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«Creare colonnine per veicoli elettrici» Il Centrodestra sollecita Glorioso

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La minoranza ha presentato una mozione al Consiglio Comunale. Il consigliere Daniele Sapia: «In questo modo vogliamo fare diventare Biancavilla una città innovativa».

 

Colonnine di erogazione energetica per la ricarica di veicoli elettrici da installare a Biancavilla. A chiederlo all’amministrazione Glorioso sono i consiglieri dei gruppi di minoranza. Forza Italia, Nuovo Centrodestra e Fratelli d’Italia hanno presentato una mozione perché il Consiglio Comunale possa esprimersi in merito ed impegnare la giunta a prendere le opportune misure.

La mozione in questione prevede la promozione di «iniziative volte ad individuare, sia sul suolo pubblico che privato del Comune, aree idonee all’installazione di centraline di energia elettrica per veicoli elettrici». E in quest’ottica, nel caso di approvazione dell’atto, si impegna l’amministrazione comunale ad «attivarsi presso l’Enel per chiedere la collaborazione attiva nell’installazione delle centraline in forma di partenariato e/o altre modalità che aiutino all’incentivazione dell’iniziativa».

Da questo punto di vista, la legge obbliga i Comuni a prevedere per gli edifici non residenziali di nuova costruzione di oltre 500 metri quadrati, l’installazione di queste centraline. Disposizione che doveva essere inserita nel relativo regolamento entro il 1° giugno, ma il Comune di Biancavilla ha disatteso questa disposizione. La mozione del Centrodestra mira anche ad aggiornare il regolamento.

«Il nostro obiettivo –spiega a Biancavilla Oggi, Daniele Sapia, capogruppo di Forza Italia– è quello di spingere l’amministrazione ad adottare misure previste dalla legge per la promozione e l’incentivazione dell’uso di veicoli ecosostenibili, attraverso la realizzazione di postazioni per la ricarica di veicoli elettrici. Con queste iniziative a far diventare Biancavilla una città innovativa, che punti alla mobilità sostenibile e alla lotta alle emissioni di Co2. Se la nostra proposta passerà in Consiglio verrà posto un nuovo tassello al nostro progetto di città intelligente sui temi della mobilità sostenibile».

© RIPRODUZIONE RISERVATA

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5 Commenti

5 Commenti

  1. Alfio

    18 Settembre 2014 at 0:34

    Complimenti a Tony. Questa è la nuova classe politica che avanza a Biancavilla. Ragazzi maleducati e sfottenti. Andate a mettere benzina… siti cosa di passiari i crapi…

  2. Tony

    17 Settembre 2014 at 17:08

    Mi raccomando Placido. Allaccia bene le centure quando sarai a bordo dello Space Shuttle. Fai buon viaggio.

    • Placido

      17 Settembre 2014 at 17:41

      Grazie Tony. Naturalmente prima vado a fare benzina dal vostro padrone.

      • Tony

        17 Settembre 2014 at 20:04

        Porta anche qualche pezzo di ricambio. Sai dove andarlo a comprare. E non sbavare troppo.

  3. Placido

    17 Settembre 2014 at 14:37

    Certo, i vandali rompono anche i cestini della spazzatura o i vasi decorativi natalizi e il sindaco dovrebbe mettere delle costosissime colonnine per la ricarica elettrica delle auto? Che poi naturalmente Biancavilla è piena zeppa di auto elettriche.
    Queste colonnine ci sono solo nelle maggiori città italiane con un apposito sistema di video sorveglianza. Ovvero, costi da capogiro.
    Fareste bene (voi, il sindaco e il vostro candidato sindaco, alias TUTTI) ad impegnare il vostro prezioso e costoso tempo a risolvere i veri problemi.
    Non so, proponiamo di far partire lo Space Shuttle da piazza Sgriccio?

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Politica

Il sindaco Bonanno ricorda il 25 Aprile, ma dimentica la parola “fascismo”

Il presidente del Pd, Alfio Distefano: «Così si rischia di snaturare il significato di questa ricorrenza»

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Un momento della commemorazione dello scorso anno

«Nella Giornata del 25 Aprile, Festa della Liberazione, i valori democratici vanno affermati con nettezza e nel fare ciò bisogna esprime l’avversione a tutti i regimi totalitari e autoritari che restringono la libertà. La celebrazione della nostra ritrovata libertà deve aiutarci a comprendere e rafforzare il ruolo dell’Italia nel mondo come imprescindibile baluardo di democrazia. Viva la libertà, Viva la democrazia, Viva l’Italia».

Con queste parole, il sindaco di Biancavilla, Antonio Bonanno, ha ricordato la ricorrenza della Liberazione. Ma, come accaduto anche in anni precedenti, non ha pronunciato la parola “fascismo”. C’è il riferimento ad una generica «avversione a tutti i regimi totalitari e autoritari», ma senza citare il dato storico della caduta della dittatura di Mussolini e della cacciata dei nazisti di Hitler. Dettaglio che non è passato inosservato. Un atteggiamento peraltro in linea con quello della presidente Giorgia Meloni e della sua maggioranza. Ma si può celebrare la Liberazione, omettendo di ricordare l’occupazione nazifascista?

L’intervento di Alfio Distefano

Così, a margine del 25 aprile, è il presidente del Partito democratico di Biancavilla, Alfio Distefano, ad affidare ad una nota stampa la sua riflessione.

«Le parole – scrive Distefano – rischiano di snaturare il profondo significato di questa ricorrenza, strumentalizzandola in modo inaccettabile. Il 25 aprile non è, come affermato dal sindaco e da parte della sua giunta, una semplice giornata commemorativa dei caduti di tutte le guerre o una celebrazione generica contro i regimi totalitari. Si tratta, piuttosto, di una data ben precisa che segna un momento fondamentale nella storia del nostro Paese: la liberazione dal regime nazifascista, avvenuta nel 1945 grazie al sacrificio dei partigiani e all’impegno congiunto di tutte le forze antifasciste. È un giorno in cui dovremmo riflettere sul coraggio e la determinazione dei partigiani italiani che, con grande sacrificio e rischio personale, lottarono per l’ideale di libertà e democrazia».

Distefano sottolinea ancora che «celebrare il 25 aprile significa non solo onorare la memoria di chi ha combattuto e dato la vita per la libertà, ma anche riaffermare con forza i valori antifascisti che sono alla base della Repubblica Italiana. Valori che, come recita la nostra Costituzione, ripudiano la guerra e la violenza e pongono al centro la tutela dei diritti umani e la democrazia».

«Distorsione della memoria storica»

«Ritengo inaccettabile – specifica il presidente del Pd – che i rappresentanti delle istituzioni, come Sindaco e Giunta comunale, possano mettere in discussione il significato profondo del 25 aprile, alimentando una pericolosa distorsione della memoria storica, dove tale strumentalizzazione rischia di offendere la memoria di chi ha combattuto e di minare i valori stessi su cui si fonda la nostra democrazia».

Da qui, dunque, la richiesta di Distefano rivolta agli amministratori comunali ad «impegnarsi a promuovere una corretta e consapevole celebrazione del 25 aprile, commemorare questa giornata con il rispetto che merita e che sia occasione di riflessione e di riaffermazione dei valori antifascisti che uniscono l’Italia».

© RIPRODUZIONE RISERVATA

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