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Cronaca

Carabinieri alla ricerca di droga: perquisizioni in case di via dell’Uva

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Un tratto di via dell’Uva, nella parte alta di viale dei Fiori a Biancavilla

Continuano i controlli straordinari del territorio dei militari. Stavolta, l’obiettivo era la ricerca di sostanze stupefacenti. Dalle perquisizioni eseguite, con l’ausilio dell’Unità cinofila di Nicolosi, non sono emerse attività di rilievo.

 

di Vittorio Fiorenza

Carabinieri di nuovo in attività straordinaria di controllo del territorio. Stavolta l’obiettivo è stato quello della ricerca di sostanze stupefacenti. I militari della stazione di Biancavilla, assieme ai colleghi dell’Unità cinofili del Nucleo di Nicolosi, hanno eseguito una serie di perquisizioni in abitazione.

Dai controlli con i cani antidroga non sono, comunque, emerse attività di rilievo: registrata, però, qualche denuncia a piede libero.

Le operazioni si sono concentrate in alcune case di via dell’Uva, nella parte a nord di viale dei Fiori. È questa considerata una zona “calda” di Biancavilla per la presenza di soggetti ben conosciuti alle forze dell’ordine e “protagonisti” delle ultime operazioni di carabinieri e polizia.

Proprio qui, un mese fa, un vero e proprio blitz del Nucleo Investigativo dei carabinieri di Catania aveva portato all’arresto di un’intera famiglia. Madre e due figli erano finiti in manette per detenzione di 150 dosi di hashish, di cui una parte occultata in un borsone da viaggio e l’altra nascosta in un vaso di porcellana riposto nella credenza della cucina.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

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Cronaca

Prende a pugni la moglie fino a farla sanguinare: arrestato un 46enne

La vittima trova il coraggio di denunciare, intervento dei carabinieri per bloccare un albanese

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Pugni in testa e in faccia, fino a farla sanguinare. È l’ennesima storia di violenza contro una donna, a Biancavilla. Un 46enne di origini albanesi è stato arrestato dai carabinieri con l’accusa di maltrattamenti in famiglia, ai danni della moglie 45enne.

La pattuglia è stata messa in allarme dalla vicina di casa della vittima. Sentendo delle urla, è uscita in strada e ha visto la donna che scappava con il volto pieno di sangue. Poco prima, infatti, la signora sarebbe stata aggredita dal marito che, tornato a casa ubriaco, dapprima avrebbe dato dei forti pugni al muro e poi se la sarebbe presa con lei.

La donna era in camera da letto e non avrebbe nemmeno compreso quali fossero le accuse mosse dal marito quando lui, invece, avrebbe iniziato a colpirla con pugni alla testa, tenendo un cellulare nelle mani.

Atti violenti pure all’ospedale

Quando i militari hanno raggiunto l’abitazione della vittima, un’ambulanza l’aveva già trasportata al pronto soccorso dell’ospedale “Maria Santissima Addolorata”. I carabinieri, quindi, sono entrati in casa sua per comprendere cosa fosse accaduto. Tracce di sangue notate sulle pareti dell’ingresso, sulle lenzuola in camera da letto e anche su un cellulare rotto lasciato per terra. In cucina, invece, l’aggressore era riverso in terra, ubriaco. Per questo è stato richiesto l’intervento al 118.

All’ospedale cittadino, i medici hanno dovuto ricucire una ferita alla tempia della signora mentre l’uomo ha aggredito verbalmente i medici e i carabinieri, fino a scagliarsi contro questi ultimi e colpendone uno con una manata al petto.

Bloccato e messo in sicurezza, i medici hanno potuto medicarlo, mentre la donna, dimessa, ha deciso di denunciarlo, raccontando la serie di vessazioni e angherie che avrebbe subito nel corso del loro matrimonio e decidendo di trasferirsi a casa di suo fratello. Il 46 enne è stato, perciò, arrestato e collocato ai domiciliari, in un’abitazione diversa da quella coniugale.

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