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Mauro Mursia si è dimesso dal Consiglio Comunale: gli subentra Bonaccorsi

Decisione dell’esponente della lista “Bonanno Sindaco” dettata da accordi politici pre elettorali

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Turn over nel Consiglio Comunale di Biancavilla. Si è dimesso l’assessore Mauro Mursia, eletto alle scorse elezioni nella lista “Bonanno Sindaco” (con oltre 300 preferenze fu il più votato della lista). 

«La decisione – si legge nella lettera di dimissioni – è assunta nel rispetto dell’accordo pre-elettorale all’interno della nostra lista per dare la possibilità anche ad altri candidati di contribuire alla buona amministrazione della nostra città. Sono certo che chi mi sostituirà sarà all’altezza del ruolo che andrà a ricoprire: gli auguro buon lavoro».

A Mursia subentra il consigliere Salvatore Bonaccorsi, primo dei non eletti della lista.

«Continuerò con immutato entusiasmo – conclude il dimissionario Mursia – a dare il mio contributo all’amministrazione con in testa il sindaco Bonanno che in questi anni ha fatto tanto per la nostra amata città e, sono sicuro, continuerà il proprio impegno in favore dello sviluppo del nostro territorio».

© RIPRODUZIONE RISERVATA

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1 Commento

1 Commento

  1. Gianfranco

    15 Settembre 2021 at 22:50

    “La decisione è assunta nel rispetto degli accordi pre-elettorali…”

    Già citare il termine “rispetto” in un contesto simile è quantomeno bizzarro; sarebbe meglio pubblicare il calendario delle dimissioni e dei subentri a inizio mandato, in modo da risparmiare le pubblicazioni delle relative notizie.

    Continua la saga dell’assumificio, sempre più vigorosa col passare degli anni, della quale il Comune ne ha fatto un simbolo; aspettiamo di vederne il marchio sulla bandiera.

    Andrà tutto bene

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Politica

Sanità siciliana: l’ira Mpa, Lombardo e… il compleanno di Mancuso a Biancavilla

La festa per i 60 anni del sindaco di Adrano, presso il Beauty Garden, al centro dei retroscena di Repubblica

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La nuova sanità siciliana, disegnata dalle nomine dei vertici aziendali e ospedalieri targate Renato Schifani, ha sancito una serie di strappi nella maggioranza che sostiene il governo regionale. Tra gli scontenti, spicca Raffaele Lombardo, rimasto a mani vuote nella “sua” Catania.

Così, il leader autonomista riflette ed elabora le contromosse nei confronti di un governatore con cui non erano mancati motivi ed occasioni conflittuali. La Repubblica ricostruisce alcuni retroscena in casa Mpa. Il titolo all’interno dell’edizione palermitana: “L’ira di Lombardo messo all’angolo, a Biancavilla la cena dei ribelli”.

E in effetti, l’occasione per riunire i vertici e i parlamentari dell’Mpa (presente anche Gianfranco Micciché) è stata una festa di compleanno, organizzata – come risulta a Biancavilla Oggi – presso il ristorante Beauty Garden.

«Lombardo, rimasto a bocca asciutta nella scelta dei dirigenti della sanità catanese, al momento non parla. Ieri sera ha incontrato lo stato maggiore del Mpa, riunito a Biancavilla per il compleanno di Fabio Mancuso. Una festa diventata quasi congresso di partito, tra deputati regionali, sindaci, la new entry Micciché, ma anche il presidente dell’Ars Gaetano Galvagno, che ha risposto all’invito di Mancuso».

I 60 anni del sindaco di Adrano, dunque, occasione per riunire il Movimento per l’Autonomia sulla strategia futura da attuare alla Regione nei confronti del governatore. Così, scrive ancora Repubblica, «Lombardo, da Biancavilla, medita sulla prossima mossa. Che potrebbe arrivare già al primo disegno di legge all’esame di una Sala d’Ercole pronta a diventare Far West».

© RIPRODUZIONE RISERVATA

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