Chiesa
Nella chiesa dell’Idria un’edicola votiva con la Madona Salute degli infermi
Il parroco: «Quando finirà l’epidemia, i credenti potranno rivolgere un pensiero di ringraziamento»


Un’edicola votiva con la Madonna Salute degli infermi. Un simbolo –secondo la comunità parrocchiale dell’Idria- per chiedere la fine della pandemia. È stata svelta nella parete laterale dell’edificio sacro, in via Dott. Portale, a Biancavilla.
Dopo la messa di fine anno, il parroco, padre Giovambattista Zappalà, e tutti i fedeli si sono recati fuori dalla chiesa per la benedizione di questa edicola votiva, dedicata alla Madonna.
«Ho accolto la proposta di collocare l’altarino della Madonna Salute degli infermi, affinché –dice padre Zappalà– protegga Biancavilla e tutto il mondo dalla pandemia. Quando finirà l’epidemia, i credenti che passeranno da questa strada molto frequentata, potranno rivolgere un pensiero di ringraziamento alla Madonna».
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Chiesa
In festa per Don Bosco con la “Croce dei giovani” che andrà a Lisbona
Momenti di preghiera, cortei e giro in bicicletta: coinvolte tutte le parrocchie di Biancavilla


Si sono chiusi con una Messa, animata dal gruppo DB friends e celebrata dai parroci Salvatore Verzì e Giosuè Messina, i festeggiamenti in onore di San Giovanni Bosco, a Biancavilla. In chiesa madre, oltre alla famiglia salesiana, anche gli scout della parrocchia “San Salvatore” e i giovani delle altre parrocchie cittadine.
L’evento è coinciso con la tappa finale biancavillese della “Croce dei giovani”, in itinerario per la preparazione della diocesi etnea alla “Giornata mondiale della gioventù” (a Lisbona dall’1 al 6 agosto). La Croce lignea è stata portata in processione fino a piazza Don Bosco e consegnata alle parrocchie di Santa Maria di Licodia.
Una festa, preceduta da un triduo di preparazione e da appuntamenti presso le parrocchie Idria, Annunziata e Cristo Re, che così hanno avuto un’ulteriore occasione per ricordare i 70 anni dalla loro istituzione (avvenuta nel 1952).
L’Idria, in particolare, ha ospitato la reliquia di San Giovanni Bosco con la famiglia salesiana. Anche qui ha fatto tappa la “Croce dei giovani”, proveniente dal monastero delle clarisse. Poi, tappa all’Istituto “Maria Ausiliatrice”, dove si è tenuta una veglia di preghiera. Non è mancata quest’anno, dopo lo stop a causa dell’emergenza Covid, la “Stra Don Bosco”: tanti bambini e ragazzi hanno percorso in bicicletta il centro storico cittadino, partendo dalla chiesa Annunziata. Momento di preghiera per i ragazzi del catechismo della chiesa madre. Poi, una messa all’oratorio “San Francesco di Sales” a Catania. Qui, esposto il reliquiario con la camicia insanguinata del beato Rosario Livatino, magistrato ucciso dalla mafia ad Agrigento nel 1990.
Un programma ricco di appuntamenti per i festeggiamenti in onore di San Giovanni Bosco, che a Biancavilla si erano aperti con l’accoglienza della reliquia e della “Croce dei giovani” nella chiesa Cristo Re dieci giorni fa.
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