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Cronaca

Lancia Y si ribalta sulla Ss 284: miracolata una ragazza di 20 anni

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La Lancia Y ribaltata lungo la Ss 284, in un tratto non illuminato

di Vittorio Fiorenza

Incidente autonomo, per fortuna senza gravi conseguenze, ancora una volta lungo la Strada Statale 284, nel tratto biancavillese. Una ragazza di Biancavilla ha perso il controllo della propria auto, una Lancia Y, che urtando prima il guardrail, si è poi ribaltata, andando a finire sulla corsia opposta.

Solo fortuna se l’incidente non abbia convolto nessun altro mezzo. A giudicare dalla dinamica (il fatto si è verificato in coincidenza dello spartitraffico, vicino lo svincolo di Biancavilla, in un un punto non illuminato), la giovane è stata veramente una miracolata.

Trasportata in ambulanza al pronto soccorso dell’ospedale “Maria Santissima Addolorata”, le sono state riscontrate contusioni ed escoriazioni, comunque ferite lievi, e non è stato necessario nemmeno il ricovero. La prognosi è di 10 giorni.

Sul posto sono intervenuti pure i carabinieri della stazione di Adrano e i colleghi della compagnia di Paternò, oltre ai vigili del fuoco del distaccamento di Adrano, che, chiamati alle 2.15 della notte, hanno completato la messa in sicurezza della strada dopo quasi tre ore.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

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1 Commento

1 Commento

  1. disequilibrio

    21 Aprile 2015 at 18:32

    Pura fortuna se l’incidente non ha coinvolto nessun altro. Vediamo quanto ci vuole per sistemare l’estrema situazione di pericolosità in quella strada maledetta.

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Cronaca

La Procura rimette in moto la ruspa: demolita casa abusiva a Biancavilla

Dalla sentenza di condanna all’ordine di abbattimento dell’immobile in zona “Croce al vallone”

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© Foto Biancavilla Oggi

Con l’emergenza Covid e i vari lockdown, le ruspe sono state spente. Ma i fascicoli penali sui casi di abusivismo edilizio sono rimasti accatastati sul tavolo della Procura e adesso vengono nuovamente presi in esami, uno dopo l’altro.

Così anche a Biancavilla riprendono le demolizioni. È accaduto vicino contrada “Croce al vallone”, dove una casa è stata lasciata al destino dell’abbattimento. Si tratta di uno di quei fascicoli per i quali si è accertato l’abuso e si arrivati ad una sentenza di condanna definitiva. Ogni tentativo legale per salvare l’immobile è stato compiuto, ma gli appigli giuridici si erano esauriti. Il proprietario non ha proceduto per conto proprio e la Procura ha ordinato la demolizione coatta, in esecuzione di un verdetto irrevocabile.

A coordinare gli interventi sono stati ufficiali di polizia giudiziaria. Prima lo sgombero dell’immobile, poi l’abbattimento della struttura, che comunque proseguirà ancora nei prossimi giorni fino allo smaltimento del materiale. La ditta incaricata dalla Procura è una tra quelle confiscate alla mafia.

Sul posto, i carabinieri della stazione di Biancavilla, agenti del commissariato di Adrano, la polizia provinciale, il corpo forestale dello Stato e vigili urbani. Uno schieramento normalmente previsto per prevenire eventuali problemi di ordine pubblico. Ad ogni modo, non si è verificato alcun disordine. Anzi, i proprietari hanno prestato collaborazione, aiutando gli operai a recuperare mobili ed infissi.

Le precedenti demolizioni prima del Covid

Tra le ultime e precedenti demolizioni effettuate in territorio di Biancavilla, quella dell’aprile 2018. Un immobile illegale realizzato nel 2008 in contrada Spitaleri, in zona Vigne, ricadente all’interno della zona del Parco dell’Etna, era stato raso al suolo. La procedura della Procura era stata la stessa in decine di altri casi in provincia di Catania.

«Pur avendo i destinatari l’obbligo di adempiere spontaneamente all’ordine di demolizione, in caso di non ottemperanza, è necessario – veniva sottolineato – procedere alla demolizione coatta delle costruzioni abusive, al fine di rendere effettivo l’ordine impartito dalla sentenza di condanna, che altrimenti rimarrebbe lettera morta. Gli oneri della demolizione coattiva sono a carico dell’autore dell’abuso».

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