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Cronaca

Scoperti sei lavoratori “fantasma”, 20mila euro di sanzioni a Biancavilla

In due cooperative agricole di contrada Scirfi “visita” dei carabinieri: denunciati i titolari

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Lavoro nero e violazioni connesse agli obbglighi del datore di lavoro e della formazione dei lavoratori. Per queste ragioni, i titolari di due cooperative agricole di Biancavilla sono state denunciati dai carabinieri. i Controlli sono stati effettuati dai militari della stazione di Biancavilla e dail Nucleo Ispettorato del lavoro di Catania.

Le ditte hanno sede in contrada Scirfi: si occupano della coltivazione, raccolta e vendita di prodotti agrumicoli.

Uno dei titolarim, 63enne, avesse impiegato 2 lavoratori in nero su 4 e, inoltre, i lavoratori regolarmente assunti non solo non avevano ricevuto un’adeguata formazione in materia di sicurezza sui luoghi di lavoro, ma non erano stati nemmeno sottoposti alla sorveglianza sanitaria obbligatoria, ovvero quell’insieme di atti medici che tutelano la salute e la sicurezza dei dipendenti, in relazione ai fattori di rischio professionali, all’ambiente di lavoro e alla modalità di svolgimento dell’attività professionale.

L’imprenditore, denunciato, ha avuto quindi una maxi sanzione di oltrei 7.000 euro, con il conseguente recupero di 3.400 € di contributi Inps e Inaul.

Analoga situazione riscontrata presso l’attività del secondo imprenditore biancavillese. Un 47enne aveva impiegato 4 lavoratori in nero. Per lui una maxi sanzione di oltre 13.500 euro. Disposta pure la chiusura della sua attività, fino a quando non avrà regolarizzato la posizione dei lavoratori irregolari.

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Cronaca

Prende a pugni la moglie fino a farla sanguinare: arrestato un 46enne

La vittima trova il coraggio di denunciare, intervento dei carabinieri per bloccare un albanese

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Pugni in testa e in faccia, fino a farla sanguinare. È l’ennesima storia di violenza contro una donna, a Biancavilla. Un 46enne di origini albanesi è stato arrestato dai carabinieri con l’accusa di maltrattamenti in famiglia, ai danni della moglie 45enne.

La pattuglia è stata messa in allarme dalla vicina di casa della vittima. Sentendo delle urla, è uscita in strada e ha visto la donna che scappava con il volto pieno di sangue. Poco prima, infatti, la signora sarebbe stata aggredita dal marito che, tornato a casa ubriaco, dapprima avrebbe dato dei forti pugni al muro e poi se la sarebbe presa con lei.

La donna era in camera da letto e non avrebbe nemmeno compreso quali fossero le accuse mosse dal marito quando lui, invece, avrebbe iniziato a colpirla con pugni alla testa, tenendo un cellulare nelle mani.

Atti violenti pure all’ospedale

Quando i militari hanno raggiunto l’abitazione della vittima, un’ambulanza l’aveva già trasportata al pronto soccorso dell’ospedale “Maria Santissima Addolorata”. I carabinieri, quindi, sono entrati in casa sua per comprendere cosa fosse accaduto. Tracce di sangue notate sulle pareti dell’ingresso, sulle lenzuola in camera da letto e anche su un cellulare rotto lasciato per terra. In cucina, invece, l’aggressore era riverso in terra, ubriaco. Per questo è stato richiesto l’intervento al 118.

All’ospedale cittadino, i medici hanno dovuto ricucire una ferita alla tempia della signora mentre l’uomo ha aggredito verbalmente i medici e i carabinieri, fino a scagliarsi contro questi ultimi e colpendone uno con una manata al petto.

Bloccato e messo in sicurezza, i medici hanno potuto medicarlo, mentre la donna, dimessa, ha deciso di denunciarlo, raccontando la serie di vessazioni e angherie che avrebbe subito nel corso del loro matrimonio e decidendo di trasferirsi a casa di suo fratello. Il 46 enne è stato, perciò, arrestato e collocato ai domiciliari, in un’abitazione diversa da quella coniugale.

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