Chiesa
La parrocchia dell’Idria di Biancavilla aperta per la “lunga notte delle Chiese”
Evento di musica, cultura, rfilessioni e spiritualità, padre Zappalà: «Esperienze per la nostra comunità»

Grande partecipazione nella parrocchia dell’Idria di Biancavilla per l’iniziativa religiosa e culturale della “Lunga notte delle Chiese”. Un evento ideato dall’associazione “Belluno La Notte” con la collaborazione delle Diocesi partecipanti. L’idea nasce nel 2016 dal progetto già attuato e di successo della “Lange Nacht der Kirchen” che si svolge in Austria e in Alto Adige, coinvolgendo centinaia di chiese contemporaneamente.
È la prima “notte bianca”, a Biancavilla, dei luoghi di culto in cui si fondono musica, arte, cultura, in chiave di riflessione e spiritualità.
La serata si è aperta con la celebrazione eucaristica. È proseguita col concerto del gruppo cameristico della scuola media “Luigi Sturzo” diretto dal maestro Marcello Mammoliti, intervallato dalla conferenza storico-iconografica sulla Madonna Odigitria, curata dal prof. Francesco Giordano. A seguire, il maestro Piero Figura, organista della cattedrale di Catania, ha eseguito un concerto d’organo.
Prima dell’agape fraterna e della chiusura della chiesa alla mezzanotte, si è tenuto un concerto canoro dei ragazzi del catechismo parrocchiale, diretti dal maestro Filadelfio Grasso. Non sono mancate delle parentesi di poesia sacra a cura del poeta biancavillese Salvatore Greco.
«Un mosaico di esperienze vissute insieme come comunità. È la prima volta che la nostra comunità parrocchiale – ha sottolineato padre Giovanbattista Zappalà – ha aderito a questa prestigiosa iniziativa nazionale. Il tema ufficiale di quest’edizione si è incentrato attorno ad un interrogativo, ad una ricerca: “Dove sei?”. Appare chiaro il soggetto a cui è rivolta la domanda. In un momento storico difficilmente interpretabile come quello che stiamo vivendo, siamo convinti che possa far emergere profonde riflessioni».
A tutti i protagonisti dell’iniziativa, il parroco Giovanbattista Zappalà, il moderatore della serata-evento Giovanni D’Agati e tutta la parrocchia hanno consegnato una targa ricordo per ringraziarli della partecipazione. Agli alunni della “Sturzo” e ai ragazzi del catechismo è stata invece donata una piccola icona della Madonna.
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Chiesa
Video-lettera al sindaco dall’oratorio Don Bosco: «Ti affidiamo i nostri sogni»
Amore e speranza per la città, Bonanno: «Il mio impegno perché ognuno sia orgolgioso di Biancavilla»

«Caro sindaco, chi ti scrive siamo noi, i piccoli della parrocchia Annunziata…». Una video-lettera indirizzata al primo cittadino di Biancavilla, Antonio Bonanno, al termine delle attività dell’oratorio inclusivo “Tu X Tutti”. L’hanno scritta i ragazzini dell’oratorio “Don Bosco” dopo tre settimane di incontri (aperti anche ai diversamente abili), laboratori nei quartieri, gite in montagna e al mare. Tutte le attività hanno ruotato attorno al tema centrale del “prendersi cura degli altri”.
E proprio queste riflessioni hanno portato i giovanissimi dell’oratorio a scrivere al sindaco per «raccontare la loro esperienza per le strade» di Biancavilla: «Tu Biancavilla la conosci bene, si sa, o non saresti Sindaco, ma possiamo dirti che per noi è stata una vera scoperta, anzi una riscoperta».
«Avere cura di ciò che ci sta attorno non è solo rispettare il creato e quanto ci è stato donato da Dio ma è anche conoscere questo splendido regalo e soprattutto imparare ad amarlo e a custodirlo», sottolineano i piccoli dell’oratorio.
E proseguono: «Biancavilla è una realtà che cresce come facciamo noi, con noi, ed è per questo che ci siamo finti degli esperti architetti e con l’aiuto di animatori ed educatori abbiamo immaginato un belvedere nuovo come simbolo della nostra città del futuro, pulita e a portata di tutti».
Lo sguardo al futuro
Da qui, lo sguardo rivolto al futuro: «Vogliamo una Biancavilla organizzata, ma soprattutto valorizzata, perché in fondo non possiamo solo essere influencer criticoni e senza sogni. Forse tra noi, piccoli cittadini che crescono, ci sono già dei futuri medici, avvocati e, perché no, prossimi sindaci e assessori. Non vogliamo crescere in un mondo che non ci appartiene ma, al contrario, vogliamo appartenere a questo mondo, ed è per questo che ci rivogliamo a te, caro Sindaco: per affidarti i nostri sogni, le nostre speranze e soprattutto i nostri progetti».
Già, la speranza dei piccoli cittadini di Biancavilla: «Abbiamo in mente una Biancavilla speciale, accogliente e bella, così come l’hanno trovata i nostri antenati quando l’hanno fondata. Se l’hanno chiamata Callìcari, “bella contrada”, ci sarà un motivo. Ecco, caro Sindaco, siamo ai saluti. Visto che tu hai le chiavi della nostra città e hai tante responsabilità nei nostri confronti vogliamo proporti un accordo: tu ci prometti che ti prenderai cura dei nostri alberi, delle nostre panchine, delle nostre strade, ma anche dei nostri anziani e delle nostre mamme, e noi faremo in modo che nella Biancavilla che erediteranno i tuoi figli ci sarà sempre un posto per chi vorrà renderla sostenibile e sicura, diventando proprio noi i suoi angeli custodi. Abbi cura di tutti noi! Con affetto, i tuoi piccoli grandi concittadini».
Bonanno: «Darò il mio impegno massimo»
L’appello dei piccoli dell’oratorio è stato subito accolto dal sindaco Antonio Bonanno, che ha definito la testimonianza “bellissima” e si è emozionato, apprezzando la loro «autentica volontà di essere cittadini attivi di Biancavilla, sempre propositivi e mai brontoloni».
E ha garantito: «Accetto con gioia di rinnovare, come mi chiedete, il mio impegno per la cura di strade, piazze e alberi e per i nostri anziani, le nostre mamme e i nostri piccoli. Darò il mio massimo, ragazzi cari, affinché ciascuno di voi possa essere orgoglioso di vivere in questa città. Grazie, ragazzi. Contate sempre su di me».
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