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Cronaca

Soccorsi mobilitati per salvare la vita di un neonato in stress respiratorio

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termoculla

La macchina dei soccorsi, questa volta, si è mobilitata ed ha funzionato. Dall’ospedale “Maria Santissima Addolorata” di Biancavilla corsa di emergenza verso l’ospedale “Santo Bambino” di Catania per salvare un neonato da insufficienza respiratoria.

Come ha raccontato il quotidiano “La Sicilia”, il piccolo, a causa di prematurità alveolare ha accusato da subito stress respiratorio. Da qui, l’iter dei soccorsi attraverso il 118. Resisi conto della gravità, il personale del reparto di Biancavilla ha intubato e stabilizzato il neonato. Poi la chiamata all’Utin del “Santo Bambino”, che fa riferimento al policlinico. Quindi un’ambulanza attrezzata con equipe specializzata in interventi ad alto rischio ha permesso il trasferimento a Catania, dove il piccolo è stato sistemato in una speciale termoculla.

Il soccorso è riuscito, la macchina delle emergenza ha funzionato. Dopo il caso della piccola Nicola, una notizia di buona sanità.

Di contro vanno anche ricordate due vicende, ancora aperte da un punto di vista processuale, che hanno riguardato il reparto di “Ginecologia ed ostetricia” di Biancavilla.

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Due gravidanze con esiti mortali, l’Asp di Catania finisce in Tribunale

Vicende raccontate nelle settimane scorse da Biancavilla Oggi che riguardano la morte di una neonata dopo ore di agonia e il caso di decesso intrauterino. Secondo i familiari, alla base ci sarebbero gravi negligenze, errori e ritardi.

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Cronaca

La cocaina nascosta nel frigorifero: 40enne arrestato dai carabinieri

Trovato pure il “libro mastro” con i nomi dei clienti e la rendicontazione dell’attività di spaccio

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I Carabinieri della Stazione di Biancavilla e i colleghi dello “Squadrone Eliportato Cacciatori di Sicilia” hanno arresto un pregiudicato 40enne per detenzione di sostanze stupefacenti ai fini di spaccio.  

L’uomo – con precedenti per droga – era stato notato in atteggiamento “sospetto” in alcune aree a verde del paese. Così sono scattati appostamenti e pedinamenti da parte dei militari. Un’attività poi conclusa con un blitz nella sua abitazione, dove si è proceduto ad un’accurata perquisizione.

In cucina, i militari si sono accorti che l’uomo era diventato estremamente nervoso. In effetti, in un pensile erano nascosti un bilancino di precisione, numerose bustine in plastica trasparente, un coltellino, un quaderno con nomi e prezzi di vendita, 145 euro e un mini smartphone senza sim card.

Ma non è finita qui. I carabinieri hanno proceduto ad ispezionare anche l’interno del frigorifero. All’interno dell’elettrodomestico, in uno scompartimento laterale, erano stati infilati 3 tubetti apparentemente di farmaci. È stato aprirli per scoprire il vero contenuto: 16 dosi di cocaina.

Trovata la droga, il materiale necessario al suo confezionamento, il denaro e il “libro mastro” relativo alla rendicontazione dell’attività di spaccio, l’uomo è stato arrestaro e rinchiuso nel carcere catanese di Piazza Lanza.

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