Cronaca
Un saluto ai colleghi di Biancavilla prima dello schianto sulla Ss 284
La vittima dell’incidente verificatosi vicino allo svincolo di Scalilli è Valeria Daci, 37enne di origini albanesi. Da qualche anno faceva la pasticciera in un bar di Biancavilla. I colleghi di lavoro sono stati gli ultimi a vederla in vita.
di Vittorio Fiorenza
Un passaggio frettoloso da Biancavilla, un saluto ai colleghi e poi, in macchina, verso Paternò. Ma a Paternò non è arrivata. Valeria Daci, 37 anni, la vittima dell’incidente verificatosi sulla Strada Statale 284, vicino lo svincolo di Scalilli, abitava ad Adrano ma lavorava come pasticciera nel bar di fronte all’ospedale di Biancavilla.
Quanto accaduto ha lasciato increduli e sconvolti i lavoratori del locale biancavillese: gli ultimi, con ogni probabilità, a vedere in vita la donna.
Di origine albanese, Valeria, madre di una ragazza, svolgeva questo lavoro a Biancavilla da un anno e mezzo.
E proprio dal bar era passata, pur essendo il suo giorno libero, per prendere un caricabatteria che aveva dimenticato. Ha detto di dovere andare a Paternò. Così ha salutato i colleghi di lavoro ed è partita con la sua auto, una Ford Ka.
In quel tratto di strada, il violentissimo scontro frontale con una Bmw, proveniente dalla direzione opposta e guidata da un giovane di Santa Maria di Licodia. Quest’ultimo è rimasto ferito, riportando la frattura di tibia, perone e caviglie, ma non è in pericolo di vita. La donna, sbalzata dall’abitacolo a diversi metri di distanza, è morta sul colpo.
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Cronaca
Ubriaco alla guida della sua auto, denunciato giovane di Biancavilla
È successo al centro di Catania: sottoposto all’alcoltest, il 23enne era anche barcollante
Un 23enne di Biancavilla è stato sottoposto a controllo e all’alcoltest, nelle vie del centro di Catania, da parte dei carabinieri del Nucleo Radiomobile. Il giovane, in piena notte, sfrecciava alla guida di un’auto di grossa cilindrata
Quando i militari gli hanno chiesto di scendere dal veicolo, il conducente barcollava. Non riusciva nemmeno ad esprimersi correttamente perché aveva la bocca “impastata”, come solitamente accade a chi abusa di alcolici.
L’etilometro ha confermato ciò che i Carabinieri avevano già compreso: il ragazzo aveva un tasso alcolemico pari a 0,99 grammi per litro, ovvero superiore alla soglia di 0,8 g/l prevista dal Codice della Strada.
Per questo motivo è stato denunciato all’Autorità Giudiziaria e la sua auto è stata affidata all’amico che viaggiava con lui, che non aveva bevuto alcolici.
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