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Cronaca

Giornata di minacce e sabotaggi: la ribellione dell’ala dura dei netturbini

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Assemblee illegittime e chiavi di un autocompattatore sparite: impossibile trasportare il carico di rifiuti in discarica. La Dusty denuncia. Su 29 lavoratori, 19 “ribelli” disconoscono la tregua che era stata firmata in Prefettura.

di Vittorio Fiorenza

Giornata di tensione tra gli operatori ecologici di Biancavilla. Minacce tra lavoratori e sabotaggi hanno caratterizzato l’attività di oggi, nonostante gli accordi presi in Prefettura con la revoca immediata dello stato di agitazione.

Su 29 netturbini formalmente in servizio oggi, in 19 hanno continuato la protesta, riunendosi in assemblea, a partire dalle ore 10. Si tratta di una riunione, che per modalità e tempistica, sarebbe illegittima, al punto che la ditta, la Dusty, avrebbe presentato delle denunce. Ad aderire sono stati i lavoratori della Uil e parte degli iscritti della Cgil. Tra loro anche gli addetti dell’isola ecologica di via della Montagna: ecco perché la struttura è rimasta chiusa. Un atto di dissenso della maggioranza dei lavoratori, che di fatto non riconosce gli accordi firmati davanti al viceprefetto Rosamaria Monea dai rappresentanti sindacali e dal sindaco Giuseppe Glorioso e vuole continuare nella sua linea dura.

Ma non è tutto. Verso le ore 13.30 il sorvegliante del cantiere biancavillese si è accorto che in uno dei due autocompattatori presenti in deposito, quello con capacità maggiore di carico, mancavano le chiavi per azionarlo. Si tratta di chiavi con sistema a codice, legato all’antifurto. Qualcuno li ha fatti scomparire. Al di là del danno economico provocato all’azienda (intorno a 1500 euro), l’autocompattatore è rimasto spento e il carico di rifiuti non è stato possibile conferirlo in discarica.

Sono segni evidenti del clima di tensione che ancora c’è nel cantiere di Biancavilla e che comincia ad assumere prospettive imprevedibili.

L’effetto è quello di una sorta di “sciopero bianco”, al di fuori del controllo delle sigle sindacali, che di fatto condanna al disagio diversi quartieri, nei quali i sacchetti della spazzatura sono rimasti agli angoli delle strade o appesi ai balconi.

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Cronaca

La cocaina nascosta nel frigorifero: 40enne arrestato dai carabinieri

Trovato pure il “libro mastro” con i nomi dei clienti e la rendicontazione dell’attività di spaccio

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I Carabinieri della Stazione di Biancavilla e i colleghi dello “Squadrone Eliportato Cacciatori di Sicilia” hanno arresto un pregiudicato 40enne per detenzione di sostanze stupefacenti ai fini di spaccio.  

L’uomo – con precedenti per droga – era stato notato in atteggiamento “sospetto” in alcune aree a verde del paese. Così sono scattati appostamenti e pedinamenti da parte dei militari. Un’attività poi conclusa con un blitz nella sua abitazione, dove si è proceduto ad un’accurata perquisizione.

In cucina, i militari si sono accorti che l’uomo era diventato estremamente nervoso. In effetti, in un pensile erano nascosti un bilancino di precisione, numerose bustine in plastica trasparente, un coltellino, un quaderno con nomi e prezzi di vendita, 145 euro e un mini smartphone senza sim card.

Ma non è finita qui. I carabinieri hanno proceduto ad ispezionare anche l’interno del frigorifero. All’interno dell’elettrodomestico, in uno scompartimento laterale, erano stati infilati 3 tubetti apparentemente di farmaci. È stato aprirli per scoprire il vero contenuto: 16 dosi di cocaina.

Trovata la droga, il materiale necessario al suo confezionamento, il denaro e il “libro mastro” relativo alla rendicontazione dell’attività di spaccio, l’uomo è stato arrestaro e rinchiuso nel carcere catanese di Piazza Lanza.

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