Cronaca
Dopo i sabotaggi, “blitz” dei carabinieri nel cantiere dei netturbini
di Vittorio Fiorenza
All’apertura del cantiere di via del Bottaio, in contrada Croce al Vallone, gli operatori ecologici dell’impresa Dusty, che svolge attività di raccolta dei rifiuti a Biancavilla, si sono ritrovati in “compagnia” dei carabinieri.
I militari sono intervenuti dopo le tensioni tra lavoratori e i sabotaggi verificatisi ieri. Un controllo preventivo, dunque, esteso anche nei vari quartieri per controllare le modalità del servizio. I nominativi di tutti i netturbini sono stati acquisiti dai carabinieri dalla direzione aziendale.
Nonostante la presenza dei militari, anche oggi, come ieri, parte dei lavoratori hanno continuato lo stato di agitazione, organizzando un’assemblea. Se ieri sono stati 19 i “ribelli”, oggi sono stati 15.
Si tratta di un’agitazione illegittima, nella tempistica e nelle modalità, senza considerare che in prefettura, le organizzazioni sindacali ed il sindaco Giuseppe Glorioso avevano raggiunto una tregua.
L’accordo era di revocare lo stato di agitazione e di rinviare la prevista riunione all’Ufficio provinciale del lavoro per discutere il passaggio del personale dalla Dusty alla Caruter, la nuova impresa vincitrice dell’appalto per la raccolta dei rifiuti a Biancavilla.
Un passaggio temuto dagli operatori, visto che alla nuova azienda, in base al monte ore stabilito dall’amministrazione comunale, servirebbero 24 persone, mentre quelli effettivi al cantiere di Biancavilla sarebbero 38.
Resta, intanto, un mistero la “scomparsa”, ieri, delle chiavi di accensione di un autocompattatore, che quindi rimane fermo con il suo carico di immondizia. Sull’episodio, l’azienda ha presentato una denuncia. Oggi, la Dusty ha messo a disposizione un mezzo sostitutivo.
Resta il clima pesante con lavoratori più intransigenti ed altri che hanno adottato una linea più soft, in linea con gli accordi sindacali. Ma tutti ancora con il timore per il proprio posto di lavoro.
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Cronaca
Prende a pugni la moglie fino a farla sanguinare: arrestato un 46enne
La vittima trova il coraggio di denunciare, intervento dei carabinieri per bloccare un albanese
Pugni in testa e in faccia, fino a farla sanguinare. È l’ennesima storia di violenza contro una donna, a Biancavilla. Un 46enne di origini albanesi è stato arrestato dai carabinieri con l’accusa di maltrattamenti in famiglia, ai danni della moglie 45enne.
La pattuglia è stata messa in allarme dalla vicina di casa della vittima. Sentendo delle urla, è uscita in strada e ha visto la donna che scappava con il volto pieno di sangue. Poco prima, infatti, la signora sarebbe stata aggredita dal marito che, tornato a casa ubriaco, dapprima avrebbe dato dei forti pugni al muro e poi se la sarebbe presa con lei.
La donna era in camera da letto e non avrebbe nemmeno compreso quali fossero le accuse mosse dal marito quando lui, invece, avrebbe iniziato a colpirla con pugni alla testa, tenendo un cellulare nelle mani.
Atti violenti pure all’ospedale
Quando i militari hanno raggiunto l’abitazione della vittima, un’ambulanza l’aveva già trasportata al pronto soccorso dell’ospedale “Maria Santissima Addolorata”. I carabinieri, quindi, sono entrati in casa sua per comprendere cosa fosse accaduto. Tracce di sangue notate sulle pareti dell’ingresso, sulle lenzuola in camera da letto e anche su un cellulare rotto lasciato per terra. In cucina, invece, l’aggressore era riverso in terra, ubriaco. Per questo è stato richiesto l’intervento al 118.
All’ospedale cittadino, i medici hanno dovuto ricucire una ferita alla tempia della signora mentre l’uomo ha aggredito verbalmente i medici e i carabinieri, fino a scagliarsi contro questi ultimi e colpendone uno con una manata al petto.
Bloccato e messo in sicurezza, i medici hanno potuto medicarlo, mentre la donna, dimessa, ha deciso di denunciarlo, raccontando la serie di vessazioni e angherie che avrebbe subito nel corso del loro matrimonio e decidendo di trasferirsi a casa di suo fratello. Il 46 enne è stato, perciò, arrestato e collocato ai domiciliari, in un’abitazione diversa da quella coniugale.
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