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Istituzioni

Insediato il nuovo comandante della Compagnia dei Carabinieri di Paternò

Il capitano Marco Savo sarà in visita anche a Biancavilla per incontrare il sindaco Antonio Bonanno

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Il capitano Marco Savo, 30 anni, è il nuovo comandante della Compagnia Carabinieri di Paternò. Compagnia da cui dipende la stazione di Biancavilla, guidata dal maresciallo Francesco De Giovanni. Savo, di origini romane, ha frequentato l’Accademia Militare di Modena e successivamente la Scuola Ufficiali Carabinieri di Roma, dove ha conseguito la laurea in Giurisprudenza.

I suoi primi incarichi lo hanno visto ricoprire il ruolo di comandante di Plotone presso il III° Reggimento Carabinieri Lombardia e di comandante di Plotone e Insegnante presso la Scuola Allievi Carabinieri di Taranto, dove ha avuto l’opportunità di contribuire alla formazione delle nuove generazioni dell’Arma.

Successivamente, il Capitano Savo è stato assegnato al Nucleo Operativo della Compagnia Carabinieri di Napoli-Stella, dove ha maturato una solida esperienza investigativa affrontando indagini su crimini complessi e legati al panorama delinquenziale. La sua carriera è poi proseguita a Reggio Calabria, dove, come comandante della IIa Sezione, ha guidato importanti operazioni contro la criminalità organizzata, distinguendosi per la sua capacità di gestire situazioni delicate e complesse.

In questi giorni, il capitano Savo ha iniziato una serie di incontri con i sindaci e le altre autorità del territorio sotto la sua giurisdizione. Incontri durante i quali ha sottolineato l’importanza della collaborazione tra le varie istituzioni per garantire una risposta efficace alle esigenze di sicurezza dei cittadini.

Il capitano si è detto onorato dell’incarico ricevuto e ha assicurato il massimo impegno nel contrastare i fenomeni delittuosi che più affliggono quest’area della provincia. Ha dichiarato di voler lavorare per garantire una cornice di sicurezza e legalità che permetta alla comunità di vivere in un contesto di serenità.

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Associazionismo

L’Avis di Biancavilla è senza una sede, il Comune offre i locali dell’ex macello

Il sindaco Antonio Bonanno: «Abbiamo sempre supportato l’associazione e continueremo a farlo»

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I locali dell’ex macello di via Taranto, a Biancavilla, sono a piano terra e si prestano alle esigenze del volontariato, anche perché per anni utilizzati da associazioni locali. Per queste ragioni, il Comune di Biancavilla mette a disposizione dell’Avis alcune stanze.

È questa la soluzione del sindaco Antonio Bonanno per andare incontro alla sezione “Nino Tropea”, costretta a lasciare i locali del vecchio plesso ospedaliero di via Guglielmo Marconi (dove era ospitata dal 2018), in quanto l’Asp deve avviare i lavori per realizzare la “Casa di comunità”.

L’Avis di Biancavilla si ritrova al momento senza una sede, come spesso è successo nei 38 anni della sua storia. Circostanza che pregiudica lo svolgimento della sua attività, che è stata sempre in crescita, al punto che nel 2024 ha raggiunto il record delle 560 sacche di sangue raccolte. Da qui, l’appello lanciato, anche attraverso il nostro giornale, affinché si possa trovare un immobile idoneo.

Il sindaco Bonanno aveva già incontrato i vertici dell’associazione, prospettando l’offerta di un paio di stanze dell’ex macello comunale. Allo stato attuale ci sono dei lavori di riqualificazione dell’edificio: quelli interni sono ultimati, mancano da completare gli spazi esterni. Bisognerà attendere.

«Ho detto loro che alcune stanze dell’ex macello le mettiamo a disposizione, una volta finite le opere in corso. Nel frattempo, inoltre, abbiamo dato disponibilità – dice il primo cittadino – dei locali comunali di via Chieti per consentire il deposito degli arredi. Abbiamo sempre supportato l’Avis in quanto associazione meritevole del nostro territorio. C’era stata la nostra intercessione con l’Asp anche nel 2018, quando l’associazione trovò collocazione nei locali del vecchio plesso ospedaliero. Continueremo ad essere a fianco dell’Avis».

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Istituzioni

Biancavilla accogliente: altri due marocchini diventano cittadini italiani

Cerimonia di giuramento davanti al sindaco Antonio Bonanno: un esempio di integrazione riuscita

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Abdelhalim Baha Eddime, 41 anni, e Bouchaib Maazouf, 42, entrambi di origine marocchina, sono ufficialmente diventati cittadini italiani. I due lavoratori hanno pronunciato il giuramento alla Repubblica Italiana, davanti al sindaco Antonio Bonanno con la fascia tricolore. Atto conclusivo della procedura prevista dalla legge per il riconoscimento della cittadinanza.

«I due nuovi cittadini italiani vivono da anni a Biancavilla con le loro famiglie. Da noi hanno trovato lavoro. Sono l’esempio migliore di una riuscita integrazione socio-lavorativa degli stranieri nel territorio», ha detto il primo cittadino, a margine della breve cerimonia nell’aula consiliare.

La storia dei due marocchini – l’ennesima che vi raccontiamo – rappresenta un modello di integrazione riuscita, sia dal punto di vista sociale che lavorativo, e testimonia come l’inclusione possa diventare realtà attraverso il lavoro, la stabilità e la partecipazione alla vita della comunità.

La cittadinanza concessa a Baha Eddime e Maazouf richiama il dettaglio demografico della comunità marocchina a Biancavilla, che oggi rappresenta il terzo gruppo di stranieri più numeroso in città, dopo quello di origine rumena e albanese. Una comunità che nel tempo ha saputo radicarsi e contribuire attivamente al tessuto economico e sociale locale.

La dimostrazione più visibile è l’apertura della moschea intitolata alla Madonna, nel settembre 2020. Un luogo di culto riferimento per i musulmani di Biancavilla, in gran parte di provenienza marocchina. Ma anche una base per un dialogo interreligioso e culturale, che ha avuto più volte la visita ufficiale del sindaco Antonio Bonanno, anche in occasione del ramadam del 2022 con il console del Regno del Marocco, Boutaina Bouabid.

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