In città
Balli scatenati e “chiacchiere” per il Carnevale al “Cenacolo Cristo Re”

Più di due ore di divertimento ed allegria nel salone della comunità terapeutica “Cenacolo Cristo Re” di via San Placido, a Biancavilla.
Ad aprire la serata è stato Francesco Damigella, medico responsabile della Cta, seguito da tutti i partecipanti, che si sono letteralmente scatenati in balli, canzoni e delle originali esibizioni.
L’evento è stato il frutto di due laboratori integrati tra il “Cenacolo” di Biancavilla ed il Dipartimento di Salute Mentale di Adrano – Bronte, che per l’occasione hanno preparato e curato insieme il programma dettagliato della serata, realizzando anche delle artistiche maschere di stoffa, indossate ed esibite nel corso della serata.
Numerosi i partecipanti: parenti ed amici degli ospiti del “Cenacolo”, assistiti dal Dsm ed accompagnati dal pedagogista Salvuccio Furnari, dall’assistente sociale Anna Manitta, e dalla dott. Mariella Papotto, e poi tanti altri operatori provenienti da altre strutture della provincia di Catania.
Soddisfatti i dirigenti del “Cenacolo”. Vincenzo Conti, responsabile della struttura di via san Placido, sottolinea «come sia importante, in questo periodo socialmente ed economicamente difficile per il nostro paese, essere vicini a coloro che hanno manifestato o manifestano qualsiasi forma di disagio psichico, e offrire loro tutte le opportunità di cui possono avere bisogno andando, a volte, controtendenza con una mentalità opportunista ed egoista che contraddistingue l’agire di molti».
“Chiacchiere” e brindisi hanno concluso la serata.
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In città
Nella chiesa del Purgatorio evento ispirato ai “nannareddi” della Civita
Uno spettacolo-recital con Carmelo Zuccaro organizzato dall’Arciconfraternita dei Bianchi

Un’atmosfera carica di emozione nella Chiesa del Purgatorio di Biancavilla, dove si è tenuto il concerto di Natale “a bona nova”. Lo spettacolo-recital, organizzato dall’Arciconfraternita dei Bianchi, ha rievocato musiche, canti, poesie e litanie della novena natalizia tradizionale siciliana, cantata da suonatori e poeti di inizio Novecento nei quartieri di Catania, dove venivano chiamati “nannareddi”, e di tutte le città della Sicilia.
Un evento che è ispirato dai ricordi d’infanzia di Carmelo Zuccaro, che nel quartiere catanese della “Civita” ascoltava direttamente dai “nannareddi” musiche, canti e recitativo, ed arricchito dalle testimonianze degli anziani dello stesso quartiere. Proprio a loro si deve il recupero dei contenuti di questo antico racconto, che rievoca atmosfere e tradizioni di epoche ormai scomparse ma che riescono ancora ad affascinare e coinvolgere il pubblico.
Uno spettacolo impreziosito dal suono finale della “ciaramella” ed animato dallo stesso Zuccaro, nel ruolo di cantaturi. Con lui: Giorgio Maltese al violino, friscalettu, mandolino e ciaramedda, Mimmo Aiola alla chitarra e Savì Manna, poeta.
Prima del concerto, una messa celebrata dall’assistente spirituale della confraternita, don Pino Salerno, in memoria dei confrati defunti. Speciale ricordo per Gianmarco Rapisarda, prematuramente scomparso nell’ottobre scorso. Conclusioni affidate al governatore dell’arciconfraternita, Agostino Sangiorgio, per i saluti e gli auguri.
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