In città
Esemplare di falco smarrito e finito su un balcone di via Umberto
di Vittorio Fiorenza
Serata movimentata in via Umberto, all’angolo con via Dottor Rizzo, in pieno centro storico di Biancavilla, per la presenza di un falco. Lo splendido esemplare sembrava spaventato e disorientato, ma non presentava in apparenza segni di ferite.
Il rapace, provvisto di anelletto identificativo, probabilmente sfuggito quindi al suo proprietario, si è appoggiato sulla ringhiera di un balcone.
Ma il raduno di una folla di curiosi (e di qualche ragazzino che ha acceso dei petardi), ha ulteriormente spaventato il volatile.
Un giovane appassionato ambientalista, Alessandro Rapisarda, con una coperta è riuscito pure ad immobilizzare l’animale appartenente ad una specie protetta.
Sul posto, sono intervenuti pure i vigili urbani. Per domani mattina, se nel frattempo il volatile non abbia preso il volo, dovrebbe essere previsto anche l’intervento della Forestale o della Protezione animali per metterlo in sicurezza.
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In città
Nella chiesa del Purgatorio evento ispirato ai “nannareddi” della Civita
Uno spettacolo-recital con Carmelo Zuccaro organizzato dall’Arciconfraternita dei Bianchi
Un’atmosfera carica di emozione nella Chiesa del Purgatorio di Biancavilla, dove si è tenuto il concerto di Natale “a bona nova”. Lo spettacolo-recital, organizzato dall’Arciconfraternita dei Bianchi, ha rievocato musiche, canti, poesie e litanie della novena natalizia tradizionale siciliana, cantata da suonatori e poeti di inizio Novecento nei quartieri di Catania, dove venivano chiamati “nannareddi”, e di tutte le città della Sicilia.
Un evento che è ispirato dai ricordi d’infanzia di Carmelo Zuccaro, che nel quartiere catanese della “Civita” ascoltava direttamente dai “nannareddi” musiche, canti e recitativo, ed arricchito dalle testimonianze degli anziani dello stesso quartiere. Proprio a loro si deve il recupero dei contenuti di questo antico racconto, che rievoca atmosfere e tradizioni di epoche ormai scomparse ma che riescono ancora ad affascinare e coinvolgere il pubblico.
Uno spettacolo impreziosito dal suono finale della “ciaramella” ed animato dallo stesso Zuccaro, nel ruolo di cantaturi. Con lui: Giorgio Maltese al violino, friscalettu, mandolino e ciaramedda, Mimmo Aiola alla chitarra e Savì Manna, poeta.
Prima del concerto, una messa celebrata dall’assistente spirituale della confraternita, don Pino Salerno, in memoria dei confrati defunti. Speciale ricordo per Gianmarco Rapisarda, prematuramente scomparso nell’ottobre scorso. Conclusioni affidate al governatore dell’arciconfraternita, Agostino Sangiorgio, per i saluti e gli auguri.
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