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Cronaca

Ris di Messina in campo per gli omicidi mafiosi di Bivona e Gioco

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di VITTORIO FIORENZA

Esperti del Ris di Messina al lavoro per analizzare i reperti lasciati in via Fallica e in via Pistoia, teatri dei due omicidi di mafia che in 48 ore hanno bagnato di sangue il centro etneo.

I “camici bianchi” dei carabinieri potrebbero fornire, dagli esami del consistente gruzzolo di bossoli raccolti in strada, dettagli sulle armi utilizzate e verificare se siano compatibili con altri delitti.

Per il resto, sembra trapelare un tiepido ottimismo tra gli inquirenti. È chiaro che il contesto è quello di una faida interna al clan locale: le due vittime, Agatino Bivona di 63 anni e Nicola Gioco di 21, facevano riferimento a gruppi contrapposti. È stato individuato già il “casus belli” dell’escalation di sangue.

È stata tracciata la nuova mappa delle fazioni in campo. Si tratta adesso di mettere i tasselli assieme. Nell’attesa, in paese continuano i controlli straordinari dei carabinieri, mentre a giorni dovrebbe tenersi il Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica.

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Cronaca

La cocaina nascosta nel frigorifero: 40enne arrestato dai carabinieri

Trovato pure il “libro mastro” con i nomi dei clienti e la rendicontazione dell’attività di spaccio

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I Carabinieri della Stazione di Biancavilla e i colleghi dello “Squadrone Eliportato Cacciatori di Sicilia” hanno arresto un pregiudicato 40enne per detenzione di sostanze stupefacenti ai fini di spaccio.  

L’uomo – con precedenti per droga – era stato notato in atteggiamento “sospetto” in alcune aree a verde del paese. Così sono scattati appostamenti e pedinamenti da parte dei militari. Un’attività poi conclusa con un blitz nella sua abitazione, dove si è proceduto ad un’accurata perquisizione.

In cucina, i militari si sono accorti che l’uomo era diventato estremamente nervoso. In effetti, in un pensile erano nascosti un bilancino di precisione, numerose bustine in plastica trasparente, un coltellino, un quaderno con nomi e prezzi di vendita, 145 euro e un mini smartphone senza sim card.

Ma non è finita qui. I carabinieri hanno proceduto ad ispezionare anche l’interno del frigorifero. All’interno dell’elettrodomestico, in uno scompartimento laterale, erano stati infilati 3 tubetti apparentemente di farmaci. È stato aprirli per scoprire il vero contenuto: 16 dosi di cocaina.

Trovata la droga, il materiale necessario al suo confezionamento, il denaro e il “libro mastro” relativo alla rendicontazione dell’attività di spaccio, l’uomo è stato arrestaro e rinchiuso nel carcere catanese di Piazza Lanza.

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