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Cronaca

Folle fuga in centro storico, individuati i due giovanissimi

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Marco Pelleriti, il 19enne arrestato dopo il rocambolesco inseguimento

Beccati dai carabinieri un 19enne e un 17enne. Hanno forzato un posto di blocco ed innescato una fuga da viale dei Fiori a via Vittorio Emanuele (percorsa in controsenso) fino in piazza Roma. C’è stata una colluttazione con i militari, uno dei quali ha sparato un colpo di pistola in aria. 

 

di Vittorio Fiorenza

L’auto era senza assicurazione. Ma il motivo per cui si sono dati alla fuga non può essere questo. Non è stato possibile capire ed accertare le reali ragioni per cui due giovanissimi di Biancavilla, alla vista di una pattuglia dei carabinieri, abbiano sterzato bruscamente ed accelerato. Ne è scaturito un rocambolesco e lungo inseguimento in pieno centro, da viale dei Fiori a via Vittorio Emanuele, percorsa tutta in controsenso fino a piazza Roma. Qui, il blocco, la colluttazione con un militare, costretto a sparare anche un colpo di pistola in aria. Poi la fuga a piedi per le viuzze dei due ragazzi. E quindi la loro individuazione.

Si tratta di un 19enne, Marco Pelleriti, e di un 17enne, entrambi già noti alle forze dell’ordine. Il maggiorenne, in attesa di essere sottoposto a giudizio per direttissima, è stato posto agli arresti domiciliari. Per il minorenne è scattata la denuncia. Devono rispondere di resistenza a pubblico ufficiale e di lesioni personali, visto che durante la colluttazione un carabiniere è rimasto leggermente ferito.

È stata una serata movimentatissima, quella di lunedì. Tutto è cominciato in via dell’Uva, considerata dalle forze dell’ordine una delle zone “calde” di Biancavilla. I due giovani erano a bordo di una Fiat Punto, quando all’accenno di fermarsi intimato da una pattuglia del battaglione “Sicilia” hanno pigiato sull’acceleratore, dirigendosi su viale dei Fiori. Da qui, l’inseguimento.

Una folle corsa che da piazza Sgriccio è continuata per via Vittorio Emanuele, percorsa in contromano, tra auto e pedoni che per poco non finivano coinvolti. Arrivati in piazza Roma, nel cuore del centro storico, i due fuggitivi si sono dovuti fermare perché bloccati da altri mezzi. I militari sono stati tempestivi. Ne nasce una colluttazione e un carabiniere spara un colpo di pistola in aria. I due ragazzi sono riusciti a dileguarsi a piedi. Ma per poco.

I carabinieri del battaglione Sicilia con i colleghi della stazione di via Benedetto Croce, eseguiti tutti i rilievi sulla Fiat Punto abbandonata in piazza Roma, hanno rintracciato in tempi record i due, consegnandoli all’autorità giudiziaria.

Unico interrogativo irrisolto resta il motivo di questa fuga plateale. Il sospetto è che nascondessero “qualcosa” di cui magari si sono disfatti durante le fasi concitate. Scappare soltanto per l’assicurazione dell’auto scaduta è una motivazione che non convince i militari.

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Cronaca

La cocaina nascosta nel frigorifero: 40enne arrestato dai carabinieri

Trovato pure il “libro mastro” con i nomi dei clienti e la rendicontazione dell’attività di spaccio

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I Carabinieri della Stazione di Biancavilla e i colleghi dello “Squadrone Eliportato Cacciatori di Sicilia” hanno arresto un pregiudicato 40enne per detenzione di sostanze stupefacenti ai fini di spaccio.  

L’uomo – con precedenti per droga – era stato notato in atteggiamento “sospetto” in alcune aree a verde del paese. Così sono scattati appostamenti e pedinamenti da parte dei militari. Un’attività poi conclusa con un blitz nella sua abitazione, dove si è proceduto ad un’accurata perquisizione.

In cucina, i militari si sono accorti che l’uomo era diventato estremamente nervoso. In effetti, in un pensile erano nascosti un bilancino di precisione, numerose bustine in plastica trasparente, un coltellino, un quaderno con nomi e prezzi di vendita, 145 euro e un mini smartphone senza sim card.

Ma non è finita qui. I carabinieri hanno proceduto ad ispezionare anche l’interno del frigorifero. All’interno dell’elettrodomestico, in uno scompartimento laterale, erano stati infilati 3 tubetti apparentemente di farmaci. È stato aprirli per scoprire il vero contenuto: 16 dosi di cocaina.

Trovata la droga, il materiale necessario al suo confezionamento, il denaro e il “libro mastro” relativo alla rendicontazione dell’attività di spaccio, l’uomo è stato arrestaro e rinchiuso nel carcere catanese di Piazza Lanza.

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