Cronaca
Coinvolta famiglia biancavillese nell’ultimo incidente sulla Ss 284
Cinque i feriti, che comunque non sarebbero in pericolo di vita. Un tamponamento tra una Citroen C3 e una Fiat Uno alla base del sinistro, in zona Scalilli.
di Vittorio Fiorenza
C’è un’intera famiglia di Biancavilla coinvolta nel grave incidente che si è verificato sulla Strada Statale 284, nel tratto di Scalilli. Due le auto coinvolte.
Nessuno dei cinque feriti, secondo quanto si apprende, non sarebbe in pericolo di vita. Sul posto, comunque, sono intervenute tra ambulanze del servizio del 118.
In base ad una prima ricostruzione della dinamica, una Citroen C3, guidata da un ragazzo di Adrano, di ritorno da Catania, avrebbe violentemente tamponato una Fiat Uno con a bordo la famiglia biancavillese.
Forse quest’ultimo veicolo aveva le luci posteriori non accese. Fatto sta che l’urto ha fatto perdere il controllo al conducente del veicolo Fiat.
Per estrarre dalle lamiere i feriti è stato necessario l’intervento dei vigili del fuoco del distaccamento di Paternò.
Per i rilievi e le successive indagini, al lavoro i carabinieri della compagnia di Paternò.
Traffico in tilt e deviato per vie secondarie, durante le operazioni di soccorso è messa in sicurezza dell’arteria.
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Cronaca
Ai domiciliari la donna che ha aggredito la pediatra: ecco i motivi della violenza
La 26enne di Adrano sottoposta al braccialetto elettronico, i carabinieri svelano le ragioni della sua ira
A distanza di quattro giorni dall’aggressione subita dal personale dell’ospedale di Biancavilla arriva una nota della sala stampa dei carabinieri che chiarisce qualche aspetto della vicenda. I militari hanno arrestato una donna 26enne di Adrano perché si era scagliata contro una pediatra, ferendo pure un infermiere e una guardia giurata.
I carabinieri della locale stazione, bloccata e messa in sicurezza la donna, hanno quindi iniziato ad ascoltare i testimoni per ricostruire la vicenda e comprendere il motivo di quell’aggressione. Le indagini hanno appurato che la giovane, madre di due figli, aveva da poco ricevuto una notifica per l’avvio di accertamenti per la verifica della sua idoneità genitoriale.
Convinta che tali controlli fossero scaturiti all’esito di una visita medica eseguita dalla pediatra a favore dei suoi figli, la 26enne aveva, dunque, messo in atto la propria ritorsione. Ha raggiunto così la professionista sul posto di lavoro, dove l’aveva minacciata e percossa, coinvolgendo nella sua ira tutti coloro che erano intervenuti a supporto del medico.
La 26enne portata prima nel carcere di piazza Lanza, a Catania, adesso, su disposizione dell’autorità giudiziaria si trova ai domiciliari con controllo tramite braccialetto elettronico. Dovrà rispondere dei reati di lesioni personali a pubblico ufficiale e personale sanitario e danneggiamento.
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