Cronaca
Lo “squadrone cacciatori” tra le campagne: arrestati padre e figlio
I carabinieri dello Squadrone Eliportato Cacciatori “Sicilia” e della stazione di Biancavilla hanno arrestato il 67enne Salvatore Santangelo ed il figlio Alfio, 45enne, perché ritenuti responsabili di concorso in detenzione di arma clandestina, detenzione illegale di munizionamento e ricettazione.
I militari, durante uno dei tanti servizi svolti nelle aree rurali alla ricerca di latitanti ed armi, in contrada Erbe Bianche, si sono imbattuti in una serie di casolari, adibiti all’allevamento di ovini, bovini e pollicoltura. All’interno di uno di questi hanno scovato e sequestrato, occultati sotto dei tavelloni di legno all’interno di un sacco di iuta, un fucile semiautomatico “Franchi” cal.12, con la matricola abrasa e 25 cartucce a piombo dello stesso calibro.
L’arma, nei prossimi gironi, sarà inviata agli esperti del Ris di Messina per gli esami tecnico-balistici che potrebbero svelarne la provenienza e l’eventuale utilizzo in pregressi episodi criminosi.
I due arrestati, in attesa dell’udienza di convalida, sono stati posti agli arresti domiciliari.
Lo Squadrone Carabinieri Eliportato “Cacciatori Sicilia” è un’unità speciale dell’Arma dei Carabinieri, di stanza presso l’aeroporto di Sigonella, creata per la ricerca dei grandi latitanti di Cosa Nostra e per la prevenzione e repressione dei reati in aree rurali.
L’elevato profilo professionale del reparto, scaturisce da un’accurata specializzazione del personale, anche ai fini di una diversificazione operativa ed è in sintonia con uno standard d’intervento tipicamente militare, che prevede l’attuazione di tecniche di controguerriglia proprie dei reparti speciali.
I “Cacciatori Sicilia” sono stati istituiti il 13 maggio 2017, su autorizzazione del ministero della Difesa, dal Comando generale dell’Arma dei Carabinieri, anche a sostegno dell’organizzazione territoriale come dispositivo di controllo delle zone impervie e montane dell’isola.
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Cronaca
Da una cicca di sigaretta all’incendio, soccorse due ragazze a Biancavilla
Intervento dei vigili del fuoco in un’abitazione di via Greco Sicula, nel quartiere “Cristo Re”
Una sigaretta che si pensava spenta nel posacenere finisce nella spazzatura, posta in sacchetti sul balcone, al primo piano di un’abitazione. Qualche minuto e si sprigionano fiamme e fumo. È accaduto in via Greco Sicula, a Biancavilla, nel quartiere della parrocchia Cristo Re.
Sono intervenuti i vigili del fuoco del distaccamento di Adrano, che hanno messo in sicurezza i luoghi. Sul posto anche agenti della polizia locale.
Un’ambulanza del 118 con medico a bordo è stata chiamata per dare soccorso a due sorelle di 11 e 14 anni, le uniche che erano in casa. Avevano respirato i fumi e per precauzione si è preferito sottoporle all’esame medico. Per loro, comunque, nulla di grave. Non è stato necessario il trasporto al pronto soccorso dell’ospedale “Maria Santissima Addolorata”.
Quanto alla casa, al di là dei luoghi anneriti dal fumo, per fortuna resta agibile e quindi abitabile.
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