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Cronaca

Carabinieri alla ricerca di droga: perquisizioni in case di via dell’Uva

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Un tratto di via dell’Uva, nella parte alta di viale dei Fiori a Biancavilla

Continuano i controlli straordinari del territorio dei militari. Stavolta, l’obiettivo era la ricerca di sostanze stupefacenti. Dalle perquisizioni eseguite, con l’ausilio dell’Unità cinofila di Nicolosi, non sono emerse attività di rilievo.

 

di Vittorio Fiorenza

Carabinieri di nuovo in attività straordinaria di controllo del territorio. Stavolta l’obiettivo è stato quello della ricerca di sostanze stupefacenti. I militari della stazione di Biancavilla, assieme ai colleghi dell’Unità cinofili del Nucleo di Nicolosi, hanno eseguito una serie di perquisizioni in abitazione.

Dai controlli con i cani antidroga non sono, comunque, emerse attività di rilievo: registrata, però, qualche denuncia a piede libero.

Le operazioni si sono concentrate in alcune case di via dell’Uva, nella parte a nord di viale dei Fiori. È questa considerata una zona “calda” di Biancavilla per la presenza di soggetti ben conosciuti alle forze dell’ordine e “protagonisti” delle ultime operazioni di carabinieri e polizia.

Proprio qui, un mese fa, un vero e proprio blitz del Nucleo Investigativo dei carabinieri di Catania aveva portato all’arresto di un’intera famiglia. Madre e due figli erano finiti in manette per detenzione di 150 dosi di hashish, di cui una parte occultata in un borsone da viaggio e l’altra nascosta in un vaso di porcellana riposto nella credenza della cucina.

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Cronaca

Preso a calci e pugni per avere osato mandare un messaggio ad una ragazza

La vittima è un 40enne, gli aggressori sono due congiunti: per due anni sottoposti a “Daspo urbano”

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Divieto di accesso ad alcuni esercizi pubblici. Un provvedimento – il cosiddetto “Daspo urbano” – emesso dal questore di Catania e che i carabinieri hanno notificato ad un 50enne e al figlio 30enne per avere partecipato ad una violenta lite. In quell’occasione, i due avevano aggredito un altro biancavuillese di 40 anni.

Una lite prolungata, i cui retroscena erano stati ricostruiti dai militari, dopo un’accurata indagine.

La persona aggredita, secondo quanto riferiscono i carabinieri, avrebbe inviato un messaggio tramite smartphone ad una giovane, legata sentimentalmente al 30enne. Tanto è bastato per accendere la scintilla della contesa, avvenuta lo scorso agosto presso il bar in cui lavorava la ragazza.

Il fidanzato di lei e suo padre si sono presentati davanti al 40enne. Prima un’accesa discussione, poi calci e pugni verso l’uomo, ritenuto responsabile di avere importunato la ragazza. Un’aggressione che gli ha procurato la frattura del naso con una prognosi di 30 giorni, indicata dai medici del pronto soccorso dell’ospedale “Maria Santissima Addolorata”.

I due aggressori, dopo la denuncia, sono stati sottoposti ora al provvedimento del “Daspo urbano”, che vieta loro per due anni non solo di entrare nel bar in cui sono avvenuti i fatti, ma anche di stazionare nei pressi di locali di Biancavilla adibiti alla somministrazione di alimenti e bevande.

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