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Cronaca

Violenza sessuale su una ragazzina, un arresto della polizia a Biancavilla

Maltrattamenti a tutta la famiglia: il 40enne avrebbe abusato della minore pure di fronte alla madre

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Ha 40 anni ed è stato arrestato a Biancavilla dalla Squadra mobile di Catania, su disposizione della Procura. Gravi i reati per cui è indagato: violenza sessuale ai danni di una minore infra-quattordicenne e maltrattamenti ai danni della ragazza e di altri familiari.

L’inchiesta è partita dalla segnalazione della responsabile di un istituto religioso di Catania, impegnato nell’accoglienza di soggetti vulnerabili e nella quale era ospitata la ragazza. L’operatrice ha raccontato di avere sentito delle confidenze da parte della minore in relazione al comportamento del convivente della madre per episodi cominciati nel 2022.

Si sono delineate così le esperienze vissute dalla piccola, le condotte di abuso praticate ai suoi danni dall’indagato, S.R. L’uomo, per convincerla ad assecondare le sue richieste a sfondo sessuale, era solito minacciarla e percuoterla. Oppure la lusingava con regali che, nel caso di rifiuto della prestazione sessuale, le venivano tolti.

Gli investigatori hanno ricostruito anche il quadro di maltrattamenti subiti da tutti i componenti del nucleo familiare, costretti a sopportare condotte abitualmente prevaricatrici ed umilianti, anche in presenza di altri due figli minori, obbligati a vivere in un clima mortificante. La compagna dell’uomo veniva costretta a dormire a terra e ad assistere passivamente agli abusi sessuali praticati dall’uomo nei confronti della ragazzina.

A riprova della violenza fisica e psicologica dell’indagato vi sono messaggi audio da lui inoltrati, durante le fasi di indagine, contenenti ripetute minacce di imminenti gravi ritorsioni. Una volta che l’uomo è stato rintracciato a Biancavilla, la Squadra Mobile ha dato esecuzione al decreto di perquisizione informatica, sottoponendo a sequestro il suo telefono cellulare.

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Cronaca

Tre studentesse travolte da una moto, grave una ragazza di Biancavilla

Incidente a Paternò: le tre compagne stavano camminando per raggiungere la fermata dell’autobus

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Incidente stradale nei pressi del Parco del Sole, lungo Corso Italia, a Paternò. Una moto, guidata da un 17enne di Santa Maria di Licodia, ha investito tre ragazze che stavano attraversando la strada.

Tra i feriti, una ragazza di 16 anni di Biancavilla è stata trasferita in elisoccorso dal campo sportivo “Falcone Borsellino” all’ospedale “Cannizzaro” di Catania. Le sue condizioni sarebbero gravi, avendo riportato un trauma cranico-facciale. Le altre due giovani coinvolte, una 16enne e una 18enne, entrambe di Santa Maria di Licodia, hanno riportato fratture agli arti e lesioni a milza e polmoni.

Le tre ragazze, studentesse del Liceo Scientifico “Enrico Fermi”, stavano attraversando la strada per raggiungere la fermata dell’autobus che le avrebbe riportate a casa dopo la scuola.

Gli agenti della polizia municipale di Paternò hanno effettuato i rilievi per ricostruire la dinamica dell’incidente. La moto è stata posta sotto sequestro. Il traffico nella zona è stato temporaneamente deviato per consentire le operazioni di soccorso e i controlli delle forze dell’ordine.

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Cronaca

Consegnati soldi e gioielli, truffata un’anziana di Biancavilla: due arresti

Le dettagliate indagini condotte dai carabinieri hanno consentito di risalire subito ai malfattori

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Erano riusciti a farsi consegnare contanti e gioielli da una 88enne di Biancavilla, con la “sceneggiatura”, ben congeniata. Un finto avvocato ha contattato la vittima sull’utenza telefonica di casa, allarmandola con la falsa notizia di un grave incidente stradale provocato dal figlio. Per questo motivo, dunque, l’anziana madre, per evitare le spiacevoli conseguenze legali prospettate dal truffatore, ha consegnato ad un finto appartenente alle Forze dell’Ordine denaro e gioielli.

Questa volta, però, i Carabinieri di Biancavilla e di Catania, sono riusciti ad arrestare i malviventi: due 19enni catanesi. Le indagini sono scattate non appena la signora, sentito il figlio, ha compreso il raggiro, decidendo di denunciare tutto ai carabinieri di Biancavilla.

I militari hanno immediatamente avviato le indagini, mettendo in campo tutte le pattuglie disponibili e analizzando, in prima battuta, tutte le telecamere di videosorveglianza della zona, dalle quali sono riusciti a risalire all’autovettura adoperata dai truffatori, una Fiat 500 noleggiata a Catania poche ore prima.

Allertati, dunque, i colleghi della Compagnia di Catania Fontanarossa, anche i colleghi di Librino si sono messi sulle tracce dei malfattori, individuando l’autonoleggio e acquisendo i documenti di uno dei due giovani. Poi, mediante analisi tecniche e accertamenti presso la banca dati in uso alle Forze di Polizia, gli investigatori hanno ricostruito il percorso effettuato dall’auto, accertando che quel giorno era stata a Biancavilla e si era fermata davanti alla casa della vittima, per poi rientrare a Catania.

Le varie pattuglie in campo hanno perciò predisposto un servizio di osservazione a distanza, beccando poi i due giovanissimi truffatori mentre stavano riconsegnando l’utilitaria, convinti di averla fatta franca. I due, portati in caserma e arrestati, devono rispondere di truffa aggravata. Il giudice ha convalidato gli arresti, sottoponendo i due giovani ai domiciliari.

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