Cronaca
A Biancavilla si contano i danni, ma non è solo colpa della pioggia
di VITTORIO FIORENZA
Porzioni di asfalto spappolati come fossero pezzi di cartone strappati dalla furia dell’acqua. Mattoni stradali staccati e trascinati via. Tombini saltati letteralmente in aria. Allagamenti, crolli, cedimenti di terreno. Biancavilla conta i danni causati dalla forte pioggia di giovedì. Non c’è ancora una stima: il Comune ha cominciato la messa in sicurezza appena smesso di piovere, fino a tarda notte.
Precipitazioni ben al di sopra della media. Ma gli effetti devastanti non sono soltanto da attribuire al maltempo. Il giorno dopo la bomba d’acqua, infatti, Biancavilla si “scopre” (in realtà negli ultimi anni sono stati innumerevoli i segnali) vulnerabilissima, a causa di un sistema di deflusso delle acque che non regge ed è inadeguato. Inadeguato anche in arterie di recente realizzazione.
Via Mons. Giosuè Calaciura (la cosiddetta “circonvallazione nord”) è stata inaugurata otto anni fa, eppure, come in precedenti acquazzoni, è rimasta allagata in due tratti, rendendo necessario l’intervento del Soccorso Subacqueo Acquatico dei vigili del fuoco di Catania. Viale dei Fiori, interessato negli ultimi anni da diversi interventi, si è trasformato in un fiume. Viale Cristoforo Colombo: un pericoloso imbuto.
L’assenza di adeguate condutture di taglio del flusso e caditoie ostruite o addirittura coperte da asfalto generano una grande massa d’acqua sul livello stradale che si riversa impietosa sul centro storico e sulle zone più a sud del paese. Interventi che avrebbero attenuato la devastazione.
E invece? Ecco piazza Roma lagunare e via Vittorio Emanuele fluviale con allagamenti fino a 50 cm, senza risparmiare il tratto interessato tre mesi fa da opere di “adeguamento” fognario per 100mila euro. Però il solito tombino vicino la chiesa del Rosario non è saltato: magra consolazione.
Per il resto, in via Innessa persino alcune auto sono state trascinate, mentre la strada Scirfi, ancora più a sud, resta chiusa perché letteralmente sventrata e scoperchiata dell’asfalto. Danni in abitazioni e terreni privati sono stati poi causati da lavori inadeguati o abusivismo, su cui si prevedono esposti e contenziosi.
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Cronaca
Da una cicca di sigaretta all’incendio, soccorse due ragazze a Biancavilla
Intervento dei vigili del fuoco in un’abitazione di via Greco Sicula, nel quartiere “Cristo Re”
Una sigaretta che si pensava spenta nel posacenere finisce nella spazzatura, posta in sacchetti sul balcone, al primo piano di un’abitazione. Qualche minuto e si sprigionano fiamme e fumo. È accaduto in via Greco Sicula, a Biancavilla, nel quartiere della parrocchia Cristo Re.
Sono intervenuti i vigili del fuoco del distaccamento di Adrano, che hanno messo in sicurezza i luoghi. Sul posto anche agenti della polizia locale.
Un’ambulanza del 118 con medico a bordo è stata chiamata per dare soccorso a due sorelle di 11 e 14 anni, le uniche che erano in casa. Avevano respirato i fumi e per precauzione si è preferito sottoporle all’esame medico. Per loro, comunque, nulla di grave. Non è stato necessario il trasporto al pronto soccorso dell’ospedale “Maria Santissima Addolorata”.
Quanto alla casa, al di là dei luoghi anneriti dal fumo, per fortuna resta agibile e quindi abitabile.
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