Politica
Campagna del Comune di Biancavilla: microchip applicati ad altri 60 cani
Negli ultimi tre anni le “punzonature” sono state 600, oltre a 250 sterilizzazioni e 222 adozioni

Sessanta nuove “punzonature” per altrettanti cani: è il dato che riguarda il “Microchip Day” promosso dall’assessorato al Randagismo. Al Com di via Marcello Paternò gli “amici a quattro zampe” sono stati accolti dal personale comunale e dai volontari delle associazioni “Dammi la Zampa” e Gepa.
«Com’è successo la volta scorsa – spiega l’assessore Giorgia Pennisi – l’iniziativa ha avuto un gran successo. È importante mettere il microchip al proprio cane non soltanto perché lo impone la legge. Ma perché si tratta di uno strumento che, assieme alle sterilizzazioni, ci aiuta a ridurre il fenomeno del randagismo. Lavoro, questo, che richiede impegno e costanza. Il microchip, inoltre, aiuta a ritrovare il cane in caso di smarrimento».
L’amministrazione si dimostra particolarmente sensibile al benessere e alla tutela degli animali. Negli ultimi 3 anni, nell’ambito della politica di riduzione del randagismo, sterilizzati più di 250 cani, applicati più di 600 microchip e adottati 222 cuccioli.
«Abbiamo istituito – prosegue l’assessore Pennisi – l’oasi canina che ospita cuccioli in attesa di essere adottati. Un sito, da noi realizzato, promuove le adozioni. Presto sorgerà nella villa comunale un’area di “sgambamento”. Per tutti questi risultati raggiunti ringraziamo per la preziosa collaborazione le associazioni locali – Gepa e “Dammi La Zampa” – che svolgono giornalmente un lavoro lodevole».
«Un grazie –evidenzia Pennisi– va rivolto anche ai vigili urbani, all’ispettore Greco e al comandante Lanaia, ai funzionari del Comando, all’Asp di Catania che ci aiuta tanto con le sterilizzazioni (ogni lunedì). E un grazie anche al dott. Rino Marino, veterinario, che ha dato il proprio contributo all’evento di oggi».
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Istituzioni
Luigi D’Asero lascia la presidenza e il Consiglio: è il turno di Portale e Stissi
L’esponente del Movimento per l’Autonomia conclude un ciclo politico: «Accordi di maggioranza»

Luigi D’Asero si dimetterà a giorni da presidente del Consiglio Comunale di Biancavilla e anche dalla carica di consigliere.
Lo ha annunciato lui stesso nel corso di una conferenza stampa, motivando la scelta come un passaggio politico concordato con la coalizione di maggioranza e con il proprio gruppo politico, il Movimento per l’Autonomia.
Nello scranno più alto dell’assemblea cittadina andrà ora, secondo gli accordi, Fabrizio Portale. Per la carica di consigliere, D’Asero sarà sostituito dal primo dei non eletti del Mpa, Giuseppe Stissi.
Per l’occasione, davanti anche ad esponenti politici e assessori, D’Asero ha tracciato un bilancio dell’attività svolta: 60 delibere all’anno, quelle del Consiglio Comunale. Sicurezza urbana, salute pubblica, stesura dei regolamenti, adesione all’Unione dei Comuni: alcuni dei punti citati dal presidente uscente.
Quasi vent’anni di esperienza politico-istituzionale hanno consentito a D’Asero di ricoprire i ruoli di consigliere ma anche di assessore. «Con la mia presidenza si chiude un ciclo, le mie dimissioni nascono da accordi politici di maggioranza e impegni nei confronti delle forze che la compongono. Scelte concordate all’inizio della consiliatura», ha detto D’Asero, a tratti visibilmente commosso.
«Spesso la figura del presidente viene percepita in secondo piano, rispetto a quella di assessore, ma – ha specificato – non è affatto così e io ho avuto l’onore di ricoprirla in chiave “istituzionale”». In questo senso, D’Asero ha sottolineato il supporto dato all’unica componente di minoranza. Un supporto con una “firma di garanzia” che ha consentito all’esponente del Pd di presentare atti che, altrimenti, con una sola firma, per regolamento, non avrebbero potuto raggiungere l’ordine del giorno.
Un’ultima riflessione D’Asero l’ha voluta fare sulla distanza dei cittadini dal Palazzo. «Il contatto politico si è perso, c’è sfiducia da parte dei cittadini», ha detto, auspicando «una loro partecipazione attiva con un confronto diretto».
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Politica
Gli astenuti affossano i referendum: il 79% dei biancavillesi è rimasto a casa
I cittadini che si sono recati ai seggi elettorali sono stati appena 3686 su 18.151 aventi diritto

QUESITI | SI | NO |
Licenziamenti illegittimi | 94,58% | 5,42% |
Lavoratori piccole imprese | 94,05% | 5,95% |
Lavoro precario | 94,08% | 5,92% |
Sicurezza sul lavoro | 91,12% | 8,88% |
Cittadinanza italiana | 65,68% | 32,32% |
Fonte: Comune di Biancavilla
Quorum non raggiunto: referendum non validi. La consultazione, nelle due giornate di domenica e lunedì, è stata affossata dal forte astensionismo. Per quanto riguarda Biancavilla, il dato ha raggiunto la vetta del 78,78%.
Soltanto 3686 biancavillesi (1755 maschi e 1931 femmine) si sono recati alle urne. Su un totale di 18.151 aventi diritto, l’affluenza si è fermata quindi al 21,22%. Biancavilla ha fatto registrare, peraltro, un astensionismo più marcato rispetto al dato regionale e a quello nazionale.
I cinque quesiti referendari, come si vede dalla tabella in alto, riguardavano i diritti dei lavoratori e la cittadinanza per gli stranieri. Tematiche fondamentali, eppure il quorum è rimasto lontano.
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