne, effettuato i rilievi scientifici e sequestrato la sua auto. L’uomo risulta denunciato in stato di libertà, a disposizione dell’autorità giudiziaria per ulteriori approfondimenti e verifiche, nel tentativo di fare luce su questo caso.
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