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Cronaca

Lancia Y si ribalta sulla Ss 284: miracolata una ragazza di 20 anni

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La Lancia Y ribaltata lungo la Ss 284, in un tratto non illuminato

di Vittorio Fiorenza

Incidente autonomo, per fortuna senza gravi conseguenze, ancora una volta lungo la Strada Statale 284, nel tratto biancavillese. Una ragazza di Biancavilla ha perso il controllo della propria auto, una Lancia Y, che urtando prima il guardrail, si è poi ribaltata, andando a finire sulla corsia opposta.

Solo fortuna se l’incidente non abbia convolto nessun altro mezzo. A giudicare dalla dinamica (il fatto si è verificato in coincidenza dello spartitraffico, vicino lo svincolo di Biancavilla, in un un punto non illuminato), la giovane è stata veramente una miracolata.

Trasportata in ambulanza al pronto soccorso dell’ospedale “Maria Santissima Addolorata”, le sono state riscontrate contusioni ed escoriazioni, comunque ferite lievi, e non è stato necessario nemmeno il ricovero. La prognosi è di 10 giorni.

Sul posto sono intervenuti pure i carabinieri della stazione di Adrano e i colleghi della compagnia di Paternò, oltre ai vigili del fuoco del distaccamento di Adrano, che, chiamati alle 2.15 della notte, hanno completato la messa in sicurezza della strada dopo quasi tre ore.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

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1 Commento

1 Commento

  1. disequilibrio

    21 Aprile 2015 at 18:32

    Pura fortuna se l’incidente non ha coinvolto nessun altro. Vediamo quanto ci vuole per sistemare l’estrema situazione di pericolosità in quella strada maledetta.

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Cronaca

Aggredisce e minaccia la madre: «Ora t’ammazzo», arrestato un 35enne

Intervento dei carabinieri, a seguito di un’accorata richiesta di aiuto di una donna maltrattata

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La telefonata ai carabinieri è arrivata da una casalinga 63enne. Un’accorata richiesta di aiuto. Ancora una volta, la donna era stata picchiata dal figlio, che pretendeva denaro per l’acquisto di alcol, droga o giocare ai video poker. Immediato l’intervento dei militari: arrestato un 35enne per maltrattamenti contro familiari ed estorsione.

Appena arrivati nell’abitazione, i carabinieri hanno trovato la donna attorniata dai familiari, marito e tre figli, tra cui il 35enne. La donna, che sin dà subito è apparsa emotivamente provata, pur non volendo affidarsi alle cure dei sanitari, nonostante mostrasse i segni delle percosse, soprattutto sulle braccia e sul collo, ha comunque deciso di confidarsi con i militari, raccontando quanto appena accaduto.

Dalla ricostruzione dei fatti, è quindi emerso come il figlio avrebbe da lei preteso l’ennesima somma di denaro, questa volta di 30 euro, che sarebbe riuscito ad ottenere solo dopo averla aggredita. In quel frangente, provvidenziale sarebbe stato l’intervento del padre 70enne, che in difesa della moglie, sarebbe intervenuto bloccando l’uomo.

Il 35enne, a quel punto, soddisfatto, dopo essere uscito per alcune ore, sarebbe rincasato solo in serata, completamente ubriaco, dando il via ad un nuovo litigio. Dopo aver fatto cadere una bottiglia di birra sul pavimento, si sarebbe infatti nuovamente scagliato contro la povera madre, dandole la colpa dell’accaduto. La reazione dell’uomo sarebbe stata minacciosa: «Colpa tua se la birra mi è caduta a terra, ora t’ammazzo». E poi si sarebbe scagliato contro una porta, danneggiandola insieme ad altre suppellettili.

Effettivamente, anche alla presenza dei militari, il 35enne non si è calmato, proseguendo anzi con le minacce alla madre: «Appena torno (dal carcere) t’ammazzo».

La donna aveva già presentato una denuncia nei confronti del figlio per analoghi fatti. Motivo per cui, i carabinieri hanno stavolta arrestato il 35enne, trasferendolo nel carcere di piazza Lanza, a Catania.

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