Connettiti con

News

Cantiere dell’ospedale, gli ex operai ancora in attesa degli arretrati 2013

Pubblicato

il

cantiere-ospedale-interno

Locali interni, ancora da allestire, del nuovo plesso ospedaliero di Biancavilla

di Vittorio Fiorenza

Sono giorni di attesa per il riavvio del cantiere del nuovo plesso ospedaliero di Biancavilla. Gli intoppi burocratici che finora hanno impedito la ripresa dei lavori dovrebbero essere presto superati, visto che dall’Asp di Catania è stato sbloccato un ultimo pagamento arretrato di poco più di 300mila euro nei confronti di una delle imprese incaricata dei lavori. «La ripresa delle opere è imminente, entro questo mese o comunque entro i primissimi giorni di dicembre», ha garantito a Biancavilla Oggi il dirigente aziendale Antonello Tusa.

Parole a cui si legano non soltanto le attese di un’intera comunità e del suo comprensorio, che con il riavvio del cantiere, sperano di potere inaugurare per la prossima primavera una nuova e qualificata struttura ospedaliera. Le attese riguardano anche 50 ex lavoratori che per la subappaltatrice Mechatronic System sono stati impiegati, fino al dicembre 2013, per le opere degli impianti elettrici e meccanici.

Eppure, aspettano ancora stipendi e spettanze arretrati e si ritrovano in mobilità o in cassa integrazione. Per loro, visto che l’azienda ha un futuro incerto, la riapertura del cantiere dell’ospedale di Biancavilla non significherà riprendere il lavoro. Lo sblocco di pagamenti arretrati da parte dell’Asp, però, dovrebbe quantomeno consentire di ottenere agli ex operai le spettanze non ancora liquidate. Per loro, sarebbe una piccola (e dovuta) boccata di ossigeno.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Pubblicità
Fai clic per commentare

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

News

Il vescovo Luigi Renna in visita ai reparti dell’ospedale di Biancavilla

«Bisogna essere grati per questo presidio che fa sentire vicino tutto il servizio nazionale di cura»

Pubblicato

il

© Foto Biancavilla Oggi

Un saluto ad ogni paziente ricoverato, l’incontro con il personale medico e infermieristico, la visita al pronto soccorso e in tutti i reparti (con canti e sventolio di bandiere, in particolare, in “Pediatria”). L’arcivescovo di Catania, Luigi Renna, ha fatto tappa all’ospedale “Maria Santissima Addolorata” di Biancavilla.

«Sono rimasto molto ben impressionato – ha detto Renna – dalla manutenzione e dalla cura delle strutture, ma soprattutto dalla relazione che si è venuta a creare tra pazienti, medici, personale sanitario. È un ambiente luminoso sotto tutti gli aspetti. Bisogna essere grati per questo presidio che permette ai cittadini di sentire vicino tutto il servizio nazionale di cura e ci sprona a fare sempre meglio».

Il vescovo è stato accolto dal commissario straordinario dell’Asp, Maurizio Lanza, e dal direttore sanitario della struttura, Mario Patanè. Un’occasione attraverso la quale ha conosciuto anche il personale di recente assunzione.

«Ho incontrato molti nuovi giovani medici, infermieri e operatore socio-sanitari. E questo – ha sottolineato il vescovo – fa ben sperare sia perché l’azienda sta assumendo sia perché ci sono tanti giovani che non emigrano, ma rimangono nel nostro territorio. È la vittoria di una sfida molto importante. Sappiamo che la nostra Sicilia si sta spopolando, dobbiamo fermare questa emorragia e credo che le assunzione abbiano un duplice vantaggio. Anzitutto dota di professionalità fresche il sistema sanitario e poi permette ai giovani di mettere su famiglia e di creare una società solida nella nostra Isola».

«Un ospedale proiettato nel futuro»

Sulla questione del personale si è soffermato il commissario Lanza: «Non c’è nessun problema per il personale infermieristico perché abbiamo approvato la nuova graduatoria. Conosciamo, invece, le carenze di determinate specialità mediche che riguardano tutta Italia».

Per l’ospedale di Biancavilla, Lanza ha voluto ribadire che si tratta di una struttura «pronta ad accogliere e proiettata nel futuro perché gli investimenti sono stati e saranno tanti». In particolare, «il vecchio plesso è oggetto di una nuova ristrutturazione e affiancherà il nuovo: due strutture sulle quali bisogna puntare per il futuro».

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Continua a leggere

I più letti