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Biancavilla è in ginocchio: solo Dio e una chiesa in più possono salvarci

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L’attuale chiesa “Santissimo Salvatore”

L’INTERVENTO. Nelle discussioni dei soldi comunali per la nuova chiesa del “Santissimo Salvatore” si inserisce l’esponente di Forza Italia. Le dispute filosofiche e religiose -sostiene- non devono distrarre dagli sperperi e dalle promesse non mantenute dalla giunta Glorioso.

 

di MAURO MURSIA

Consigliere Comunale Forza Italia

In questi giorni fa molto discutere la questione della possibilità per la parrocchia del Santissimo Salvatore di poter presto avere a disposizione una nuova chiesa che possa accogliere i molti fedeli della zona, che lamentano da tempo l’esiguità strutturale dei locali odierni.

I toni ad oggi accesi sulla “presunta” volontà dell’Amministrazione Comunale di contribuire con 345mila euro alla realizzazione di una struttura religiosa, ha fatto perdere di vista l’unico quesito che sarebbe degno di nota e cioè se la struttura in questione rappresenterebbe o meno un’opportunità per la cittadinanza, un servizio per la comunità e la rivalutazione di un intero quartiere che l’attuale amministrazione ha abbandonato al degrado.

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Il consigliere Mursia

Le dispute filosofico/religiose sulla laicità della politica lasciano il tempo che trovano.

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Laicità calpestata sotto la sottana dei preti

Il ’68 arrivato… in ritardo a Biancavilla

Allo sperpero più disparato di denaro pubblico e agli incarichi alquanto discutibili per migliaia di euro compiuto in questi anni dall’amministrazione Glorioso, e denunciato dall’opposizione, quello di dotare Biancavilla di una nuova struttura finanziata per il 75% dalla Cei non sembrerebbe poi così subdolo e dispendioso rispetto alle passate spese pazze dell’amministrazione.

Basterebbe ricordare quanto ci è costata la ristrutturazione di Piazza Roma o altri sprechi in eventi inopportuni.

La motivazione poi, del perché i cittadini non credenti debbono finanziare un luogo di culto/sociale con i soldi pubblici, appare inappropriata e priva di senso.

Per alcuni infatti non sarebbe chiaro a questo punto il concetto di bene comune non vedendo la questione dal punto di vista dell’insieme, ma da un’egoistica prospettiva.

Sarebbe come chiedersi perché le mie tasse debbano servire a pagare i servizi per persone indigenti e disabili se io non lo sono. Una struttura completamente nuova, come in questo caso, sacra o non sacra poco importa, rappresenterebbe un centro di aggregazione per giovani ed un punto di riferimento per un intero quartiere che sarebbe quindi rivalutato, con indiretto interesse e beneficio di tutti i cittadini di Biancavilla.

Bisogna invece vedere se tale progetto andrà realmente in porto. Magari, trattandosi di luogo sacro, con l’aiuto Divino, sarà possibile.

Perché ancora, ad oggi, Biancavilla aspetta una scuola (già prevista negli scorsi bilanci), la nuova  circonvallazione nord (anch’essa prevista nei bilanci), la nuova circonvallazione sud (idem), il palazzetto dello sport, la rivalutazione del centro storico e tutte quelle opere promesse, date per certe e mai realizzate, che hanno lasciato il “meglio” tanto proclamato sulle locandine elettorali, con buona pace di una città che si ritrova in ginocchio e che di questo passo solo l’intervento divino potrebbe realmente salvare. Insomma, una chiesa in più per pregare non guasterebbe.

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Il consigliere Alfio Distefano: «Resta il degrado in piazza Martiri d’Ungheria»

Lettera in redazione dell’esponente del Pd con replica dell’assessore al Verde pubblico, Vincenzo Mignemi

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Egregio direttore

A distanza di 3 anni le ripropongo le foto del degrado di piazza Martiri d’Ungheria. Le ricordo che già 3 anni fa, il sindaco, contattato dalla sua redazione, ci dava una risposta, accusando me di essere un ipocrita, solo perché chiedevo decoro ad un quartiere dimenticato.

Ebbene sì, a distanza di 3 lunghi anni nulla è cambiato, le giostrine per i bimbi non hanno subito nessun intervento, le erbacce continuano ad essere sempre presenti. Inoltre, noto e fotografo cumuli di materiale edile che non sono altro che pezzi di muretto della stessa villetta, messi a “stagionare” da 36 mesi, come qualche famoso formaggio. Ancora una volta il tempo ha dato risposte alle menzogne.

Il degrado di Biancavilla, purtroppo, è presente in tutti i quartieri, frutto di una fallimentare gestione Bonanno. Nonostante l’aumento delle tasse e parlo delle ultime (Tari e servizio idrico), la carissima amministrazione non riesce a gestire e a garantire servizi efficienti per i cittadini.

Adesso come al solito attendo la risposta che come nelle favole di sicuro sarà con un lieto fine. Il problema è che di lieti fine, in questi anni, ne ho visti veramente pochi, purtroppo.

ALFIO DISTEFANO, Consigliere Comunale Pd


Il Comune replica: «Accuse sbrigative»

Spiace che il consigliere Distefano punti il dito e accusi sbrigativamente l’amministrazione del degrado di Piazza Martiri d’Ungheria. Quella piazza è curata e pulita, nonostante si presenti in pessimo stato.

Gli incivili, purtroppo, sono sempre in agguato e contro di loro è difficile fare qualcosa. Lo scorso anno, vale la pena ricordare, l’amministrazione ha fatto un intervento in quell’area, ripristinando i muretti. È già in programma un intervento per il ripristino del parco giochi.

VINCENZO MIGNEMI, Assessore al Verde pubblico

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