Scuola
Quei “ragazzi” del corso A ritrovatisi dopo 32 anni dal giorno della maturità
di Vittorio Fiorenza
Eccoli i “ragazzi” del corso A. Compagni di classe nel quinquennio 1982-1987: gli anni della piena “Guerra fredda”, dell’Italia campione del mondo con Paolo Rossi, dei Duran Duran e degli Spandau Ballet.
Si sono ritrovati insieme dopo 32 anni dal giorno della maturità, per ricordare, con inevitabile nostalgia, i tempi della scuola.
Sono gli ex alunni dell’Istituto magistrale “Francesco De Santis” di Paternò, diplomatisi nell’87. Ormai adulti, sposati, padri e madri, si sono dati appuntamento, con i rispettivi mariti e le rispettive mogli e i figli, allo storico “Prater” delle Vigne di Biancavilla.
Un’intera classe, composta da: Fabio Catalfo, Zino Papotto, Gaetano Marchese, Pippo Calì, Laura Tomasello, Agata Bonanno, Rosetta Muscarella di Biancavilla, Milena Rao, Beatrice Costa, Finuccia Di Gregorio, Vanda Caudullo, Lino Prestian, Nuccia Genovese di Belpasso, Giuseppe Costa, Eleonora Carulli, Rosanna Paternò, Lucia Torrisi, Rosa Caruso di Paternò. Quasi tutti insegnanti di scuola elementare, ma ci sono pure due infermieri e alcuni rappresentanti.
È stato un pranzo infarcito di ricordi e racconti di mille episodi passati in cinque anni. E ognuno ha preso posto affianco al proprio compagno di banco. Un po’ come spostare le lancette del tempo. Almeno per un giorno.
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Scuola
Il cuore grande degli alunni dell’Ipsia: visita ai bambini ricoverati all’ospedale
Gesto di solidarietà nei confronti dei piccoli del reparto di Pediatria del “Maria Ss. Addolorata”
Visita di alcuni alunni dell’Ipsia “Efesto” di Biancavilla nel reparto di Pediatria dell’ospedale “Maria Santissima Addolorata”. Accompagnati dai docenti Graziella Milazzo e Chiara Laudani, sono stati accolti dal direttore sanitario, dottor Bandieramonte, dalla dottoressa Giorgia Pennisi e da tutto il personale in servizio.
I giovani diplomandi dell’istituto professionale, con l’intento di portare un sorriso e un ricordo della festa di Ognissanti ai bambini ricoverati, hanno condiviso momenti di gioia con i piccoli pazienti, portando loro dolci e piccole sorprese.
Gli studenti hanno realizzato anche delle decorazioni a tema, così contribuendo a creare un’atmosfera festosa nel reparto e rendendo l’ambiente più accogliente e gioioso per i piccoli degenti e per il personale ospedaliero.
L’iniziativa, di fondamentale rilievo nel contesto della formazione civica dei ragazzi, ha permesso loro di comprendere l’importanza della solidarietà e del sostegno reciproco quali valori fondamentali nel percorso formativo di ciascun individuo.
«Educare alla solidarietà»
«Visite come quella all’ospedale “Maria Santissima Addolorata” non solo offrono un conforto temporaneo ai bambini ma – dice Graziella Mlazzo a Biancavilla Oggi – insegnano agli studenti valori cruciali come l’empatia, la generosità e la responsabilità sociale. Educare alla solidarietà è fondamentale per costruire una società più giusta e coesa, dove ognuno si sente parte integrante di un tutto. Gli studenti dell’IPSIA Efesto, attraverso questo gesto, hanno dimostrato che anche piccoli atti possono generare un grande impatto».
«In un’epoca in cui le sfide sociali sembrano moltiplicarsi – prosegue Milazzo – la visita degli studenti dell’Ipsia “Efesto” all’ospedale è un chiaro esempio di come la gioventù possa assumere un ruolo attivo nella propria comunità. Portare il ricordo della festa di tutti i Santi e dei murtuzzi ai bambini ricoverati è stato più di un semplice gesto. È stata un’esperienza di vita che ha arricchito sia i visitatori che i visitati, creando legami forti e significativi. Il futuro è nelle mani dei giovani. Iniziative come questa dimostrano che insieme è possibile fare la differenza».
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