Connettiti con

Politica

Una carta acquisti in arrivo per 1472 biancavillesi: ognuna di 382,50 euro

Iniziativa del ministero dell’Agricoltura, l’elenco dei beneficiari sarà trasmesso dall’Inps al Comune

Pubblicato

il

© Foto Biancavilla Oggi

Una buona notizia per 1472 cittadini biancavillesi: a ciascuno di loro andrà una “carta acquisti” per un importo unitario di 382,50 euro. Lo ha stabilito il ministero dell’Agricoltura, di concerto con il ministero dell’Economia, che ha emanato un decreto per garantire ai cittadini meno abbienti l’acquisto di beni alimentari di prima necessità. Il contributo può essere speso presso tutti gli esercizi commerciali convenzionati che vendono generi alimentari.

L’importo non spetta ai nuclei familiari che alla data di entrata in vigore del decreto includano titolari di Reddito di Cittadinanza, Reddito di inclusione e qualsiasi altra misura di inclusione sociale o sostegno alla povertà. È concesso un solo contributo per nucleo familiare formato anche da una sola persona.

Il Comune riceverà dall’Inps l’elenco dei beneficiari e ha il compito di verificare la posizione anagrafica dei nuclei familiari contenuti negli elenchi. Le carte che eventualmente residuano dopo l’applicazione dei criteri sopra indicati, saranno selezionate tra i beneficiari in effettivo stato di bisogno, nell’ambito dell’elenco predisposto dai servizi sociali.

Il contributo viene erogato attraverso carte elettroniche di pagamento, prepagate e ricaricabili, messe a disposizione da Poste Italiane. Le “carte acquisti” sono consegnate agli aventi diritto presso gli uffici postali abilitati al servizio.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Pubblicità
Fai clic per commentare

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

Politica

«Il sindaco ci dica se ci sono le condizioni per stare in maggioranza»

Dopo lo “strappo” in aula, intervento del gruppo “Noi per Biancavilla”: toni amari ma conciliatori

Pubblicato

il

«Amarezza per quanto accaduto e pieno consenso sulla scelta politica adottata dal consigliere Fabrizio Portale».

Si esprime in questi termini, Nino Finocchiaro, responsabile del gruppo “Noi per Biancavilla”, rappresentato in Consiglio Comunale da Portale. Il riferimento è allo “strappo” verificatosi in aula, quando il consigliere non ha partecipato al voto per la scelta dei componenti biancavillesi per l’assemblea dell’Unione dei Comuni della Val Simeto (Biancavilla, Adrano, Santa Maria di Licodia e Centuripe). Un voto che, di fatto, ha escluso Portale, preferendo altri tre componenti di maggioranza (Rosanna Bonanno, Giorgia Pennisi e Marco Cantarella), oltre all’unico componente di minoranza, Melissa Pappalardo, eletta di diritto.  

«Tale scelta operata con il consenso del sindaco Antonio Bonanno ha di fatto tradito gli impegni assunti nei riguardi della nostra lista, già esclusa da ogni rappresentanza istituzionale sia in Giunta che in Consiglio Comunale», attacca Finocchiaro, facendo eco alle dichiarazioni già espresse a caldo da Fabrizio Portale a Biancavilla Oggi. Quest’ultimo aveva “avvisato” il primo cittadino di valutare l’uscita dalla coalizione di maggioranza.

La richiesta al sindaco Bonanno

«Chiediamo al sindaco, quale garante degli impegni assunti con la nostra lista e con oltre mille cittadini che l’hanno votata, di conoscere – ribadisce ora Finocchiaro – se sussistono ancora le condizioni politiche che hanno dato luogo all’accordo in sede di campagna elettorale e se ritiene ancora necessaria ed indispensabile la nostra presenza all’interno della maggioranza».

I toni di Finocchiaro sono comunque conciliatori: «Il nostro consigliere, nell’interesse della Città, nonostante il trattamento subito è disponibile a sostenere come ha sempre fatto, tutti gli atti amministrativi che il sindaco e la Giunta Municipale fino ad oggi hanno adottato e adotteranno, previo coinvolgimento sulle scelte importanti per la nostra città. Non si può pretendere che una forza politica possa sostenere l’attività dell’amministrazione comunale, se dovesse persistere un atteggiamento di chiusura e di esclusione sulle scelte che l’amministrazione e la maggioranza che la sostiene compiono nell’adozione degli atti amministrativi».

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Continua a leggere

I più letti