Connettiti con

Politica

Giuseppe Milazzo, segretario del Pd: «Alle Amministrative da protagonisti»

Pubblicato

il

«Sebbene in tutta l’Isola si sia registrata una flessione nei consensi, a Biancavilla, il Pd – in netta controtendenza – si è confermato primo partito con quasi il 30% e 2.735 voti, senza – tra l’altro – avere dei candidati locali nella propria lista».

È il commento del segretario Giuseppe Milazzo, a distanza di quattro giorni dai risultati per le elezioni regionali. Il risultato del Pd è distanziato di appena tre voti rispetto a quello di Forza Italia, nella cui lista era candidato l’ex sindaco di Biancavilla, Mario Cantarella.

Il risultato del Pd biancavillese, come in altre parti, ha evidenziato una “tripolarizzazione” tra le aree che fanno riferimento a Luca Sammartino (in paese, il più votato in assoluto, dopo Mario Cantarella, col sostegno del gruppo di Vincenzo Mignemi ed Alfredo La Delfa), Angelo Villari (non eletto all’Ars, sostenuto dall’entourage di Glorioso e della Cgil) ed Anthony Barbagallo (su cui sono confluiti il presidente del Consiglio Comunale Giuseppe Pappalardo, Giuseppe Salvà e Giuseppe Furnari).

Aree disomogenee, il cui rapporto certamente sarà decisivo per la definizione di una candidatura a sindaco in prossimità della scadenza del mandato di Glorioso.

Ma c’è ancora tempo. Per il momento, Milazzo punta a sottolineare il risultato biancavillese del partito, che lo pone quasi al 30%.

«Ciò è ascrivibile al radicamento del Pd nel nostro territorio e nella società, alla sua classe dirigente locale nonché frutto dii dieci anni di buona amministrazione a guida democratica del sindaco Giuseppe Glorioso», secondo l’opinione di Milazzo.

«Con il predetto risultato elettorale –sottolinea ancora il segretario cittadino– il Pd si candida, ancora una volta, ad un ruolo centrale e da protagonista alle future competizioni elettorali e in particolare alle amministrative di primavera, in contrapposizione ad una Destra in questo momento premiata elettoralmente ma con all’interno tante contraddizioni».

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Pubblicità
1 Commento

1 Commento

  1. Alba

    11 Novembre 2017 at 9:49

    Forse Milazzo abita sulla luna…certamente il pd è radicato ma per un preciso motivo…chi vota il pd?? I circoli…dove l’età oscilla tra 65-90 anni dandogli qualche stecca di sigarette o altro….poi non so come fanno a votare sammartino…che molta gente nemmeno sa chi sia….o per lo meno hanno saputo dai tg ed striscia la notizia….poi se entriamo nella giunta glorioso c’è da scrivere un libro….con tutte le giostre chi sale e chi scende…io penso che quando parlano questi politicanti sbagliano password per entrare nel cervello….Aime…siamo messi male….

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

Politica

Il sindaco Bonanno ricorda il 25 Aprile, ma dimentica la parola “fascismo”

Il presidente del Pd, Alfio Distefano: «Così si rischia di snaturare il significato di questa ricorrenza»

Pubblicato

il

Un momento della commemorazione dello scorso anno

«Nella Giornata del 25 Aprile, Festa della Liberazione, i valori democratici vanno affermati con nettezza e nel fare ciò bisogna esprime l’avversione a tutti i regimi totalitari e autoritari che restringono la libertà. La celebrazione della nostra ritrovata libertà deve aiutarci a comprendere e rafforzare il ruolo dell’Italia nel mondo come imprescindibile baluardo di democrazia. Viva la libertà, Viva la democrazia, Viva l’Italia».

Con queste parole, il sindaco di Biancavilla, Antonio Bonanno, ha ricordato la ricorrenza della Liberazione. Ma, come accaduto anche in anni precedenti, non ha pronunciato la parola “fascismo”. C’è il riferimento ad una generica «avversione a tutti i regimi totalitari e autoritari», ma senza citare il dato storico della caduta della dittatura di Mussolini e della cacciata dei nazisti di Hitler. Dettaglio che non è passato inosservato. Un atteggiamento peraltro in linea con quello della presidente Giorgia Meloni e della sua maggioranza. Ma si può celebrare la Liberazione, omettendo di ricordare l’occupazione nazifascista?

L’intervento di Alfio Distefano

Così, a margine del 25 aprile, è il presidente del Partito democratico di Biancavilla, Alfio Distefano, ad affidare ad una nota stampa la sua riflessione.

«Le parole – scrive Distefano – rischiano di snaturare il profondo significato di questa ricorrenza, strumentalizzandola in modo inaccettabile. Il 25 aprile non è, come affermato dal sindaco e da parte della sua giunta, una semplice giornata commemorativa dei caduti di tutte le guerre o una celebrazione generica contro i regimi totalitari. Si tratta, piuttosto, di una data ben precisa che segna un momento fondamentale nella storia del nostro Paese: la liberazione dal regime nazifascista, avvenuta nel 1945 grazie al sacrificio dei partigiani e all’impegno congiunto di tutte le forze antifasciste. È un giorno in cui dovremmo riflettere sul coraggio e la determinazione dei partigiani italiani che, con grande sacrificio e rischio personale, lottarono per l’ideale di libertà e democrazia».

Distefano sottolinea ancora che «celebrare il 25 aprile significa non solo onorare la memoria di chi ha combattuto e dato la vita per la libertà, ma anche riaffermare con forza i valori antifascisti che sono alla base della Repubblica Italiana. Valori che, come recita la nostra Costituzione, ripudiano la guerra e la violenza e pongono al centro la tutela dei diritti umani e la democrazia».

«Distorsione della memoria storica»

«Ritengo inaccettabile – specifica il presidente del Pd – che i rappresentanti delle istituzioni, come Sindaco e Giunta comunale, possano mettere in discussione il significato profondo del 25 aprile, alimentando una pericolosa distorsione della memoria storica, dove tale strumentalizzazione rischia di offendere la memoria di chi ha combattuto e di minare i valori stessi su cui si fonda la nostra democrazia».

Da qui, dunque, la richiesta di Distefano rivolta agli amministratori comunali ad «impegnarsi a promuovere una corretta e consapevole celebrazione del 25 aprile, commemorare questa giornata con il rispetto che merita e che sia occasione di riflessione e di riaffermazione dei valori antifascisti che uniscono l’Italia».

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Continua a leggere
Pubblicità

DOSSIER MAFIA

I più letti