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Strage di Nassiriya, a Biancavilla commemorato il maresciallo Bruno

È una delle vittime dell’attacco terroristico in Iraq del 2003: riposa nella cappella comunale

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Cerimonia commemorativa al cimitero di Biancavilla per il ventunesimo anniversario della strage di Nassiriya, nella quale persero la vita 19 italiani e 9 iracheni. Tra questi, il carabiniere Massimiliano Bruno, Croce d’Onore alle vittime di atti di terrorismo o di atti ostili impegnate in operazioni militari e civili all’estero “alla memoria”, e Medaglia d’Oro ai Benemeriti della Cultura e dell’Arte “alla memoria”.

Bruno, originario di Bologna, aveva prestato servizio presso la stazione di Biancavilla nei primi anni ’90 e le sue spoglie riposano proprio nel cimitero della nostra città.

Alla cerimonia erano presenti il comandante del Reparto Operativo del Comando Provinciale di Catania, Ten. Col. Claudio Papagno, il maresciallo Francesco De Giovanni, comandante della stazione carabinieri di Biancavilla, il comandante della Polizia municipale, Vincenzo Lanaia, ed alcune associazioni di volontariato.

L’assessore Vincenzo Randazzo ha sottolineato che «non c’è patria senza forze dell’ordine».

Dopo la lettura della “preghiera del carabiniere” e il ricordo del carabiniere paternese Giuseppe Librizzi, morto nei giorni scorsi a seguito delle ferite riportate in un incidente stradale dello scorso anno, il vicario foraneo, padre Pino Salerno, ha impartito la benedizione finale.

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Sos “Ortopedia”, voci di accorpamento dei reparti di Biancavilla e Paternò

Fonti qualificate confermano a “Biancavilla Oggi” un atto di proposta della direzione generale dell’Asp

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© Foto Biancavilla Oggi

Il reparto di Ortopedia dell’ospedale “Maria Santissima Addolorata” di Biancavilla potrebbe essere accoprato a quello dell’ospedale “Santissimo Salvatore” di Paternò. Non c’è ancora una disposizione, ma si è alla fase della proposta avanzata dalla direzione generale dell’Asp di Catania. La conferma arriva da fonti qualificate consultate da Biancavilla Oggi.

Questa possibilità, al vaglio degli addetti ai lavori, secondo quanto apprende il nostro giornale, è dettata da esigenze organizzative. Come è noto, la carenza di personale incide sull’offerta sanitaria.

La soluzione ipotizzata, ritenuta «straordinaria e temporanea», mirerebbe a garantire la qualità dei servizi e gli standard di assistenza e sicurezza. Le esigenze specifiche riguardano, in particolare, gli interventi al femore. Queste, dunque, le motivazioni.

Bisognerà capire in che modo le misure, una volta approvate, dovessero essere applicate. Pur non essendoci alcuna decisione, il timore, in ultima ipotesi, è quello di una eventuale chiusura del reparto di Biancavilla, vanificando una storia gloriosa dell’Ortopedia dell’ospedale di Biancavilla.

Ma al di là di questa evenienza, interna all’Asp di Catania, relativa ai reparti di Ortopedia, c’è in piedi alla Regione il documento di riordino della rete ospedaliera. Gli interventi avanzati descrivono un quadro di depotenziamento e svuotamento dell’ospedale di Biancavilla a vantaggio di quello di Paternò (con l’intento di ospitare il polo chirurgico), nonostante il primo abbia una struttura più moderna.

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